8 Gennaio 2004 - La più larga lente gravitazionale
La sua scoperta consentirà di studiare meglio la materia oscura
Gli astronomi hanno
individuato un quasar con una lente gravitazionale larga più del doppio di ogni altra
osservata in precedenza. Lo studio di quasar di questo tipo può aiutare gli scienziati ad
apprendere di più sulla materia oscura e su come essa era distribuita nei primi giorni di
vita dell'universo. I quasar, oggetti compatti ma luminosi che si ritiene essere
alimentati da buchi neri super massivi, si trovano infatti a distanze di miliardi di
anni-luce.
"I cluster di galassie - spiega Andrew Marble dell'Università dell'Arizona - si
formano lì dove ci sono sacche di materia oscura. Le lenti molto larghe ci consentono di
osservare come l'universo appariva in passato e costituiscono un modo per individuare la
materia oscura".
Lo studio di Marble sul quasar QSO 2QZ J1435+0008 è stato presentato l'8 gennaio 2004 al
convegno dell'American Astronomical Society ad Atlanta. Il team di ricercatori era guidato
dall'astronomo Chris Impey.
I quasar con lenti sono quasar con un oggetto celeste, per esempio una galassia,
posizionato direttamente fra loro e la Terra. In questo caso, gli astronomi possono
sfruttare l'oggetto celeste come una lente gravitazionale, poiché la gravità piega la
luce del quasar proprio come una lente piega e rifocalizza la luce. Secondo Impey,
soltanto un quasar su cinquecento presenta un oggetto celeste allineato perfettamente fra
sé e la Terra.
Quando un astronomo osserva un quasar di questo tipo dalla Terra, vede in realtà immagini
multiple dello stesso quasar. Due quasar molto vicini, pertanto, indicano la possibilità
di essere in presenza di una lente. Più massiva è la lente gravitazionale, più forte è
l'effetto che ha sulla luce e più distanti sono le immagini multiple del quasar.
Fonte: Le scienze Online
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