8 Gennaio 2004 - La più larga lente gravitazionale

La sua scoperta consentirà di studiare meglio la materia oscura

scheda457.jpg (2633 byte)Gli astronomi hanno individuato un quasar con una lente gravitazionale larga più del doppio di ogni altra osservata in precedenza. Lo studio di quasar di questo tipo può aiutare gli scienziati ad apprendere di più sulla materia oscura e su come essa era distribuita nei primi giorni di vita dell'universo. I quasar, oggetti compatti ma luminosi che si ritiene essere alimentati da buchi neri super massivi, si trovano infatti a distanze di miliardi di anni-luce.
"I cluster di galassie - spiega Andrew Marble dell'Università dell'Arizona - si formano lì dove ci sono sacche di materia oscura. Le lenti molto larghe ci consentono di osservare come l'universo appariva in passato e costituiscono un modo per individuare la materia oscura".
Lo studio di Marble sul quasar QSO 2QZ J1435+0008 è stato presentato l'8 gennaio 2004 al convegno dell'American Astronomical Society ad Atlanta. Il team di ricercatori era guidato dall'astronomo Chris Impey.
I quasar con lenti sono quasar con un oggetto celeste, per esempio una galassia, posizionato direttamente fra loro e la Terra. In questo caso, gli astronomi possono sfruttare l'oggetto celeste come una lente gravitazionale, poiché la gravità piega la luce del quasar proprio come una lente piega e rifocalizza la luce. Secondo Impey, soltanto un quasar su cinquecento presenta un oggetto celeste allineato perfettamente fra sé e la Terra.
Quando un astronomo osserva un quasar di questo tipo dalla Terra, vede in realtà immagini multiple dello stesso quasar. Due quasar molto vicini, pertanto, indicano la possibilità di essere in presenza di una lente. Più massiva è la lente gravitazionale, più forte è l'effetto che ha sulla luce e più distanti sono le immagini multiple del quasar.

Fonte: Le scienze Online

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