27 Giugno 2004 - Simulare l'universo

I modelli astrofisici consentono di calcolare l'evoluzione cosmologica

scheda541.jpg (6148 byte)Negli ultimi anni, un team di astrofisici dell'Università della California che lavorano al Laboratorio Nazionale di Los Alamos ha usato un cluster di quasi 300 computer per modellare alcuni dei più interessanti aspetti dell'universo. Chiamato "Space Simulator", questo strumento non solo si è rivelato uno dei più veloci supercomputer del mondo, ma ha anche dimostrato che la modellizzazione e la simulazione di fenomeni complessi, dalle supernove alla cosmologia, può essere effettuata anche su una base abbastanza economica.
Secondo Michael Warren, uno dei tre principali sviluppatori dello Space Simulator, "l'obiettivo era quello di disporre di un computer in grado di fornire le più elevate prestazioni possibili per le nostre simulazioni astrofisiche, rimanendo all'interno del modesto budget che ci era stato concesso".
Lo Space Simulator è un cluster Beowulf a 294 nodi con una teorica performance di picco di quasi 1,5 teraflop (1500 miliardi di operazioni al secondo). Ogni singolo nodo (un semplice processore Pentium 4 con 1 gigabyte di SDRAM a 333 MHz e un hard drive da 80 gigabyte) costa meno di mille dollari, e l'intero sistema non raggiunge i 500.000 dollari. Eppure nell'ottobre 2002 il cluster ha raggiunto la prestazione di 665,1 gigaflop al secondo, diventando l'85esimo computer più veloce nel mondo secondo la lista di TOP500. Da allora lo Space Simulator è sceso al 344esimo posto, ma i suoi sviluppatori non sono preoccupati perché il loro scopo è sempre stato solo quello di effettuare ricerche astrofisiche e non di competere con gli altri computer.

Fonte: Le scienze Online

Torna all'attualità


CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana