6 Luglio 2004 - Il primo passaggio di Cassini su Titano
Osservato il probabile cratere di un impatto
Nel suo primo
passaggio ravvicinato su Titano, la maggiore luna di Saturno, la navetta Cassini ha
osservato quelle che sembrerebbero nubi di metano e ha identificato il cratere di un
gigantesco impatto. La navetta ha utilizzato i suoi strumenti per scrutare attraverso la
foschia dell'atmosfera della luna e per individuare aree di luminosità variabile con
dettagli senza precedenti. Durante la prima di oltre 40 visite che farà al satellite nel
corso dei prossimi quattro anni, Cassini è passata a meno di 350.000 chilometri di
distanza dalla luna.
La caratteristica più evidente fra quelle osservate consiste in una regione di nubi
simili a cumuli nei pressi del polo sud, che gli scienziati ritengono estendersi con un
diametro di circa 450 chilometri a oltre 15 chilometri di altezza sulla superficie. I dati
di Cassini indicano che le nubi sono probabilmente costituite da idrocarburi e potrebbero
essere associate con le conformazioni geologiche in superficie. "È possibile -
spiega Kevin Baines, membro del team scientifico di Cassini - che un moto ventoso sollevi
l'aria carica di metano fino al punto dove essa si condensa e forma le nubi".
La densa atmosfera di Titano è opaca alla maggior parte delle lunghezze d'onda, ma la
navetta ha catturato alcuni dettagli della superficie, compreso un possibile cratere,
grazie alle lunghezze d'onda che possono attraversare l'atmosfera. In futuro, con passaggi
più ravvicinati e l'uso di radar, sarà forse possibile ottenere immagini con un maggior
livello di dettagli. In ottobre Cassini sorvolerà Titano mantenendosi a soli 1200
chilometri di altezza.
Fonte: Le scienze Online
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