19 Luglio 2004 - Semi planetari
Gli aggregati di polvere sono stati studiati in un esperimento a bassa gravità
Il pianeta Terra
ebbe origine 4,6 miliardi di anni fa da semplici ammassi di polvere che si unirono insieme
in un disco attorno al Sole appena nato. Un esperimento condotto a bordo di un razzo
suggerisce ora che questi ammassi di polvere si aggregarono inizialmente sotto forma di
lunghe catene di particelle e non nelle strutture più complesse previste da alcune
simulazioni al computer. I risultati, pubblicati sul numero del 9 luglio della rivista
"Physical Review Letters", confermano alcune scoperte precedenti sui
"germogli planetari", ma includono anche nuovi tipi di misurazioni.
Nelle simulazioni al computer delle prime fasi della crescita di un pianeta, le particelle
fluttuanti all'interno di un disco gassoso collidono a causa della loro agitazione termica
costante, il cosiddetto moto Browniano. Per i minuscoli granelli di polvere l'attrazione
gravitazionale è trascurabile, e dunque sono legati fra loro soltanto dalle forze
elettrostatiche di van der Waals. Le simulazioni prevedono la formazione di deboli
aggregati di particelle con molte ramificazioni, una struttura complessa come una porzione
di ragnatela. Matematicamente, queste catene ramificate hanno una cosiddetta dimensione
frattale di poco inferiore a 2, a metà strada fra una corda lineare di dimensione
frattale 1.0 e una massa compatta e porosa di dimensione 3.0. Verificare queste previsioni
non è facile, perché è necessaria una bassa gravità.
Nel 1998, un team guidato da Jürgen Blum dell'Università Tecnica di Braunschweig, in
Germania, aveva messo alla prova le previsioni della simulazione in un esperimento a bordo
di uno space shuttle. I nuovi risultati provengono ora da una versione modificata dello
stesso esperimento, condotto su un razzo senza equipaggio lanciato in Svezia nel 1999.
Blum e Maya Krause dell'Università Friedrich Schiller di Jena hanno liberato particelle
di biossido di silicio in condizioni di microgravità per sei minuti. Le masse degli
aggregati che si sono formati e le forme delle strutture confermano i risultati
dell'esperimento precedente, secondo cui gli aggregati di polvere presentavano una tipica
dimensione frattale di 1.4, ovvero costituivano lunghe catene di particelle con poche
ramificazioni laterali.
Fonte: Le scienze Online
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