20 Luglio 2004 - Hawking cambia idea sui buchi neri

Il fisico dà ragione al collega teorico John Preskill

scheda557.jpg (3896 byte)Il celebre fisico Stephen Hawking ha ammesso che, dopo tutto, c'è la possibilità che dai buchi neri possa sfuggire qualche tipo di informazione. Da qualche tempo l'idea si era fatta strada fra gli astrofisici, ma il fatto che sia stata accettata anche da uno dei pionieri della teoria dei buchi neri negli anni settanta costituisce una svolta importante. "Per molti potrà sembrare una sorpresa, - ha commentato Gary Gibbons dell'Università di Cambridge, collega di Hawking - ma il suo modo di fare scienza è proprio questo: proporre una tesi e difenderla ad oltranza, fino a quando non viene superata da un ragionamento migliore".
Hawking perde una scommessa portata avanti da lungo tempo con John Preskill, fisico teorico del California Institute of Technology di Pasadena. Hawking riteneva che qualsiasi cosa venisse inghiottita da un buco nero fosse nascosta per sempre all'universo esterno. Preskill affermava invece che l'informazione portata da un oggetto non viene distrutta quando questo precipita in una stella collassata, e che può essere recuperata.
La tesi originale di Hawking si basava sulla teoria generale della relatività di Einstein, che però è contraddetta a scale molto piccole dalla teoria quantistica. Hawking presenterà il suo tentativo di combinare la teoria quantistica con la relatività generale in una nuova e potente teoria della gravitazione quantistica alla 17esima conferenza internazionale sulla relatività generale e la gravitazione (GR17) che si terrà a Dublino dal 18 al 23 luglio.

Fonte: Le scienze Online

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