26 Luglio 2004 - Un nuovo minerale nel mantello terrestre
La forte pressione trasforma la perovskite in una fase successiva
Per molto tempo
la regione più inferiore del mantello terrestre, lo strato D", ha rappresentato un
grande problema per i geofisici. Questo strato dai bordi irregolari, spesso in media circa
150 chilometri, esibisce caratteristiche fisiche assai differenti dagli strati superiori.
Fino a oggi, nessuno ha saputo spiegare in modo convincente come mai il mantello terrestre
presenta una struttura e delle proprietà così anomale nell'interfaccia con il nucleo.
Artem R. Oganov del Laboratorio di Cristallografia dell'Istituto Federale di Tecnologia
svizzero (ETH) di Zurigo e Shigeaki Ono dell'Agenzia di scienze e tecnologie
marine-terrestri del Giappone hanno ora presentato i risultati del loro studio in un
articolo pubblicato sulla rivista "Nature". Secondo i due ricercatori, lo strato
D" è composto da un minerale precedentemente sconosciuto. La scoperta getta nuova
luce sui processi che si verificano nel mantello terrestre e avrà probabilmente una
grande influenza sulla ricerca geofisica. Lo strato D", per esempio, svolge un ruolo
importante in alcuni fenomeni vulcanici come quelli dell'Islanda o delle isole Hawaii.
Sulla base di calcoli di meccanica quantistica ed esperimenti ad alta pressione, Oganov e
Ono hanno mostrato che il minerale perovskite si trasforma, in condizioni di forte
pressione, in una fase post-perovskite. Questo minerale precedentemente sconosciuto ha la
stessa composizione chimica della perovskite, ma presenta una peculiare struttura
cristallina a strati, molto insolita e sorprendente, che spiega come mai le rocce dello
strato D" sono così anisotropiche.
Fonte: Le scienze Online
Torna all'attualità
CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana