29 Luglio 2004 - Una stella di tipo FU-Orionis

Si trova nella nebulosa di McNeil ed è simile al nostro Sole

scheda564.jpg (1800 byte)Un team di astronomi guidato da Joel Kastner del Rochester Institute of Technology ha annunciato la scoperta di una stella appena nata, simile al Sole. Le osservazioni ai raggi X del suo brillamento, le prime nel loro genere, hanno fornito nuove importanti informazioni sulle prime fasi dell'evoluzione del Sole e sul processo di formazione dei pianeti. Lo studio è stato descritto sul numero del 22 luglio della rivista "Nature".
Lo scorso gennaio Jay McNeil, un astronomo dilettante del Kentucky, aveva scoperto una nuova nube di polvere e gas nella regione di Orione. In precedenza, la nube (ora chiamata nebulosa di McNeil) non era visibile dalla Terra: ma una nuova stella al suo interno era divampata e aveva raggiunto un livello di luminosità tale da illuminare la nebulosa circostante. Osservando le immagini di quella parte del cielo, si scoprì che a novembre era apparsa una giovane stella, quasi delle dimensioni del nostro Sole.
Nonostante ogni notte centinaia di telescopi scrutino il cielo, la scoperta di una nuova stella è un evento estremamente raro che si è verificato soltanto due volte nello scorso secolo. Questa stella, inoltre, è ancora più speciale perché oltre ad avere una massa simile al Sole sembra estremamente giovane, con meno di un milione di anni. Gli astronomi li chiamano oggetti di tipo FU-Orionis, ne conoscono meno di una dozzina, ed è la prima volta in tempi moderni che uno di essi viene individuato durante un brillamento.
"Nelle stelle FU-Orionis, - spiegano Kastner e colleghi - queste esplosioni luminose sono molto brevi". Per questo motivo, i ricercatori hanno inoltrato una richiesta di emergenza per usare l'osservatorio a raggi X orbitante Chandra allo scopo di osservare la stella. Grazie a Chandra, gli astronomi hanno scoperto che la stella (battezzata ufficialmente V1647 Ori) era diventata una potente sorgente di raggi X all'inizio di marzo, ma questa luminosità era calata in modo sostanziale alla fine del mese, prima che l'oggetto sparisse dalla vista dietro il Sole.

Fonte: Le scienze Online

Torna all'attualità


CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana