7 Settembre 2004 - Genesis torna sulla Terra, sarà «preso al volo»

Per evitare l'impatto al suolo di fragili contenitori che hanno raccolto 10-20 microgrammi di particelle solari

Un satellite della Nasa al rientro sulla Terra sarà agganciato al volo da un elicottero perché in carico che trasporta è così prezioso che gli scienziati vogliono evitare il trauma dell'impatto con il suolo. Una trama da film pieno di effetti speciali, in linea con lo stile degli ultimi tempi di Hollywood? Un'azione degna del migliore James Bond? No, la realtà che si materializza l'8 settembre sui cieli dello Utah (Usa), anche se il cinema c'entra in qualche modo.

Le prove dell'aggancio (Nasa/Jpl/Caltech)

LE PARTICELLE SOLARI - La sonda Genesis venne lanciata l'8 agosto 2001 dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral (Florida) con il compito di raccogliere le particelle solari (protoni e atomi) emesse dalla nostra stella e riuscire così a stabilire con una precisione mai raggiunta prima l'esatta composizione del Sole. La capsula di 1,5 metri di diametro rientra nell'atmosfera a una velocità di 40 mila chilometri all'ora e, grazie a una serie di paracaduti, viene fatta rallentare. Ma gli scienziati ritengono il contenuto di Genesis troppo prezioso per consentire anche il minimo trauma al contatto con il suolo.

Un disegno di Genesis: si notano i tre «dischi» per la raccolta delle particelle solari (Nasa/Jpl/Caltech)

MICROGRAMMI - Il carico preziosissimo è composto da 10-20 microgrammi di particelle solari (1 microgrammo=1 milionesimo di grammo), raccolti in 27 mesi da contenitori di vetro metallico. I campioni sono stati conservati in strati a maglie esagonali entro i quali il «grado di pulizia» è di sole 10 particelle di contaminanti (materiali estranei) al metro cubo. Durante la discesa e nell'impatto con il terreno questi fragilissimi strati realizzati in silicio puro, diamante, oro e zaffiro potrebbero incrinarsi o rompersi, compromettendo il risultato della missione.

STUNTMEN - Quindi la necessità di recuperarli al volo. Facile a dirsi, ma chi è in grado di farlo? Gli unici in grado di compiere un'impresa ai limiti dell'assurdo sono gli stuntmen di Hollywood. E la Nasa si è rivolta a Cliff Fleming e Dan Rudert. Sono due esperti piloti di elicotteri che hanno dimostrato le loro capacità acrobatiche nello spegnimento degli incendi boschivi, e grazie a questo sono stati chiamati dall'industria cinematografica per partecipare a film come «Batman», «XXX» e «Hulk».

La ricostruzione di come dovrebbe avvenire l'aggancio (Nasa/Jpl/Caltech)

IL RECUPERO - Avranno a disposizione un lungo bastone con un uncino che servirà per agganciare il paracadute di Genesis a un'altitudine di 3 mila metri dal suolo. Se falliscono, la missione, costata 264 milioni di dollari (220 milioni di euro), potrebbe finire miseramente spiacciccata nel deserto dello Utah. Per la Nasa si tratta del primo recupero di materiale extraterrestre dal 1972, quando Apollo 17 riportò a casa l'ultimo carico di rocce dalla Luna.

I PRECEDENTI - Per quanto questo tipo di recupero possa apparire strano, gli Stati Uniti vantano notevoli precedenti che risalgono alla Guerra fredda. All'epoca alcuni piloti militari erano stati addestrati per raccogliere al volo i contenitori di fotografie scattate sull'Unione Sovietica e sganciati dai satelliti spia.

 


Fonte: Corriere della Sera

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