19 Ottobre 2004 - Uno sguardo alla supernova di Keplero

Si tratta della più recente nella nostra galassia

scheda596.jpg (3232 byte)Quattrocento anni fa, alcuni osservatori furono testimoni dell’apparizione di un nuovo oggetto nel cielo occidentale. Identificata in seguito come una supernova, l’entità fu battezzata “supernova di Keplero” in onore del celebre astronomo Johannes Keplero che la studiò in gioventù. Ora, usando i moderni telescopi spaziali, alcuni astronomi sono riusciti a comprendere meglio quella che è la supernova più recente della nostra galassia.
“L'energia emessa dai resti delle supernove più giovani, come quella di Keplero, - spiega Ravi Sankrit della Johns Hopkins University di Baltimora - proviene da diverse componenti, ciascuna delle quali meglio osservabile a lunghezze d’onda differenti”. Per studiare in dettaglio i resti della supernova, Sankrit e il collega William Blair hanno usato tre osservatori della NASA - il telescopio spaziale a infrarossi Spitzer, il telescopio spaziale Hubble e l’osservatorio a raggi X Chandra. L’immagine combinata rivela una nube di polvere e gas del diametro di 14 anni-luce, che si sta espandendo a una velocità di sei milioni di chilometri all’ora. Le osservazioni nell’infrarosso hanno messo in luce le parti più calde della polvere interstellare, mentre i dati dei raggi X di Chandra hanno fornito informazioni sul gas all’interno della nube. Gli strumenti di Hubble, infine, hanno catturato le onde d’urto della supernova in avanzamento, che collide contro il denso gas circostante.

Fonte: Le scienze Online

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