3 Novembre 2004 - Meteoriti da altri pianeti

Sviluppato un nuovo metodo per studiare gli impatti extraterrestri

I ricercatori dei dipartimenti di geologia e geofisica dell’Università di Yale hanno escogitato un metodo per stimare con precisione il momento e la temperatura di un impatto meteoritico su Marte che ha portato all’eiezione di un pezzo di quel pianeta nello spazio e al suo eventuale impatto contro la Terra.
I meteoriti costituiscono la causa principale di scambio di massa fra i pianeti, e portano con sé indizi caratteristici sulla natura e la storia dei pianeti (o planetesimi) dove hanno avuto origine, sull’impatto che li ha sbalzati via, e sul periodo di tempo trascorso nello spazio.
In un articolo pubblicato sulla rivista “Geology”, Kyoungwon Kyle Min e colleghi descrivono un metodo innovativo per determinare l’istante e le temperature degli antichi impatti che hanno liberato meteoriti da corpi extraterrestri, come Marte. Per misurare sia l’età sia la storia termica di un pezzo di roccia marziana, gli scienziati hanno sfruttato il naturale decadimento radioattivo dell’uranio e del torio in elio gassoso, e gli effetti nel tempo della temperatura sulla perdita di elio. Questo metodo di datazione, (U-Th)/He, usato su singoli grani di minerali nel meteorite marziano “Los Angeles”, ha fornito informazioni più precise rispetto ai metodi convenzionali di analisi. L’”età dell’elio” di circa tre milioni di anni corrisponde all’età stimata di esposizione allo spazio.
Secondo Peter W. Reiners, co-autore dello studio, “l’età di questo meteorite, tre milioni di anni, è importante perché altri meteoriti che stiamo studiando, compresi alcuni marziani, sono più vecchi di milioni o anche miliardi di anni. Questi metodi ci consentiranno di comprendere meglio la storia e le dinamiche degli impatti sugli altri pianeti, e come questi eventi si legano al trasferimento interplanetario di materiale”.

Fonte: Le scienze Online

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