10 Novembre 2004 - I detriti di una supernova sulla Terra

Nella crosta rocciosa sotto l'Oceano Pacifico c'è ferro extraterrestre

scheda612.jpg (3233 byte)Il fall-out cosmico di un'esplosione stellare avrebbe investito la Terra circa 2,8 milioni di anni fa, e potrebbe aver innescato un cambiamento climatico che ha influenzato il corso dell'evoluzione umana. Le prove vengono da un raro isotopo del ferro che sarebbe stato scagliato nello spazio da una supernova prima di terminare nella crosta rocciosa al di sotto dell'Oceano Pacifico.
Il deposito di materiale era stato scoperto nel 1999 da un gruppo di scienziati guidato dal fisico Gunther Korschinek della Università Tecnica di Monaco di Baviera, in Germania. Ma finora era stato impossibile datare con precisione la supernova a partire da questi campioni, perché il materiale era distribuito attraverso molti differenti strati di roccia. Ora gli scienziati hanno analizzato un diverso frammento di crosta oceanica, dove i detriti sono concentrati in una banda rocciosa che può essere datata accuratamente. I ricercatori hanno trovato quantità piccole ma significative dell'isotopo ferro-60, che può provenire soltanto da una supernova.
"Abbiamo preso in considerazione ogni altra possibilità - afferma Korschinek - ma nessun altra fonte può produrne simili quantità". I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista "Physical Review Letters".
Korschinek stima che la supernova sia esplosa circa 2,8 milioni di anni fa, a 100-200 anni-luce dalla Terra. Il fascio di raggi cosmici avrebbe incrementato la copertura di nubi su tutto il pianeta: secondo lo scienziato, per almeno 100.000 anni la Terra è stata investita dal 15 per cento di raggi cosmici in più, abbastanza per modificare il clima, raffreddare la superficie, aumentare il ghiaccio dei poli e rendere più arida l'Africa. I dati fossili nei campioni rocciosi confermerebbero la data di questo cambiamento, che potrebbe aver innescato l'evoluzione dell'uomo.

Fonte: Le scienze Online

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