16 Novembre 2004 - Un pianeta troppo giovane
I modelli teorici non riescono a spiegare la sua esistenza
A giugno, alcuni
ricercatori dell'Università di Rochester avevano annunciato di aver individuato un
potenziale pianeta, in orbita attorno a un'altra stella, così giovane da sfidare ogni
possibile spiegazione teorica. Ora un altro gruppo di astronomi della stessa istituzione,
specializzati nello studio della formazione dei pianeti, è giunto alle stesse conclusioni
e ha confermato che il buco osservato nel disco di polvere attorno alla stella potrebbe
essere stato formato da un nuovo pianeta. La scoperta presenta forti implicazioni, oltre
che per lo studio della formazione del sistema solare, anche per la ricerca di altri
sistemi planetari potenzialmente abitabili nella nostra galassia.
"I dati - spiega l'astrofisico Adam Frank - suggeriscono che ci sia un pianeta nato
da appena 100.000-500.000 anni, ma finora nessuna teoria è in grado di rendere conto di
un pianeta così giovane. Se da un lato ciò è frustrante, ma dall'altro è molto
eccitante cercare di capire come questo pianeta possa essere stato creato". Le due
principali teorie sulla formazione di pianeti (il modello dell'accrescimento del nucleo e
quello dell'instabilità gravitazionale) non sembrano applicabili al caso specifico.
Frank e colleghi hanno determinato che il pianeta è probabilmente più piccolo della
maggior parte dei pianeti extrasolari finora scoperti: avrebbe circa le dimensioni di
Nettuno. I dati, forniti dal telescopio spaziale Spitzer della NASA, suggeriscono anche
che il pianeta si trova a una distanza dalla sua stella madre pari a circa la distanza di
Nettuno dal Sole. La maggior parte dei pianeti extrasolari finora individuati è molto
più grande e in un'orbita estremamente più vicina alla propria stella.
Fonte: Le scienze Online
Torna all'attualità
CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana