3 Dicembre 2004 - Il riscaldamento della troposfera

Confermata la nuova interpretazione dei dati satellitari

A maggio, una nuova interpretazione dei dati satellitari sulla temperatura aveva sollevato alcune controversie: gli autori di uno studio pubblicato sulla rivista "Nature" sostenevano che, in media, l'atmosfera inferiore si stesse riscaldando alla stessa velocità della superficie terrestre. Ora, in un altro studio condotto dagli stessi ricercatori che sarà pubblicato il 15 dicembre 2004 sulla rivista "Journal of Climate", quell'interpretazione sarebbe convalidata da dati diretti sulla temperatura forniti da altri scienziati.
Qiang Fu dell'Università di Washington e colleghi avevano esaminato le misurazioni raccolte dal gennaio 1979 fino al dicembre 2001 con dispositivi chiamati "microwaves sounding units" sui satelliti della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti. I differenti canali di questi strumenti misurano la radiazione a differenti frequenze, fornendo dati per i diversi strati dell'atmosfera. Nel caso della troposfera, lo strato che va dalla superficie terrestre fino a un'altitudine di circa 12 chilometri, si riteneva che ci fosse meno riscaldamento rispetto alla superficie. Invece il team di Fu aveva scoperto che le rilevazioni dei satelliti erano imprecise perché circa un quinto del segnale proveniva in realtà da uno strato superiore, la stratosfera. Il gruppo aveva sviluppato un metodo per rimuovere il segnale della stratosfera dai dati satellitari e i risultati mostravano un accordo con il riscaldamento alla superficie. Tuttavia, alcuni critici avevano sostenuto che il metodo portava a una stima in eccesso della quantità di riscaldamento nella troposfera.
Nel nuovo studio, Fu e colleghi hanno usato misurazioni dirette della temperatura della troposfera per esaminare la contaminazione proveniente dalla stratosfera nel canale satellitare che misura le temperature troposferiche. I dati provengono dalla NOAA e dall'Hadley Centre for Climate Prediction and Research, in Inghilterra. Secondo gli scienziati, i risultati sono consistenti con quelli dello studio precedente.

Fonte: Le scienze Online

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