12 Dicembre 2004 - Satelliti e aiuti umanitari
Le osservazioni dallo spazio aiuteranno i volontari in Sudan
Grazie alle rivelazioni satellitari, il consorzio di agenzie europee Respond aiuterà a
coordinare gli sforzi degli operatori umanitari nel Darfur, la regione del Sudan straziata
dal conflitto interno fra le milizie arabe Janjaweed e le tribù civili. Si tratta
dell'utilizzo su maggior scala di satelliti per un progetto di mappatura.
Secondo le stime, la guerra civile nel Darfur ha costretto un milione e mezzo di persone a
fuggire dalle proprie case per rifugiarsi negli accampamenti sparsi in una regione delle
dimensioni della Francia. Coordinare gli aiuti umanitari fra i diversi accampamenti può
rivelarsi estremamente difficile, soprattutto durante la stagione delle piogge, che
comincia in agosto. I letti dei fiumi, normalmente asciutti, possono straripare e inondare
le strade, impedendo le comunicazioni nelle aree più remote. "Alcune agenzie -
spiega Kader Fellah, che collabora al progetto Respond - lamentano di impiegare anche
dieci giorni per percorrere solo 120 chilometri di strada. Gli operatori umanitari
necessitano di informazioni sempre aggiornate sulla praticabilità delle strade e una
costante analisi delle inondazioni".
Il progetto Respond fornisce queste fondamentali informazioni, combinando dati provenienti
da nove satelliti diversi, compreso Envisat dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), la più
grande navicella spaziale per osservazioni terrestri mai costruita. I satelliti rivelano
anche come cambia la vegetazione nel corso del tempo, e possono fornire mappe
aggiornatissime in poche ore.
Fonte: Le scienze Online
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