24 Dicembre 2004 - Ghiaccio nel sistema di Saturno
Le particelle degli anelli potrebbero essersi formate in origine da ghiaccio puro
Secondo uno
studio condotto da un astrofisico dell'Università del Colorado di Boulder, le particelle
di ghiaccio svolgerebbero un ruolo fondamentale nel panorama in costante mutazione di
Saturno. Larry Esposito ha usato i dati dello strumento UVIS (Ultraviolet Imaging
Spectrometer) a bordo della navicella Cassini della NASA, ora in orbita attorno al
pianeta, per determinare la percentuale del sistema di Saturno composta da ghiaccio, oltre
che da atomi derivati dall'acqua.
Secondo Esposito, nel sistema di Saturno - che si estende per milioni di chilometri al di
fuori della superficie del pianeta -, gli atomi di idrogeno e di ossigeno sono variamente
distribuiti. I ricercatori che operano Cassini hanno osservato grandi fluttuazioni nella
quantità di ossigeno nell'intero sistema.
"Una possibile spiegazione per queste fluttuazioni - spiega Esposito - è che piccole
lune ghiacciate invisibili stiano collidendo con l'anello E di Saturno. Le collisioni
potrebbero aver prodotto piccoli grani di ghiaccio, che liberano atomi di ossigeno se
colpiti dalle particelle cariche ed energetiche nella magnetosfera di Saturno. UVIS è in
grado di identificare questi atomi".
Uno studio sull'argomento, presentato online il 16 dicembre 2004 sulla rivista
"Science Express", è stato esposto al convegno dell'American Geophysical Union
a San Francisco.
Fonte: Le scienze Online
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