19 Gennaio 2005 - I raggi cosmici più potenti

Lo studio potrà far luce sui campi magnetici intergalattici

Il fisico Glennys R. Farrar dell'Università di New York, ha annunciato di aver isolato e studiato per la prima volta una sorgente di raggi cosmici di altissima energia. Questo tipo di raggi (ultra-high energy cosmic rays), che colpisce raramente la Terra, è considerato il prodotto di fenomeni cosmici estremamente potenti, come la creazione o l'accrescimento di buchi neri massivi. Oltre a chiarire l'origine di queste particelle e dei sistemi che le hanno create, la scoperta potrebbe anche far luce sulla natura dei campi magnetici su scala molto grande, che si ritiene permeino la spazio fra le galassie. Lo studio è stato presentato al convegno dell'American Astronomical Society a San Diego.
Il risultato è stato reso possibile dall'applicazione di una nuova tecnica di analisi ai dati provenienti da due differenti osservatori, la collaborazione sperimentale Akeno Giant Air Shower Array (AGASA) in Giappone e la collaborazione High Resolution Fly's Eye (HiRes) negli Stati Uniti, che usano approcci distinti per scoprire e misurare i raggi cosmici. L'analisi consentirà ai fisici di esplorare in maniera più dettagliata ed estesa come vengono prodotte particelle così energetiche. Le possibilità di individuare individualmente questi cluster di raggi cosmici con AGASA e HiRes erano troppo deboli per essere statisticamente convincenti, ma usando il metodo della "massima verosimiglianza", i ricercatori hanno potuto analizzare i due dataset combinati e rivelare un gruppo compatto di quattro eventi di altissima energia provenienti da un segmento del cielo. La probabilità che un cluster di particelle così ben correlato fosse dovuto semplicemente al caso è considerata inferiore a uno su cento. Ciò nonostante, gli autori avvisano che simili coincidenze possono anche verificarsi, e che stimare una probabilità a posteriori è sempre pericoloso. Dunque saranno necessari ulteriori dati prima di trarre conclusioni definitive.

Fonte: Le scienze Online

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