19 Gennaio 2005 - Un ammasso di stelle neonate
Non hanno ancora cominciato a bruciare il proprio idrogeno
Usando lo
strumento Advanced Camera for Surveys, gli astronomi del telescopio spaziale Hubble hanno
scoperto per la prima volta una popolazione di stelle neonate nella galassia satellite
della Via Lattea, la Piccola Nube di Magellano, situata a una distanza di 210.000 anni
luce dalla Terra e visibile a occhio nudo nella costellazione meridionale del Tucano.
Grazie all'eccellente nitidezza del telescopio spaziale, gli scienziati hanno individuato
un gruppo di stelle appena nate, nascoste nella nebulosa NGC 346, che stanno ancora
formandosi a partire da nubi di gas in collasso gravitazionale. La più piccola di queste
stelle, che non hanno ancora cominciato a bruciare il proprio idrogeno per sostenere la
fusione nucleare, ha soltanto la metà della massa del Sole.
Anche se la nascita di nuove stelle è un evento comune all'interno del nostro disco
galattico, questa galassia compagna è più primitiva e ancora priva di gran parte degli
elementi pesanti che si formano nelle generazioni successive di stelle attraverso la
fusione nucleare. Le galassie nane come la Piccola Nube di Magellano sono considerate i
mattoncini da costruzione delle galassie più grandi. In passato, quando l'universo era
molto più giovane, ne esistevano parecchie: dunque la Piccola Nube di Magellano
rappresenta un laboratorio unico per comprendere la nascita delle stelle nell'universo
primordiale.
Le osservazioni sono state presentate da Antonella Nota dell'Agenzia Spaziale Europea
(ESA) e dello Space Telescope Science Institute di Baltimora al convegno dell'American
Astronomical Society di San Diego.
Fonte: Le scienze Online
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