19 Gennaio 2005 - Un ammasso di stelle neonate

Non hanno ancora cominciato a bruciare il proprio idrogeno

scheda633.jpg (4734 byte)Usando lo strumento Advanced Camera for Surveys, gli astronomi del telescopio spaziale Hubble hanno scoperto per la prima volta una popolazione di stelle neonate nella galassia satellite della Via Lattea, la Piccola Nube di Magellano, situata a una distanza di 210.000 anni luce dalla Terra e visibile a occhio nudo nella costellazione meridionale del Tucano.
Grazie all'eccellente nitidezza del telescopio spaziale, gli scienziati hanno individuato un gruppo di stelle appena nate, nascoste nella nebulosa NGC 346, che stanno ancora formandosi a partire da nubi di gas in collasso gravitazionale. La più piccola di queste stelle, che non hanno ancora cominciato a bruciare il proprio idrogeno per sostenere la fusione nucleare, ha soltanto la metà della massa del Sole.
Anche se la nascita di nuove stelle è un evento comune all'interno del nostro disco galattico, questa galassia compagna è più primitiva e ancora priva di gran parte degli elementi pesanti che si formano nelle generazioni successive di stelle attraverso la fusione nucleare. Le galassie nane come la Piccola Nube di Magellano sono considerate i mattoncini da costruzione delle galassie più grandi. In passato, quando l'universo era molto più giovane, ne esistevano parecchie: dunque la Piccola Nube di Magellano rappresenta un laboratorio unico per comprendere la nascita delle stelle nell'universo primordiale.
Le osservazioni sono state presentate da Antonella Nota dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dello Space Telescope Science Institute di Baltimora al convegno dell'American Astronomical Society di San Diego.

Fonte: Le scienze Online

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