22 Gennaio 2005 - Il nucleo liquido di Mercurio

Non si sarebbe ancora solidificato del tutto

scheda638.jpg (3594 byte)Secondo la logica, quando la navicella spaziale Mariner 10 ha raggiunto Mercurio alla metà degli anni settanta, avrebbe dovuto trovare un pianeta geofisicamente morto. Ma sorprendentemente Mariner ha rivelato un debole campo magnetico proveniente dal pianeta più vicino al Sole, indicando che Mercurio, come la Terra, potrebbe avere un nucleo liquido.
Il campo magnetico terrestre è generato da un nucleo di ferro fuso, ma gli astronomi avevano ipotizzato che quello di Mercurio fosse troppo debole per essere prodotto nello stesso modo. Inoltre, gli scienziati ritenevano che il grande nucleo di ferro di quel pianeta fosse ormai solidificato da molto tempo. Da allora nessun altra navicella spaziale ha visitato Mercurio, ma al convegno dell'American Geophysical Union di San Francisco, lo scorso mese, due gruppi di ricercatori hanno avanzato l'ipotesi che Mercurio generi il proprio campo magnetico grazie al residuo perdurante di un nucleo fuso, proprio come la geodinamo del nostro pianeta.
Per determinare il contenuto interno di Mercurio dalla Terra, gli scienziati hanno misurato il tasso di rotazione del pianeta con una precisione di 1 su 100.000. Jean-Luc Margot della Cornell University e colleghi hanno usato una tecnica radar per misurare le variazioni nella rotazione di Mercurio negli ultimi due anni. Hanno inviato ripetutamente verso il pianeta un impulso radar da un'antenna di 70 metri situata a Goldstone, in California, e hanno captato poi il segnale riflesso sia a Golfstoe sia a Greenbank, in West Virginia, a 3200 chilometri di distanza. Confrontando i due schemi distinti, hanno potuto stimare con precisione il tasso di rotazione, che nell'oscillazione di 88 giorni del pianeta varia tre volte più di quanto farebbe se il pianeta fosse completamente solido.
"A questo punto, - afferma il geofisico planetario David Smith del Goddard Space Flight Center della NASA - un nucleo fuso sembra l'unica spiegazione", anche se rimane il mistero del perché il campo magnetico abbia solo un centesimo della forza di quello terrestre. La navicella Messenger, lanciata lo scorso agosto e che raggiungerà Mercurio nel 2011, dovrebbe essere in grado di risolvere il mistero.

Fonte: Le scienze Online

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