22 Gennaio 2005 - Il nucleo liquido di Mercurio
Non si sarebbe ancora solidificato del tutto
Secondo la
logica, quando la navicella spaziale Mariner 10 ha raggiunto Mercurio alla metà degli
anni settanta, avrebbe dovuto trovare un pianeta geofisicamente morto. Ma
sorprendentemente Mariner ha rivelato un debole campo magnetico proveniente dal pianeta
più vicino al Sole, indicando che Mercurio, come la Terra, potrebbe avere un nucleo
liquido.
Il campo magnetico terrestre è generato da un nucleo di ferro fuso, ma gli astronomi
avevano ipotizzato che quello di Mercurio fosse troppo debole per essere prodotto nello
stesso modo. Inoltre, gli scienziati ritenevano che il grande nucleo di ferro di quel
pianeta fosse ormai solidificato da molto tempo. Da allora nessun altra navicella spaziale
ha visitato Mercurio, ma al convegno dell'American Geophysical Union di San Francisco, lo
scorso mese, due gruppi di ricercatori hanno avanzato l'ipotesi che Mercurio generi il
proprio campo magnetico grazie al residuo perdurante di un nucleo fuso, proprio come la
geodinamo del nostro pianeta.
Per determinare il contenuto interno di Mercurio dalla Terra, gli scienziati hanno
misurato il tasso di rotazione del pianeta con una precisione di 1 su 100.000. Jean-Luc
Margot della Cornell University e colleghi hanno usato una tecnica radar per misurare le
variazioni nella rotazione di Mercurio negli ultimi due anni. Hanno inviato ripetutamente
verso il pianeta un impulso radar da un'antenna di 70 metri situata a Goldstone, in
California, e hanno captato poi il segnale riflesso sia a Golfstoe sia a Greenbank, in
West Virginia, a 3200 chilometri di distanza. Confrontando i due schemi distinti, hanno
potuto stimare con precisione il tasso di rotazione, che nell'oscillazione di 88 giorni
del pianeta varia tre volte più di quanto farebbe se il pianeta fosse completamente
solido.
"A questo punto, - afferma il geofisico planetario David Smith del Goddard Space
Flight Center della NASA - un nucleo fuso sembra l'unica spiegazione", anche se
rimane il mistero del perché il campo magnetico abbia solo un centesimo della forza di
quello terrestre. La navicella Messenger, lanciata lo scorso agosto e che raggiungerà
Mercurio nel 2011, dovrebbe essere in grado di risolvere il mistero.
Fonte: Le scienze Online
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