26 Gennaio 2005 - Un nuovo tipo di evento luminoso transitorio

Osservato un evento di tipo TIGER nella ionosfera

scheda643.jpg (2511 byte)Un lampo senza precedenti, osservato dall'equipaggio dello space shuttle Columbia nel 2003 sull'Oceano Indiano, potrebbe essere stato un nuovo tipo di evento luminoso transitorio, non necessariamente causato da un temporale. La scarica è stata osservata meno di due settimane prima che la navicella andasse perduta durante il rientro sulla Terra.
Gli autori di uno studio pubblicato sul numero del 18 gennaio della rivista "Geophysical Research Letters" descrivono la scarica come un evento TIGER (Transient Ionospheric Glow Emission in Red, emissione incandescente ionosferica transitoria in rosso). È stata registrata da una videocamera nello spettro vicino all'infrarosso, nel cielo notturno appena a sud del Madagascar, il 20 gennaio 2003. I ricercatori hanno analizzato il video diversi mesi più tardi, e hanno scoperto qualcosa che visivamente appare come un lampo brillante. Secondo gli autori, l'emissione non assomiglia a nessuna classe nota di eventi luminosi che di solito si verificano in associazione con l'attività temporalesca.
L'esperimento con lo space shuttle che ha osservato l'insolito evento era condotto dall'astronauta israeliano Ilan Ramon, ed è stato descritto da Yoav Yair dell'Open University of Israel e da un gruppo internazionale di colleghi.
I ricercatori hanno anche analizzato le misurazioni satellitari e da terra dei fulmini nella regione, notando che quel particolare lampo non è stato rivelato dai dispositivi che monitorano i cieli alla ricerca di radiazioni elettromagnetiche nei domini a frequenze molto basse, di solito associati con forti scariche di fulmini. In effetti, nell'area non è stata osservata alcuna scarica dalle nubi verso terra nei due secondi circa attorno al momento dell'emissione. "Sembrerebbe - commenta Yair - che nell'atmosfera superiore esistano processi che non conosciamo ancora a sufficienza. Il modo migliore per studiarli è sicuramente dallo spazio".

Fonte: Le scienze Online

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