5 Febbraio 2005 - La materia mancante dell'universo

Si trova nelle nubi di gas caldo che circondano le galassie

scheda650.jpg (3350 byte)L'osservatorio a raggi X Chandra della NASA ha scoperto due gigantesche nubi intergalattiche di gas caldo diffuso che conterrebbero, con ogni probabilità, parte di quella materia "mancante" che costituisce circa la metà degli atomi e degli ioni nell'Universo.
Diverse misurazioni hanno fornito una buona stima della massa totale dei barioni - i neutroni e i protoni che compongono i nuclei di atomi e ioni - presenti nell'Universo dopo il Big Bang. Tuttavia, in qualche momento durante gli ultimi dieci miliardi di anni, gran parte di questi barioni è sparita: la quantità di materia osservata non coincide con quella prevista teoricamente.
"L'inventario di tutti i barioni nelle stelle e nel gas all'interno e all'esterno delle galassie - spiega Fabrizio Nicastro dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, nel Massachusetts, principale autore di un articolo pubblicato sul numero del 3 febbraio della rivista "Nature" - arriva a contare soltanto per poco più della metà dei barioni che esistevano appena dopo il Big Bang. Ma ora abbiamo scoperto il luogo dove probabilmente si nascondono i barioni mancanti".
Diverse simulazioni della formazione delle galassie al computer suggerivano che questa materia potesse essere contenuta in un sistema intricato e diffuso di nubi di gas dalle quali si sarebbero formati gli ammassi galattici. Queste nubi erano finora sfuggite all'individuazione per la loro densità estremamente bassa e un range previsto di temperature da poche centinaia di migliaia a un milione di gradi Celsius. Tracce di questo WHIM (mezzo intergalattico caldo) erano già state rilevate attorno alla nostra galassia, o nel Gruppo Locale di galassie, ma la mancanza di una prova definitiva dell'esistenza del WHIM oltre le immediate vicinanze cosmiche impediva una stima della densità dei barioni nell'universo.
Ora, nell'ottobre 2002 e nel luglio 2003, gli astronomi hanno scoperto nubi molto più distanti (a 150 e a 370 milioni di anni luce dalla Terra), grazie al loro assorbimento dei raggi X prodotti dalla galassia di tipo quasar Mkn 421. Ipotizzando che le dimensioni e la distribuzione nelle nubi siano rappresentative, Nicastro e colleghi hanno potuto stimare la densità media della massa dei barioni di simili nubi in tutto l'Universo, scoprendo che è consistente con quella dei barioni mancanti.

Fonte: Le scienze Online

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