14 Febbraio 2005 - Un pianetino extrasolare
Orbita attorno a una stella di neutroni
L'astronomo Alex
Wolszczan della Pennsylvania State University, che nel 1992 aveva scoperto i primi pianeti
all'esterno del nostro sistema solare, ha annunciato ora insieme a Maciej Konacki del
California Institute of Technology di Pasadena di aver individuato nello stesso sistema
planetario il più piccolo pianeta extrasolare mai osservato. Immerso in un'estesa nube di
gas ionizzato, il nuovo pianeta orbita attorno a una stella di neutroni in rapida
rotazione (una pulsar). La scoperta, annunciata durante una conferenza stampa in un
convegno sulla formazione dei pianeti ad Aspen, in Colorado, consente di descrivere con
grande dettaglio il sistema planetario della pulsar e conferma che si tratta di una
versione su scala ridotta (circa la metà) del nostro sistema solare, anche se la stella
attorno alla quale orbitano questi pianeti è del tutto differente dal nostro Sole.
"Nonostante le condizioni estreme che sussistevano al tempo in cui questi pianeti si
sono formati, - spiega Wolszczan - la natura è riuscita a creare un sistema planetario
che assomiglia notevolmente al nostro". La stella al centro del sistema è la pulsar
PSR B1257+12, tutto ciò che resta di una stella massiva morta dopo una violenta
esplosione, a 1500 anni-luce di distanza, nella costellazione della Vergine.
Wolszczan e colleghi avevano già scoperto in precedenza tre pianeti attorno alla pulsar,
le cui orbite si trovano quasi nelle esatte proporzioni di quelle di Mercurio, Venere e la
Terra. Il nuovo pianeta appena scoperto ha invece un'orbita approssimativamente sei volte
maggiore di quella del terzo pianeta del sistema, che secondo Konacki si avvicina
incredibilmente alla distanza media della fascia di asteroidi del nostro sistema solare
dal Sole, a metà fra le orbite di Marte e Giove. "Poiché le nostre osservazioni
praticamente escludono la possibile presenza di un pianeta ancora più distante, è
probabile che questo minuscolo quarto pianeta sia il membro più grande di una nube di
detriti interplanetari all'estremità del sistema planetario della pulsar". Il
pianeta, con una massa pari a circa un quinto di quella di Plutone, occupa perciò nel
proprio sistema la stessa posizione esterna che Plutone occupa nel nostro.
"Sorprendentemente, - conclude Konacki - il sistema planetario di questa pulsar
assomiglia al nostro più di quanto facciano i sistemi planetari extrasolari scoperti
attorno a stelle simili al Sole".
Fonte: Le scienze Online
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