26 Febbraio 2005 - Cassini fotografa Titano ed Encelado
La superficie ghiacciata di Encelado è la più riflettente del sistema solare
Nella scorsa
settimana, la navicella spaziale Cassini della NASA ha scattato nuove affascinanti
immagini di due delle lune di Saturno: Titano ed Encelado.
Nella foto di Titano sono visibili un cratere, alcuni canali e un terreno simile all'area
dove il 14 gennaio scorso è atterrata la sonda Huygens dell'ESA. Il cratere ha un
diametro approssimativo di 60 chilometri. In precedenza la navicella aveva osservato un
altro gigantesco cratere d'impatto (battezzato "Circus Maximus") largo quasi 440
chilometri.
"L'aspetto di questo cratere più piccolo, e il materiale estremamente luminoso che
ricopre le aree circostanti - spiega Jonathan Lunine dell'Università dell'Arizona, membro
del team interdisciplinare di Cassini - testimoniano che la sua origine è dovuta a
un'impatto". Dalle dimensioni del cratere, gli scienziati stimano che sia stato
creato quando una cometa o un asteroide di 5-10 chilometri di diametro ha impattato contro
la superficie di Titano. La conformazione è priva di un picco centrale, che potrebbe
essere stato eroso e modificato dopo la sua formazione.
L'immagine di Encelado rivela invece un'affascinante mondo di roccia e ghiaccio. La
navicella è passata a 1.180 chilometri di distanza da questa luna rugosa, scattando le
prime immagini ad alta risoluzione di quella che è la superficie più brillante e
riflettente di tutto il sistema solare. Da tempo gli scienziati sono attratti dalle sue
zone corrugate che circondano ampie pianure relativamente prive di crateri d'impatto. Le
pianure indicano probabilmente una giovane età geologica, mentre le increspature
sarebbero dovute ad attività tettonica o vulcanismo.
Fonte: Le scienze Online
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