14 Marzo 2005 - Il mistero del Meteor Crater

Chiariti i motivi della poca roccia fusa presente nel cratere dell'Arizona

scheda675.jpg (3717 byte)Alcuni scienziati hanno scoperto perché presso il Meteor Crater, nell'Arizona settentrionale, non c'è una grande quantità di roccia fusa in seguito all'impatto. In un articolo pubblicato sul numero del 10 marzo della rivista "Nature", H. Jay Melosh e Gareth Collins dell'Imperial College di Londra spiegano che il meteorite ferroso che ha scavato il cratere circa 50.000 anni fa viaggiava molto più lentamente di quanto si riteneva finora.
"Il Meteor Crater - afferma Melosh - è stato il primo cratere terrestre identificato come prodotto dall'impatto di un meteorite, ed è probabilmente il cratere di questo tipo maggiormente studiato. Siamo rimasti molto sorpresi nello scoprire che non si è formato come tutti pensavamo finora".
Il meteorite precipitò sull'altopiano del Colorado scavando un pozzo largo 1,25 chilometri e profondo 175 metri. Gli studi precedenti ipotizzavano che il meteorite avesse colpito la superficie con una velocità compresa fra 15 e 20 km al secondo. Melosh e Collins hanno usato sofisticati modelli matematici per analizzare come il meteorite si sarebbe frantumato e avrebbe decelerato durante l'attraversamento dell'atmosfera.
Circa metà del corpo celeste originale di 300.000 tonnellate e con un diametro di 40 metri, secondo Melosh, si sarebbe frammentato prima di colpire il suolo. L'altra metà sarebbe rimasta intatta e avrebbe impattato il terreno a una velocità di circa 12 km al secondo, troppo bassa per fondere la quantità di roccia ipotizzata negli anni scorsi dai ricercatori.

Fonte: Le scienze Online

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