16 Marzo 2005 - Fine del viaggio per le sonde Voyager
I problemi di budget spingono l'agenzia spaziale americana a chiudere le missioni più longeve
La NASA ha comunicato agli scienziati che lavorano ad alcune delle missioni spaziali
più longeve - comprese le due sonde gemelle Voyager attualmente in viaggio verso i
confini del sistema solare - di interrompere ogni operazione da ottobre per risparmiare
denaro. La decisione, che per i portavoce della NASA non è ancora definitiva, ha fatto
infuriare i ricercatori, secondo i quali sarebbe stata presa senza le solite consultazioni
formali con la comunità scientifica.
La divisione Earth's Sun System dell'agenzia spaziale americana aveva pianificato
originariamente di spendere l'anno prossimo 74 milioni di dollari per gestire le navicelle
spaziali che studiano l'ambiente solare e per pagare l'analisi dei dati. Ma da allora il
budget è stato ridotto a 53 milioni, e la NASA fatica a finanziare tutti i propri
progetti. Di fronte a questa situazione, il mese scorso i responsabili della divisione
hanno informato i gestori di sette missioni che hanno ormai completato il proprio compito
primario - Voyager, Ulysses, Polar, Wind, Geotail, FAST (Fast Auroral SnapshoT) e TRACE
(Transition Region and Coronal Explorer) - che non c'è più denaro per mantenerle
operative dopo il termine dell'attuale anno fiscale, in ottobre.
Lanciate nel 1977, Voyager 1 e 2 si trovano ormai rispettivamente a oltre 14 e 11 miliardi
di chilometri dalla Terra. Dopo aver visitato tutti i pianeti esterni tranne Plutone,
stanno dirigendosi verso il confine fra il sistema solare e lo spazio interstellare.
Antenne di terra sono in continuo contatto con le navicelle, che dovrebbero continuare a
mantenersi attive fino al 2020. Le Voyager costano alla NASA circa 4,2 milioni di dollari
l'anno per le operazioni e l'analisi dei dati.
Fonte: Le scienze Online
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