16 Marzo 2005 - Un limite alla massa delle stelle
È estremamente improbabile che le stelle possano crescere indefinitamente
Basandosi sull'osservazione di un ammasso stellare al centro della nostra galassia, uno
scienziato sostiene che non riusciremo mai a trovare una stella più grande di circa 150
volte le dimensioni del nostro Sole.
Finora gli astronomi non erano stati in grado di stabilire se le stelle avessero un limite
naturale alle proprie dimensioni, o quale fosse questo limite. Le stime teoriche basate
sulle dinamiche turbolenti al loro interno variavano da 10 a 1000 masse solari. Per questo
motivo, l'astronomo Donald Figer dello Space Telescope Science Institute di Baltimora è
andato alla ricerca di stelle massive all'interno del cluster Arches usando il telescopio
spaziale Hubble.
Le stelle del cluster globulare Arches, scoperto all'inizio degli anni novanta,
raggiungono tutte insieme circa 11.000 masse solari, il che lo rende l'ammasso stellare
più massivo della nostra galassia. Se non ci fosse un limite alla crescita delle stelle,
in questo denso cluster ci si aspetterebbe di trovarne alcune grandi anche 500 volte il
nostro Sole. Ma Figer non ne ha individuata nessuna superiore a 130 masse solari. Tenendo
conto dei limiti di precisione delle sue osservazioni, Figer afferma che un limite
superiore ragionevole alla massa di una stella potrebbe essere quello di 150 masse solari.
I suoi risultati indicano inoltre che c'è soltanto una possibilità su un milione che le
stelle non abbiano alcun limite superiore per la propria massa. Lo studio è stato
pubblicato sulla rivista "Nature".
Anche se alcuni astronomi hanno affermato in passato di aver scoperto stelle più massive,
queste si sono sempre rivelate in realtà un gruppo di stelle più piccole, oppure avevano
enormi incertezze sulla propria massa. "In teoria, - spiega l'astronomo Pavel Kroupa
dell'Università di Bonn, in Germania - una stella superiore alle 150 masse solari
potrebbe esistere brevemente se due altre stelle collidono, ma il processo sarebbe molto
violento e durerebbe per poco tempo".
Fonte: Le scienze Online
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