12 Maggio 2005 - Uno scontro fra due stelle di neutroni
Nuovi indizi sui misteriosi lampi brevi di raggi gamma
Gli astronomi hanno forse assistito per la prima volta al colossale scontro fra due
stelle di neutroni, ai margini di una galassia distante. Un satellite della NASA ha
individuato un breve e improvviso brillamento di energia pochi istanti prima della
mezzanotte EDT del 9 maggio (ore 6 in Italia), dando l'avvio a intense ricerche con i
telescopi da terra. L'analisi è tuttora in corso, ma una fusione di stelle di neutroni -
se confermata - contribuirebbe a spiegare un tipo di esplosione che da anni rende
perplessi gli scienziati.
Questi lampi, chiamati gamma-ray burst (GRB), possono essere di due tipi: secondo le
attuali teorie, le emissioni "lunghe" - che durano da alcuni secondi a qualche
minuto - sono dovute all'esplosione di una stella gigante quando il suo nucleo denso
collassa e crea un buco nero. Ma l'origine dei lampi "brevi", che emettono
impulsi di raggi gamma di frazioni di secondo, è tuttora avvolta nel mistero. Gli
astrofisici ipotizzano che possano provenire dalla collisione di stelle di neutroni, i
resti in rapida rotazione di supernove che non formano buchi neri.
Il satellite Swift ha ora consentito di osservare direttamente per la prima volta un GRB
"breve". L'impulso, proveniente dalla costellazione della Chioma di Berenice, è
durato 1/20 di secondo. In meno di un minuto, il satellite ha rivolto il suo telescopio a
raggi X verso il GRB, rivelando 11 fotoni di raggi X, un segnale estremamente debole ma
sufficiente per indicare ai telescopi di terra la sua posizione approssimativa. Durante la
notte, almeno due telescopi - il WIYN a Kitt Peck, in Arizona, e il Keck I di Mauna Kea,
nella Hawaii - hanno osservato una debole chiazza luminosa nei pressi di una galassia a
circa 2,7 miliardi di anni-luce di distanza. La galassia è un ammasso di stelle antiche,
dove non si forma nessuna nuova stella da miliardi di anni.
Una simile galassia rappresenta esattamente l'ambiente in cui gli astronomi si attendono
di vedere una collisione fra stelle di neutroni. Lo scenario è questo: le esplosioni
delle supernove espellono una coppia di stelle di neutroni dalla loro galassia nativa
nello spazio profondo. Poi, nel giro di qualche miliardo di anni, le stelle spiraleggiano
l'una sull'altra e collidono dando origine probabilmente a un nuovo buco nero. "Si
tratta dell'ipotesi più plausibile per spiegare i lampi brevi", spiega Neil Gehrels
del Goddard Space Flight Center della NASA.
Fonte: Le scienze Online
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