8 Giugno 2005 - Il metano di Marte può venire dalle rocce
L'ipotesi di un'origine batterica sembra superflua
Il metano nell'atmosfera di Marte potrebbe essere prodotto da processi di chimica
minerale, e non dalla presenza di vita. Lo sostengono due geologi del Dartmouth College, i
cui calcoli suggeriscono che l'ipotesi di un'origine batterica del gas sia stata avanzata
troppo in fretta.
Quando l'anno scorso fu individuato metano nell'atmosfera del pianeta rosso, molti
scienziati immediatamente si resero conto che da qualche parte doveva esserci qualcosa che
rifornisse continuamente l'atmosfera di nuovo gas, in quanto su Marte una molecola di
metano viene distrutta dalla luce solare in media dopo 340 anni. Fu avanzata l'ipotesi
della presenza di batteri produttori di metano: alcuni ricercatori calcolarono che
sarebbero state necessarie solo 20 tonnellate di batteri per generare la concentrazione di
metano osservata nell'atmosfera. Ma molti geologi rimasero scettici, facendo notare che
minerali come l'olivina possono creare metano grazie a un processo noto come
"serpentinizzazione".
"Tutti parlavano di serpentinizzazione, - spiega Chris Oze, uno degli autori dello
studio - ma finora nessuno aveva calcolato la quantità di olivina necessaria". Oze e
il collega Mukul Sharma hanno dunque tentato di fornire un numero a sostegno di questa
ipotesi.
I due geologi hanno calcolato che il processo consumerebbe circa 80.000 tonnellate di
olivina l'anno. Per emettere metano a tasso costante in tutti i 4,5 miliardi di anni di
vita del pianeta, ci sarebbe bisogno di uno strato di minerale spesso 50 centimetri,
diffuso per qualche chilometri al di sotto della crosta di Marte, una quantità pari a
soltanto un milionesimo della massa del pianeta.
Secondo Oze, questi calcoli, pubblicati online sulla rivista "Geophysical Research
Letters", potrebbero dare una svolta alla questione. "La possibilità di una
fonte geologica è assolutamente plausibile".
Fonte: Le scienze Online
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