4 Luglio 2005 - Un rivelatore di vita per le missioni su Marte

Il Mars Organic Analyzer è stato testato nel deserto cileno

Il paesaggio arido, polveroso e privo di vegetazione del deserto di Atacama, in Cile, è il luogo più desolato sulla faccia della Terra. Per questo motivo, gli scienziati della NASA lo hanno scelto per mettere alla prova il Mars Organic Analyzer (MOA), uno strumento costruito per rivelare l'eventuale presenza di vita sul pianeta Marte.
In un luogo dove da anni non cresce un filo d'erba e dove l'escursione termica passa da temperature torride a gelide, Alison Skelley e Richard Matheis dell'Università della California di Berkeley hanno contribuito a effettuare 340 test per dimostrare che lo strumento è in grado di riconoscere la presenza di amminoacidi, i mattoncini che formano le proteine. Inoltre, i ricercatori sono riusciti anche a individuare la preferenza degli amminoacidi terrestri per la struttura sinistrorsa rispetto a quella destrorsa. Questa "omochiralità", infatti, è un caratteristica distintiva della vita che Mathies considera un test critico da svolgere anche su Marte.
"Riteniamo - spiega - che la misurazione dell'omochiralità, cioè della prevalenza di un tipo di struttura rispetto all'altra, costituisca una prova assoluta della presenza di vita organica. Abbiamo dimostrato che sulla Terra, nell'ambiente più simile a Marte fra tutti quelli disponibili, il MOA è mille volte più efficace nell'individuare biomarcatori rispetto a tutti gli altri strumenti inviati finora sul pianeta rosso".
Lo strumento verrà lanciato a bordo della missione ExoMars dell'Agenzia Spaziale Europea, prevista per il 2011. Il MOA verrà integrato con un altro strumento, il Mars Organic Detector.

Fonte: Le scienze Online

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