15 Luglio 2005 - I raggi X della cometa Tempel

Il satellite Swift ha osservato un notevole aumento di luminosità

A causa della nube di materiale sollevata dall'impatto del proiettile con la cometa Tempel 1, la sonda Deep Impact ha perso la possibilità di osservare il cratere che ha prodotto. Gli scienziati della NASA stanno ora analizzando i raggi X emessi dopo la collisione per stimare le dimensioni del cratere.
Il satellite Swift ha registrato gli impulsi luminosi provenienti dalla cometa il 9 e il 10 luglio. I raggi X sono stati prodotti dalla polvere sollevata durante l'impatto, e pertanto possono indicare quanto grande è la voragine lasciata dal proiettile nella cometa.
Secondo i ricercatori, sono state sollevate tonnellate di detriti. "Prima del rendez-vous con la sonda Deep Impact - spiega Paul O'Brien dell'Università di Leicester, membro del team di Swift - la cometa era una sorgente di raggi X piuttosto debole. Le radiazioni che ora rileviamo sono state generate dai detriti creati nella collisione, combinati con materiale che si stacca naturalmente dalla cometa".
Anche se l'impatto si è verificato il 4 luglio, sono stati necessari diversi giorni perché la polvere e i detriti raggiungessero l'atmosfera superiore della cometa (la chioma), dove possono essere illuminati dalle particelle ad alta energia provenienti dal sole (il cosiddetto vento solare).
Le analisi sono tuttora in corso, ma gli scienziati ritengono che sia stata sollevata abbastanza polvere da lasciare un cratere profondo una decina di metri e largo come un campo da calcio.

Fonte: Le scienze Online

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