5 Settembre 2005 - La formazione delle stelle massive
Nascono da un collasso gravitazionale e dal successivo accrescimento
Come si formano le stelle massive? Nutrendosi per accrescimento da un disco
di polvere e gas che le circonda oppure dallunione di due stelle più piccole? Due
gruppi indipendenti di astronomi hanno trovato prove a sostegno del primo scenario, che è
anche lo stesso con cui si ritiene si formino le stelle più piccole, come il nostro Sole.
I risultati degli studi potrebbero contribuire a mettere la parola fine al conflitto fra
le due teorie sulla formazione delle stelle di massa elevata.
Queste stelle (con una massa superiore a otto volte quella del Sole) sono relativamente
rare, ma sono importanti perché creano elementi pesanti tramite il processo di
nucleosintesi. Oltre a essere ancora poco conosciute, sono anche difficili da osservare
perché si trovano generalmente molto distanti dalla Terra (di solito a oltre 7000
anni-luce). Due eccezioni sono Orione (a 1500 anni-luce) e la regione di Cepheus A (a 2400
anni-luce).
La teoria della formazione per accrescimento ricalca la formazione delle stelle più
piccole e prevede il collasso gravitazionale di una densa nube di gas e polvere. La teoria
alternativa, invece, suggerisce che le stelle massive si formino quando stelle più
piccole collidono e si fondono. Alcuni astronomi faticano ad accettare lo scenario
dellaccrescimento perché le intense radiazioni create dalle stelle più grandi
dovrebbero arrestare linflusso di nuovo materiale, ponendo così un limite superiore
alla massa della stella. A favore della teoria della fusione, poi, cè il fatto che
le stelle massive giovani si trovano spesso in ammassi stellari molto densi.
Usando gli otto radiotelescopi che formano il Submillimeter Array alle Hawaii, Nimesh
Patel dellHarvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge, negli Stati
Uniti, e colleghi hanno osservato una protostella di massa elevata (chiamata HW2), con una
massa 15 volte superiore a quella del Sole, nella regione di Cepheus A. Gli scienziati
hanno scoperto un disco di polvere e gas in rotazione, a sua volta molto massivo, alle
lunghezze donda infrarosse di 0,9 mm.
Queste osservazioni - spiega Patel - forniscono prove dirette in favore del modello
di accrescimento per la formazione di stelle massive. Contemporaneamente, un gruppo
guidato da Zhibo Jiang del Purple Mountain Observatory di Nanjing, in Cina, ha scoperto
una struttura simile attorno alloggetto di Becklin-Neugebauer (una stella sette
volte più massiva del Sole), usando la polarimetria ad alta risoluzione
nellinfrarosso. Entrambi gli studi sono stati descritti sulla rivista
Nature.
Fonte: Le scienze Online
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