14 Settembre 2005 - L'atmosfera primordiale era riducente?
La scoperta dà nuovo vigore alla teoria di Miller-Urey
Usando meteoriti primitive (condriti) come modello, un gruppo di geofisici e scienziati
planetari della Washington University di St. Louis ha effettuato calcoli sul degasamento e
ha dimostrato che l'atmosfera primordiale della Terra era riducente, piena zeppa di
metano, ammoniaca, idrogeno e vapor acqueo. Con questa scoperta, Bruce Fegley e Laura
Schaefer danno nuovo vigore a una delle più celebri e controverse teorie sull'origine
della vita, l'esperimento Miller-Urey del 1953, che produsse composti organici necessari
per l'evoluzione degli organismi. Schaefer ha presentato i risultati al meeting annuale
della divisione di scienze planetarie dell'American Astronomical Society a Cambridge, in
Inghilterra.
Le condriti sono campioni relativamente inalterati di materiale proveniente dalla nebulosa
solare. Da tempo alcuni scienziati sono convinti che esse costituiscano i mattoncini da
costruzione dei pianeti, anche se nessuno ha mai determinato che tipo di atmosfera
verrebbe generata da un pianeta condritico primitivo. "Abbiamo ipotizzato - spiega
Schaefer - che i pianeti si siano formati da materiale condritico, abbiamo sezionato il
pianeta in strati e abbiamo usato la composizione dei meteoriti per calcolare i gas che
sarebbero stati prodotti da ciascuno di questi strati. Abbiamo così trovato un'atmosfera
molto riducente per la maggior parte delle miscele di meteoriti, con grandi quantità di
metano e ammoniaca".
In un'atmosfera riducente, l'idrogeno è presente ma l'ossigeno no. Perché l'esperimento
Miller-Urey possa funzionare, è necessaria proprio un'atmosfera di questo tipo:
un'atmosfera ossidante renderebbe impossibile la produzione di composti organici. Tuttavia
molti geologi, usando moderni gas vulcanici come modello, sono convinti che sia esistita
un'atmosfera povera di idrogeno e ricca di biossido di carbonio.
Fonte: Le scienze Online
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