25 Settembre 2005 - Un mare su Titano
La regione è raggiunta da numerosi canali sinuosi
Il primo mare mai scoperto al di fuori della Terra potrebbe essere stato trovato sulla
superficie di Titano, una delle lune di Saturno. Nuove immagini radar della navicella
Cassini, che il 7 settembre si è avvicinata per l'ottava volta alla luna, hanno rivelato
quella che sembra essere una vera e propria linea costiera, raggiunta da sinuosi canali
scavati profondamente nel terreno circostante.
La piatta e scura regione che fiancheggia la linea costiera "è l'area dove con
maggiori probabilità è stato presente un liquido o una superficie umida, ora o nel
recente passato", ha dichiarato Steve Wall, leader del gruppo che opera il radar di
Cassini al Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena. I numerosi e lunghi canali
sinuosi che attraversano la regione più chiara, terminando presso la linea costiera,
suggeriscono l'esistenza di un ciclo di evaporazione simile a quello sulla Terra, con
tanto di precipitazioni e sistemi fluviali che trasportano il liquido di nuovo al mare. Ma
anziché d'acqua, il mare potrebbe essere composto da metano, che alla temperatura
superficiale di Titano (-179 °C) resterebbe allo stato liquido.
La presenza di mari di metano liquido su Titano, magari mescolato con altri idrocarburi,
non sarebbe una sorpresa. Titano, la seconda luna più grande del sistema solare, è anche
l'unico satellite con un'atmosfera spessa, persino più di quella terrestre. I mari
sarebbero necessari per spiegare la quantità di metano osservata sulla luna. Il fatto di
non averne mai trovati finora costituiva uno dei grandi misteri che la missione Cassini
era chiamata a svelare.
Fonte: Le scienze Online
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