Bollettino informativo del CUSI - Novembre 1997

di Gianni Bianchi.

 

Da secoli strani oggetti luminosi sono stati osservati nel cielo. Il primo riferimento si trova nel latino di Plinio che li chiamò "Scudi infuocati". Dal 1947 in poi le segnalazioni sono andate aumentando in maniera vertiginosa. I vari fenomeni vengono di solito descritti come dei dischi,

talvolta come globi o ellissoidi. Alla luce del sole, che appare più forte della luminosità emessa dai dischi stessi, questi sembrano avere dei bagliori metallici. Quando volteggiano in aria non risplendono molto, ma non appena si rende necessaria una maggiore velocità lo splendore aumenta assumendo vari colori, dal giallo al rosso al verderame e infine alle velocità più elevate, di un bianco accecante. Talvolta essi sembrano accendersi e svanire improvvisamente, il tutto senza rumore alcuno. Nell’ambito di una seria ricerca ufologica, noi sappiamo che alcuni di questi casi possono essere classificati come "oggetti identificati". Non sto qui ora a riportare i motivi dettagliati di questa casistica, anche perché ne abbiamo largamente scritto sui numeri precedenti del nostro bollettino. La mia intenzione è quella di spiegare al lettore la percentuale insoluta delle segnalazioni UFO e il motivo per cui io ritengo che queste macchine non sono di origine terrestre.

Sono giunto a questa considerazione per i seguenti motivi:

  1. Le incredibili capacità attribuite agli UFO sembrano evidentemente trascendere l’odierno livello scientifico e tecnologico, soprattutto qualora si tenga presente che i primi avvistamenti ufficiali risalgono al 1947.
  2. Ammettendo che l’origine di tali ordigni sia terrestre, non si capisce come la questione possa essere rimasta segreta a tutt’oggi, specie in considerazione del fatto che con tali mezzi si sarebbe potuto rivoluzionare l’equilibrio politico e militare del nostro pianeta.
  3. La continua violazione, da parte degli UFO dello spazio aereo di tutte le nazioni risulta un dato acquisito, per il quale peraltro non si sono mai avuti scambi di accuse e proteste reciproche. È dunque evidente che la diplomazia internazionale non li considera mezzi costruiti da una potenza Terrestre. Nel 1960 il clamoroso caso dell"U2" bastò a compromettere lo svolgimento della conferenza al vertice di Parigi.
  4. La rivoluzionaria tecnica aeronautica di tali apparecchi avrebbe reso antieconomico e assurdo lo stanziamento di fondi da parte delle grandi potenze per lo sviluppo di razzi e aerei convenzionali.

Questi sono alcuni punti che potrebbero avvalorare l’ipotesi che gli oggetti che sorvolano i cieli del nostro pianeta siano di origine extraterrestre. Va da sé che comunque questo non precluderebbe un’altra ipotesi e questa ancor più sconcertante se risultasse vera che gli Stati Uniti sarebbero in possesso di alcuni scafi extraterrestri catturati e segretamente nascosti nella famosa base denominata "Area 51" nel deserto del Nevada, dove esperti di retroingegneria cercherebbero di scoprirne il funzionamento. Questo farebbe capire ancor di più che il mistero che circonda questa tematica ci riserberà in un prossimo futuro quelle certezze che noi ufologi inseguiamo da decenni.

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CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana