Intervista al Professor Corrado Malanga

di Candida Mammoliti

 

CUSI : Professore, cosa ne pensa dei casi di "abduction" e come sono state le indagini finora da lei condotte.

MALANGA : Noi abbiamo incominciato ad interessarci dei rapimenti circa 3 anni fa. Volevamo verificare se gli americani sui loro libri, quindi HOPKINS, STRIBER, MACK ultimamente erano veri oppure era il frutto delle fantasie degli americani, perché gli americani hanno un sistema che é un po' diverso dal nostro, soprattutto a livello psicologico. Quando un rapito viene messo in stato di ipnosi

regressiva avevo dei dubbi che l’ipnosi non fosse profonda, perché avevo notato dai filmati che i muscoli del collo non erano perfettamente rilassati. Questo era il primo problema. Secondo poi lo psicologo di cultura anglosassone e di cultura americana tende sempre ad entrare nel merito chiedendo al soggetto rapito, "cosa ne pensa", "come mai proprio lui é stato rapito", "ma questi esseri alieni da dove vengono", cioè tutti particolari che non vanno assolutamente chiesti perché potrebbero influenzare il soggetto. Allora, siamo stati fortunati perché abbiamo trovato un caso all’inizio che abbiamo studiato però in modo diverso, cioè, innanzi tutto l’abbiamo seguito per 2 anni di seguito. Ora i risultati sono finiti, e abbiamo fatto un sacco di ipnosi, perché si poteva trattare di un "repeters", cioè qualcuno che poteva aver avuto dei rapimenti, da giovane fino ad un certo punto, che al momento delle indagini non sapevamo. Quindi volevamo verificare se tutto ciò che nei racconti degli americani c’era, veniva fuori anche dal racconto di questo ragazzo, ma non facendogli ricordare niente, cioè mettendo sempre un ordine post ipnotico evitando che lui si ricordasse di quello che aveva detto, perché, perché avevamo paura che lui stesso influenzasse la seduta successiva. Io mi ero accorto, e succedeva in alcuni casi, ( anche HOPKINS se n’era accorto ) soprattutto quando si comincia a parlare al soggetto: "questi esseri da dove vengono", e poi la volta dopo, si deve spiegare del perché questi esseri sono venuti a trovarci, ed allora, la dissonanza cognitiva che parte dalla mente del soggetto comincia ad inventarsi una storia, costruire. Poi dovevamo capire come mai non ricordano, oppure ricordano delle cose finte, non vere. Allora abbiamo studiato con Moretti che é lo psicologo di cui mi appoggio su Genova, un particolare processo, ( procedura da "feedback" ), che ci permetteva chiaramente di sapere quando il soggetto mentiva. La cosa funziona in questo modo, innanzi tutto ci accorgiamo con i metodi classici se il soggetto é in ipnosi regressiva, questo vuol dire: il rilassamento dei muscoli del collo, midriasi della pupilla, stimolazione ciliare, rallentamento del battito cardiaco e soprattutto, stimolazioni per esempio con qualche ago per veder se sente dolore, e poi gli mettevamo un ordine ipnotico che veniva cancellato subito dopo. L’ordine ipnotico era questo: "se stai dicendo una cosa che non é vera, alzerai il braccio destro ed il braccio destro si alzerà indipendentemente dalla tua volontà, questo ordine te lo dimenticherai", e si procedeva con l’ipnosi. Che cosa accadeva, che utilizzando così per alcuni controlli il braccio destro e il braccio sinistro, avevamo un controllo che derivava direttamente dalla parte inconscia del soggetto, quindi non aveva niente a che fare con il subconscio, perché il movimento del braccio é completamente svincolato dal subconscio e noi volevamo proprio questo, scavalcare il subconscio, perché é il subconscio che fa dire le bugie. La cosa infatti funziona in questo modo. Io vedo quel vaso bianco laggiù, allora io che sono cosciente vedo, il vaso bianco, manda al subconscio l’informazione del vaso, il subconscio prende l’informazione, gli toglie tutti gli orpelli non necessari e manda all’inconscio solamente l’informazione base, vaso, il fatto che sia bianco, che sia alto, che sia lungo, lo tiene il subconscio in memoria. Quando la cosa accade al contrario io ho bisogno di ricordare, allora, il cosciente manda all’inconscio l’ordine, ricordati del vaso, l’inconscio prende il messaggio base e lo manda al subconscio, il subconscio ferma il tutto, ci riappiccica gli orpelli che ci ha messo prima e manda tutto su al cosciente e il cosciente ha memoria di tutto questo. Il subconscio nel fare questa operazione, metteva degli orpelli a volte sbagliati. Allora, mentre ricordava le cose, avere un’altro canale che passasse dall’inconscio direttamente con il movimento del braccio e ci faceva capire se il soggetto diceva o no le cose vere. Questo é un trucco formidabile, perché, innanzi tutto il ragazzo aveva due problemi di non ricordo, il primo é non ricordo perché aveva paura di ricordare, quindi c’era questo processo di dissonanza cognitiva che gli vietava di ricordare queste cose. Non é una manomissione esterna, é lui stesso che cerca di evitare i ricordi brutti, meccanismi di difesa e c’era un’altro meccanismo che invece veniva fuori abbondantemente nelle ipnosi americane, percui il ragazzo parte con un ricordo completamente falso.

Quando il ragazzo dice, "non ricordo": questi esseri com’erano fisicamente, lui dice "non ricordo" e comincia ad agitarsi sul lettino e ripete "non ricordo, non ricordo" e nel frattempo si sta alzando il braccio destro. E’ evidente che in realtà lui ricorda. Che cosa sta accadendo in questo momento. Lui sa benissimo, il suo cosciente che ha alzato il braccio destro, perché é un processo da "feedback", allora nasce un contrasto forte fra il subconscio e l’inconscio e si innesca una lotta vera e propria. Il braccio si riabbassa, "si ricordo", si rialza, "no non ricordo", e va avanti così per qualche secondo fino a quando il braccio si riabbassa e lui ricorda perché sa che gli altri sono li e vedono che sta dicendo una bugia e quindi é costretto a vincere l’inconscio. Allora il subconscio si ritira e prende i ricordi così come sono, quindi da questo punto di vista con questo trucco, il movimento del braccio destro lo utilizzavamo per questa cosa, il movimento del braccio sinistro invece per numerare le date. Quando lui non si ricorda, per esempio in che anno era, non se lo ricorda, non lo vuol dire, allora cominciamo a contare: "era l’anno tot..., era l’anno dopo, era l’anno dopo", al numero che noi diremo giusto tu alzerai il braccio sinistro. Questo sistema dipende assolutamente dall’inconscio. Il subconscio non può far dire le bugie, lui é costretto a dire la verità, é un metodo estremamente probante. Con questo sistema noi riusciamo ad andare avanti ed a verificare volta per volta quello che lui racconta. C’é un secondo aspetto della questione che viene proprio fuori dalle ipnosi americane. Quando questi ragazzi, questi giovani, queste donne cominciano ad inventarsi le cose, sono cose chiarissime. E’ facile capire se si stanno inventando delle cose, perché anche negli americani viene fuori un racconto fantastico, tipo "vengono da Alfa Centauri, da Venere", si capisce che é tutto costruito. Allora che cosa accade, accade che il soggetto non ha realmente coscienza, ha memoria nascosta, ma non coscienza delle cose, e finché la coscienza e la memoria non sono state appiccicate insieme lui é come se avesse un puzzle che ha cinque o sei scacchi messi a posto ma nel mezzo niente, allora il cervello funziona in questo modo, cerca di unire tutti i puzzle per avere una figura che sia comprensibile al cervello ed il cervello si autospiega le cose: facciamo un esempio. Se io vedo questa tazzina che sta per cadere dal tavolino, poi uno mi chiama e io mi giro e sento un rumore, il mio cervello pensa che la tazzina sia caduta effettivamente e che abbia fatto rumore, ho sentito un rumore e ho visto la tazzina che cominciava a cadere, e ho messo insieme le cose. Può non essere assolutamente vero, questo é un fenomeno puramente fisico, normale, associativo che il soggetto fa, non c’é nessuna imposizione da parte di nessun altro, allora é evidente che quando il soggetto ha soltanto alcuni pezzi del mosaico e no ha la coscienza di tutto, se l’ipnologo fa l’errore di fare una domanda che richiede una risposta da parte del soggetto del tipo "che cosa ne pensi tu", il soggetto non può rimanere con una visione parziale, ma automaticamente il cervello tende a riempire il quadro. Ed esiste una terza complicazione, e questa dove diciamo tra virgolette che gli alieni entrano. Il processo é spesso questo, soprattutto nei "missing times", i cosiddetti tempi mancanti, il soggetto racconta un’altra cosa. "Sono uscito a prendere le sigarette", e magari ci é stato due ore, ma come, sei stato due ore per prendere le sigarette, "a già, é vero ci ho messo troppo tempo, ma che strano, però ho visto anche quel mio amico e abbiamo parlato", sembra un discorso coerente. Si fa l’ipnosi regressiva e si scopre invece una cosa...... Noi ce ne siamo accorti per caso, ( le scoperte importanti vengono fatte per caso ). C’eravamo resi conto che in uno dei tanti rapimenti che questo ragazzo aveva avuto, non tornavano i nomi dei testimoni con le date, perché nel suo vissuto reale diceva che questi ragazzi che erano stati con lui, li conosceva appena, una volta aveva visto il padre, e quindi sembrava che aveva preso dei pezzi di altra vita vissuta e li avesse messi assieme, allora per farla breve, approfondendo questa ricerca ci siamo resi conto che le cose funzionavano in questo modo. Questi esseri prendono il soggetto e con una specie di "jamp", di salto, di tecnica particolare, probabilmente con delle onde a livello celebrale che vanno a stuzzicare la parte dei ricordi, portano in superficie tutti i ricordi che questo soggetto ha, persone, luoghi di vita reale vissuta e lui rivive questa cosa, gli fanno ricordare tutto, tutti gli amici che conosce, tutte le feste che ha passato, tutti i posti in cui é stato, con un bombardamento di cose vissute. A questo punto il bombardamento viene tolto e i ricordi scendono a occupare quella parte di tempo mancante costruendo un ricordo finto fatto di pezzi e di ricordi veri. E’ una cosa incredibile. Gli alieni dicono al ragazzo, "facciamo questo per darti stabilità", usano proprio questo termine, "stabilità", stabilità mentale perché uno si trova ad aver perso quarantacinque cinquanta minuti di tempo e non saperne dare una spiegazione, chiunque verrebbe messo in crisi, allora che cosa accade. Il soggetto parte con un racconto, ho fatto questo, ho fatto quest’altro. E allora bisogna essere in grado di capire dove lui sta mentendo, quindi la ricostruzione finta é fatta di pezzi veri, lui non dirà mai, "non é vero" ,é una ganzata diciamo in toscana, é una furbizia incredibile, perché i suoi ricordi sono veri, sono quelli, solo che sono stati appiccicati in tempi e momenti sbagliati. Allora il problema é questo, cercare di accorgersi. Possiamo demolire questi ricordi, lo possiamo fare perché bisogna portare il soggetto a ricordare il momento in cui gli hanno fatto questo, chiamiamolo lavaggio del cervello e poi é stato rilasciato a se stesso con dei ricordi finti, questa é una tecnica che viene utilizzata sempre per dare al soggetto quella stabilità mentale che é necessario per farlo vivere abbastanza tranquillamente perché poi possa essere ripreso più volte, non ci si può permettere infatti che il soggetto perda la calma visto che é un "repeters", questo ragazzo parte da sette anni e arriva a diciassette anni e mezzo con quattro cinque sei tette rapimenti, quindi ci troviamo di fronte veramente a cose incredibili. Ecco però che una volta scoperto questo é lui stesso che ci ha detto come funzionava. E in due anni di ipnosi siamo poi riusciti a correggere il tiro sulle ipnosi finali per fargli dire la verità. Un’altra tecnica che si deve utilizzare é questa, bisogna stare molto attenti, perché noi possiamo sbagliare nel formulare le domande, allora ci vuole sempre l’ipnologo ma ci vuole l’esperto ufologo, insomma quello che conosce come vanno queste cose, perché quando io chiedo al soggetto: "hai visto questi esseri" e lui dice "non lo so, forse", (in una delle prime ipnosi), "forse", guarda meglio, allora lui si sforza di guardare perché lui é li dentro, guarda: " si, forse l’ho visto". Descrivilo, lui si comincia ad agitare, allora gli va fatta una domanda diretta che però non deve essere vera, cioè: "sono alti", e lui dice : "no, sono bassi", non posso io dirgli sono bassi perché risulta che io l’ho influenzato, allora con questa tecnica si cerca anche di ovviare a quelle che possono essere le obbiezioni che qualcun altro gli potrà fare al momento di leggere i verbali dell’ipnosi, non posso dirgli "questi extraterrestri da dove vengono", non si può assolutamente, bisogna dirgli ad esempio: "questi esseri sono come noi"

cioè la domanda deve essere neutra, o comunque al contrario. Sono stato costretto alla domanda diretta solamente alla penultima ipnosi, che abbiamo fatto circa quattro mesi fa, in cui lui stava raccontando la fase finale del suo rapimento all’età di diciassette anni e mezzo, poi vedremo come si svolge nel tempo questa cosa, e doveva raccontare una cosa che per lui poteva essere molto scabrosa, perché a diciassette anni e mezzo si trattava di raccontare un rapporto sessuale che lui aveva avuto, o meglio subito con una aliena e probabilmente per un ragazzo di quella età il primo rapporto sessuale era proprio stato quello, la cosa é stata vissuta in modo traumatico peggio di quanto uno lo possa vivere nel modo normale, e non lo voleva dire, e però li io mi sono ricordato del caso del 1957, Antonio Villas Boas, e lui ha ripetuto la descrizione di Antonio Villas Boas, il caso dell’America latina (Brasile), praticamente perfettamente, questo ragazzo non conosce chi é Villas Boas, non ne sa nulla, però é il primo caso in cui ci racconta di uno pseudo rapporto sessuale tra un essere umano maschio e un essere di una razza particolare femmina con le stesse descrizioni che mi fa Villas Boas, me le fa Valerio a Genova, uguali. Ha descritto il corridoio dove sta, ha descritto l’odore che c’era nella stanza, ha descritto l’aliena come era fatta, ha descritto gli esseri come erano fatti, e quindi io sapevo che avrebbe detto quella cosa li, e prima di fargli fare l’ipnosi regressiva ho detto all’ipnologo, lui dirà questo, questo, questo ecc....., e quello che lui ha detto io l’ho detto prima, perché così lui creda che io non invento niente, l’ipnologo in questa faccenda é rimasto scosso dal fatto che io sapevo prima quello che avrebbe detto Valerio. Perché io conoscevo tutta la statistica, sicuramente una buona parte di quella che c’é nel nostro universo HOPKINSniano,

e quindi ci vuole un ipnologo perché lui é garante, soprattutto se inscritto all’albo e l’ipnosi sia fatta sotto un punto di vista medico perfetta. Certo l’ho so fare, però ho bisogno di evitare le critiche delle persone che poi mi diranno, e no, hai sbagliato perché non la sai fare. Però ci vuole l’ufologo perché l’ipnologo di questa cosa lui non ne sa niente. Stiamo utilizzando a Roma, un’altro ragazzo, 31 anni questo, con una tecnica diversa, perché le obbiezioni che ci sono state fatte sono queste: voi non fate ricordare niente al ragazzo, questo é amorale, gli americani fanno invece ricordare tutto, bene allora noi proviamo a utilizzare su Roma una tecnica che non é proprio un’ipnosi profonda ma é un’ipnosi tipo sogno ad occhi aperti, che però si basa sempre su rilassamenti iniziali su dei sogni, delle vocazioni ma i risultati sono comunque sempre scarsi, e facciamo ricordare tutto, non c’é barriera, si va con una lentezza incredibile, poi non siamo mai sicuri che il soggetto abbia raccontato quello che dice. Per quanto ho potuto vedere confrontando queste due tecniche sicuramente più propenso a fare un’ipnosi regressiva con ammazzamento della memoria. Il problema nasce dopo, quando lui ha raccontato tutto, sono passati sei mesi un anno due anni, dipende, li é il momento di fargli riprendere coscienza perché, questo é morale invece, non é che il testimone é una mucca da mungere, quello che ha raccontato ha raccontato poi ci si lava le mani, no, é venuto da noi per chiedere aiuto, e lo chiede in modo subliminale. Si rivolge agli esperti perché lui dice, qui mi sta succedendo qualcosa, io che faccio, sono pazzo oppure no, voi siete gli esperti tiratemi fuori di qui, tiratemi fuori di qui, lui dice questo. Alla fine lui deve prendere coscienza con il suo vissuto perché solo così tutta questa serie di traumi che questo vissuto gli procura nella vita normale e cosciente gli vengono diminuiti, possono essere curati, esempio: questo ragazzo a cui sto facendo riferimento, aveva paura delle eliche, delle eliche del motore, passaggio a livello con le eliche, tutte le volte che doveva aprire il cofano della macchina, aveva la fobia di fare questa cosa , doveva staccare prima la batteria perché aveva paura che la ventola del raffreddamento si potesse mettere in moto da sola e gli tagliasse le mani, e lui dice , io mi rendo conto che questa é una stupidaggine, che é assurdo, ma non ci posso fare niente. In ipnosi regressiva si scopre che questa paura deriva da alcune particolari rotori che lui ha visto in questa macchina che gli andavano verso di lui girando in un senso poi giravano nell’altro senso e tornavano indietro, pure queste tre sfere luminose che lui aveva visto all’inizio quando aveva quindici anni in un campeggio, non é la prima volta che lui viene rapito ma é la prima volta in cui lui si rende conto di qualcosa, e non so se avete letto il libro Fieback , nell’edizione italiana ci sono delle sfere con dei girini, ecco lui vede quella cosa uguale. Però a questo ragazzo gli rimangono in mente queste cose, il suo inconscio scatta automaticamente, e ha paura di essere rirapito. Il suo terrore é di essere ripreso. Un’altra cosa molto interessante é che questi soggetti in generale anche gli americani lo dicono, hanno paura di essere ripresi e all’inizio c’é questa dissonanza cognitiva nel loro cervello e quando si rendono conto che loro sono soggetti e oggetti di particolari sperimentazioni, che non é vero secondo me, loro, la dissonanza cognitiva dice, be si, sono extraterrestri, sono venuti, mi hanno preso per qualche motivo, fanno degli esperimenti, sono esseri che ci vogliono proteggere, forse il linguaggio ecologico, loro sono buoni, ci danno dei messaggi, non ci spariamo le bombe tra di noi, vogliamoci bene, e nasce tutta una storia che tende a spiegare perché questo soggetto é stato preso, prelevato e messo sul tavolo operatorio. Il soggetto sempre con grande difficoltà ammetterà che questi invece sono esseri non gli ne frega niente dell’essere umano, li prendono, li usano e li utilizzano come gli pare, questa é una cosa terribile, il soggetto durante le sedute ipnotiche si rende conto di questo fatto e dai miei amici che sono buoni diventano meno buoni mano a mano che passa il tempo. La difficoltà di far ricordare soprattutto ad un "repeter" tutte queste cose, é che i ricordi non sono messi in ordine temporale, perché l’inconscio non é quello che ha preso la data, l’inconscio non ha preso niente, é il subconscio che ha detto, questo é successo, quell’orpello é del subconscio, quindi quando all’inconscio vengono su dei ricordi questi non possono essere localizzati temporalmente, é banale però é così. Ad esempio, quando viene rapito da piccolo lui dice, "non ricordo, non lo so", pensaci bene, ci sono dei momenti di tensione forte, questo ragazzo non é in grado di localizzare se stesso nel tempo, non sa più dov’é, non sa quanti anni ha e quindi é un disagio incredibile. Siccome i "repeters" hanno un rapporto diverso con questi esseri perché all’inizio sono come degli amici che giocano con lui, perché sono alti come lui, questo é molto importante per capirlo subito. I suoi amici gli fanno fare dei test psicologici, lo prendono di notte con un certo sistema, lo mettono davanti ad una tavolozza con dei buchi e lui deve incastrare delle cose luminose dentro questi buchi e quando va bene riceve una gradevole sensazione, quando sbaglia una particolare scossa, e quando questo gioco lo hai fatto, i miei amici mi ridicono di rifarlo ancora e ridono, sono contenti e vogliono che lo faccia più veloce, sempre più veloce, sembra proprio l’utilizzo del sistema di Pavlov per vedere il grado di intelligenza di questo soggetto. Quindi c’é una selezione di natura genetica che interessa i rapitori, non a caso Valerio Lonzi non sa che la sua mamma é stata rapita, e la sua mamma non sa che la sua nonna é stata rapita e quindi c’é un’operazione incredibile in cascata in cui Valerio Lonzi é l’ultimo gradino. Quindi la nonna, la madre, la figlia, e poi un maschio. Il maschio viene studiato, utilizzato da piccolo, bisogna vedere se é venuto bene come volevamo noi con tutte quelle caratteristiche, poi nella vita lo si preleverà ad una distanza di due anni due anni e mezzo uno dall’altro e gli faranno degli esami medici, gli viene ovviamente subito impiantata sulla narice destra attraverso un bisturi una pallina all’interno dell’ipofisi che gli viene tolta all’età di diciassette anni e mezzo durante quello che noi riteniamo sia l’ultimo rapimento con un sistema che é già stato descritto da tanti altri, però gli altri descrivono solo quell’episodio, oppure gli altri descrivono quando il ragazzo viene rapito da piccolo, invece con Valerio abbiamo scoperto che tutti subiscono tutto, questa é la differenza, cioè da due o tre sedute ipnotiche, uno si accontenta, va be, sono stato rapito, buongiorno, grazie, arrivederci: no, si scopre che prima c’é stato un’altro caso, e prima ancora un’altro caso, e tutti i diversi racconti che possono apparire differenti che sono noti in letteratura uniti insieme fanno parte non di singoli episodi, sono singoli episodi ma tutti insieme sono concatenati. Il nostro caso di Genova é quello che per la prima volta li mette tutti insieme, racconta tutto, dall’inizio alla fine, e quindi c’é il caso finale di Villas Boas il proprio e vero accoppiamento con l’aliena. Lo mettono su un tavolino operatorio e gli fanno delle analisi, gli fanno un prelievo di tessuto osseo, gli fanno il classico marchio di cui parla Hopkins e Mack, ha tre cicatrici lunghe quindici centimetri dietro la schiena che gli vengono fatte in una particolare situazione con una tecnica strana, noi non riusciamo a sapere a che cosa servono queste cose, però é chiaro che l’analisi che riguardava per esempio la pallina é molto difficile a farsi in Italia, perché non abbiamo delle strutture che sono capaci. Se io vado dal medico e gli dico ho bisogno questo tipo di analisi lui mi dice, perché, e io che gli dico, sono un po' impallato, una volta abbiamo parlato seriamente con un medico, il medico scappa, ha paura. Quindi mi trovo in grande difficoltà. Per esempio come faccio a fare a questo ragazzo l’analisi del DNA, comparata sua e del padre, per risultare che i sistemi "carioti" come si chiamano, sono diversi, perché sono diversi, perché c’é tutta un’operazione genetica. Questa cosa la possiamo fare, però come faccio, chi mi la da l’autorizzazione per fare un’operazione del genere. Mi ci vogliono una serie di documenti pazzeschi e poi quando ho i risultati, viene fuori il problema che il padre dice, allora questo non é mio figlio e si rivolge alla madre e dice: te !!!, c’é tutto uno scompiglio familiare e quindi abbiamo dei problemi, però al di la di queste analisi, noi abbiamo visto che dopo tutta una serie di esami, quindi praticamente a sette anni viene ripreso diverse volte almeno dalle tre minimo alle cinque volte, poi all’età di dodici anni e mezzo viene ripreso e descrive anche la macchina dall’esterno, é l’unica volta che il rapimento viene fatto di giorno, descrive gli esseri ecc. ecc., viene portato all’interno della macchina, gli vengono fatti degli esami medici, poi all’età del campeggio é l’episodio in cui scaturisce il suo ricordo, perché lui ricorda. Perché alcuni non ricordano mai ed alcuni ricordano solo delle cose, e perché sempre gli esseri grigi, di solito quasi sempre, al 99% sono questi esseri grigi alti un metro e venti con quattro dita con il pollice opponibile, poi vi faccio vedere questi schizzi, perché non solo lui ha fatto questi schizzi ma qualcun altro li ha fatti, quindi ho un materiale quasi fotografico. Questi esseri grigi sono quelli che incontrano il soggetto nel momento in cui passa da uno stato di coscienza ad uno stato di coscienza alterata. Quando sono dentro alla coscienza alterata io posso vedere di tutto, tanto non ricorderò niente, ma é, il ricordo nel momento di passaggio quando sto per addormentarmi. Il giorno dopo mi ricordo quello che stavo facendo, mentre stavo per addormentarmi, quindi gli esseri piccoli grigi sono quelli che sono preposti a prendere questi soggetti a prelevarli e portarli in altri posti dove gli vengono fatti ben altri trattamenti con altri esseri fatti in un altro modo. In questo momento, lui é in campeggio ed esce dalla tenda e aveva un po’ di asma. Io mi ero conto dalle ipnosi regressive precedenti che l’asma era dovuta a fattori nervosi, cioè tutte le volte che lui veniva prelevato, qualche ora prima cominciava ad avere l’asma. Esce e lui incontra un suo amico, quindi dall’inizio alla fine di questo racconto ha davanti a se un soggetto, lo vede, aveva l’accetta perché questo ragazzo andava a fare legna, però c’era andato un’ora prima e non era mai tornato, lo guarda e dice "ma cosa fa quello li", e vede tre sfere che si avvicinano e gli girano intorno e crede che sono i suoi amici e che l’abbiano voluto fregare perché avevano un’appuntamento, volevano andare nella parte superiore del campeggio perché c’erano delle ragazze e poi dice , eravamo in cinque e c’eravamo dati appuntamento qui, ma un ragazzo é quello le sfere sono tre, quattro più io siamo cinque e quello che ho lasciato in tenda che stranamente dorme, allora sarebbero sei, il conto non torna, accende la sua luce, guarda queste sfere, si avvicina, le illumina e queste si spengono, il ragazzo che era vicino a lui scompare, poi d’un tratto si rigira si rivedono, si guardo in faccia. In questo istante c’é un black-out, sono passati quarantacinque minuti e lui non se né accorto. Si trova la torcia in mano rotta e dice all’altro tu che ci fai, ed ecco che in quel momento é costretto a darsi delle spiegazioni perché c’é anche quell’altro che gli chiede a lui delle spiegazioni. Nel ritornare alla realtà, non sarebbe successo niente se non c’era nessuno, lui si sarebbe trovato li, un po’ imbambolato, e dice: "cosa sono venuto a fare qui, non c’é nessuno dei miei amici", e li c’é il richiamo alla realtà immediata, ed invece nella ipnosi regressiva lui non solo non torna li subito ma viene depositato a quattro chilometri di distanza e poi ritorna a piedi, ed é senza torcia, perché la torcia gli é caduta a terra e si é rotta cadendo sbattendo su un sasso e lui la ripiglia e nel momento che la ripiglia riprende contatto con la realtà e anche quell’altro ragazzo si sveglia, sono in due che si devono dare delle spiegazioni. Quando ci si ricorda di queste cose, quando c’é un testimone collaterale, qualcosa che disturba.

CUSI : Secondo lei perché avviene tutto questo, perché gli alieni rapiscono gli umani.

MALANGA : Io dico questo, ho la conoscenza di una casistica vasta che é quella riportata sui libri per le donne, mentre in Italia abbiamo analizzato solamente maschi per il momento anche se ne abbiamo analizzati abbastanza diversi estremamente interessanti. Ci sono ancora dei punti oscuri, ma non é una sperimentazione, ma é uno sfruttamento. E’ semplice questo, perché la sperimentazione non può durare da tre o quattromila anni come in realtà sta durando. Cioè noi di questa cosa ce ne accorgiamo dal 1947 ed in realtà dal 1957 quando Villas Boas per la prima volta si era inventato questa storia che ci appariva assurda, poi i coniugi Barney e Betty Hill negli anni settanta e poi i libri di MACK. Come é nato Gesù Cristo, Gesù Cristo é nato da Maria e Maria come é nata, é nata da S.Anna, ma S.Anna come ha fatto.....Se uno va a vedere e a scoprire delle cose, scopre che questa signora aveva ottant’anni, non poteva avere figli e allora se si va a leggere cosa ci raccontano i vangeli, scopre che anche li c’é un’ampia trattazione del come queste donne sono state messe in cinta. E’ molto interessante, la nonna, la mamma di Valerio Lonzi, c’é poco da fare, si tratta quindi di un’utilizzo del materiale umano, le donne vengono utilizzate, non c’é nessun dubbio, basandoci sui dati degli altri, non sui nostri, come fattrici. Vengono messe in cinte, gli vengono fatte degli innesti di ovuli, e l’ovulo viene tolto sette mesi, sette mesi e mezzo. Di rado ci sono degli incidenti di percorso, cioè dei particolari aborti per cui la donna si trova senza il feto che c’era il giorno prima, ma con la placenta intatta. Il fratello di Valerio Lonzi che é morto prima di lui, é stato un’aborto. In realtà non é stato un’aborto, é stata un’operazione molto strana, sette mesi e mezzo e.... e...., io mi accorgo che sto dicendo una certo numero di cose, vi posso assicurare che molte altre non ve le posso dire perché sono talmente gravi grosse ed incasinate, anzi ho già fatto alcune riunioni del comitato direttivo perché ora siamo impallati perché ci sono delle cose che non possiamo raccontare, una é proprio quella del fratello di Lonzi il quale é morto ed é scomparso misteriosamente in ospedale della città di Genova, ma non é morto, perché in realtà non c’é il certificato di morte quindi c’é tutto un discorso molto complicato sotto. La nonna lo descrive come un’essere strano, malformato, era grigio, piccolo con gli occhi lunghi così, sembrava un gatto e quindi ci sono dei problemi anche li, quindi si tratta non di una sperimentazione ma di uno sfruttamento, le donne vengono utilizzate per far partorire degli esseri. Questi esseri non vengono visti solo da Valerio ma per esempio facendo riferimento a Fieback ed anche a Mack, ma Fieback mi fa venire in mente perché fa anche dei disegni. C’é questa stanza in cui ci sono tutti questi feti posti dentro dei contenitori. Per esempio tutti gli abdotti dicono che i contenitori non sono in posizioni verticale, sarà una banalità, sono inclinati su un lato. In questi contenitori vi sono due tipi di esseri, esseri neri a sei dita senza ombelico, guarda caso il caso di Roswell, ed esseri bianchi con ombelico a cinque dita però diversi, macrocefali, diversi, in cosa sono diversi: Valerio dice, sono simili a noi "si" e in cosa sono diversi: " la testa, le braccia, le gambe, gli occhi" , e allora sono diversi, cioè sono simili però sono diversi, sono umanoidi, e ci sono due liquidi di colore diverso in queste ampolle ed evidentemente per motivi che noi non possiamo conoscere vengono usate le nostre donne per fare i figli loro in qualche modo alcuni di una razza senza ombelico e questi probabilmente vengono fatti sulla terra, cioè quelli meno simili a noi, vengono utilizzate le donne nostre, ecco perché c’é la mancanza dell’ombelico, gli altri quelli simili a loro vengono fatti probabilmente da loro, con una tecnica diversa, questo ragazzo é stato selezionato per diverse generazioni, e poi alla fine c’é questo accoppiamento, questo accoppiamento che dura, be tutta la storia dura un’ora e mezzo, però l’accoppiamento vero e proprio dura poco, ma sono tutti i minimi particolari che lui racconta, con questa donna truccata sopra e sotto degli occhi per esempio, che stranezza, chissà, magari é la moda del futuro, la quale aspetta che lui sia stato erogato alla perfezione, perché gli fanno delle punture gli fanno respirare degli odori, perché da una parte lui deve essere attivo e dall’altra parte non deve muoversi, quindi lui subisce una cosa che é evidente che si tratta di una violenza. Violenza nell’accezione del termine, perché la violenza di natura sessuale viene fatta da quell’essere che si ritiene superiore su un essere che lui ritiene inferiore, é sempre così, e non si pone neanche il problema l’essere superiore, non se lo pone il problema, si, non ha neanche il problema di avere una colpa, non gliene importa niente, non gliene può fregar de meno dicono a Roma. Qual’é la cosa che é strana la quale ancora non ho trovato una risposta, é che al ragazzo gli viene fatto un prelievo di sperma all’età di dodici anni e mezzo, classico di tutti i maschi, regolare, non c’é problema, lo fanno a tutti, ma perché non utilizzano una fecondazione artificiale. Delle cose ve le posso dire, però vi dico le cose che non posso dire. Sono le indagini che stiamo facendo su questo "fantasma" del fratello di Valerio e su tutto il vestiario di esseri che sono stati visti da altri. Torniamo una attimo indietro agli anni 60 alla casistica che viene fatta su questi esseri, casistica di Pereira un tizio dell’America latina, scrive un bel libretto che é stato pubblicato anche in Francia in cui ha fatto degli identikit per tutti quelli che si rivolgono a questo argomento, identikit degli alieni, una ventina. Se però una guarda bene sono quasi tutti uguali, é chiaro che diventano tanti perché la soggettività della persona vede Roberto Pinotti, non ricordo se avesse la cravatta rosso, verde o gialla o non ha la cravatta allora uno lo descrive in modo diverso, però sono simili, sono piccoli, e allora si vede che ce ne sono di tre o quattro tipi. In realtà tutti questi esseri sono stati visti. Se vogliamo escludere qualcosa, tipo l’essere di Kill tutto peloso, però sono quasi tutti uguali. Quello che non vi posso dire in questo momento é la morfologia di questi esseri per una seria ragione e poi quando lui viene preso e dove viene portato anche questo é un problema che dobbiamo affrontare ed essere più sicuri quindi io cerco con gli altri abdotti degli incroci con questa vicenda.

CUSI : Professore noi in Ticino supponiamo di aver trovato due persone con esperienze forse di abduzione, lei che consigli ci può dare nell’affrontare questo problema e come dobbiamo comportarci con queste persone.

MALANGA: Dunque la cosa non é affatto semplice, però ci sono dei punti di partenza che sono sempre fissi. Queste persone a seconda che siano maschi o femmine hanno due atteggiamenti diversi rispetto alla cosa che gli é capitata. Il maschio per quanto possa essere stralunato ha interesse a sapere quello cosa le é successo, cioè c’é questo interesse di natura scientifica in cui lui si trova nel mezzo, forse hanno preso me chissà per quale motivo, forse io sono più interessante degli altri, la curiosità. La donna é assolutamente terrorizzata e questo ha una matrice psicologica ben precisa, perché alla donna é stata con una tecnica estremamente invasiva fatta un’operazione che riguarda i suoi genitali, mentre la donna non é assolutamente in grado di muoversi. Questa cosa viene accoppiata a livello dell’inconscio ad una violenza sessuale, non nel vero senso della parola come noi la definiamo ma l’accoppiamento delle due cose. Hanno fatto qualcosa con i genitali e l’hanno fatto mentre io non mi potevo muovere, questo viene considerato come uno stato di impotenza, che la donna rifiuta, rifiuta ancor di più quando si rende conto che gli viene tolto un feto e perché gli viene tolto un feto, siccome la donna in una prima fase veda il rapporto che ha con il figli come un prolungamento della sua esistenza. Neumann identifica le donne del primo del secondo e terzo tipo, però diventa una cosa troppo complicata a spiegare questa cosa qui, però é come se gli fosse stato tolto qualcosa che gli apparteneva in una forma molto umiliante, però non é tanto l’umiliazione, é la rabbia di non potersi muovere, lottare, ho lottato ma ho perso e di perdere questa parte di se, anche se lei sa bene che la parte di se non é sua, non ha importanza, a quel punto l’ha fatta sua, ecco questa é la cosa che non le va giù assolutamente e quindi rifiuta tutto. Invece l’uomo ha questo rapporto diverso, più interessato scientificamente, tutti questi maschi hanno questo rapporto diverso, quindi c’é da comportarsi in due modi diversi subito, l’acquisizione della credibilità del soggetto che cerca di portare avanti la ricerca sul maschio é più facile, sulla femmina é molto più difficile, la femmina ha bisogno di una figura che potrebbe essere l’ipnologo che però dovrebbe rappresentare una figura paterna, quando la figura paterna però non é stata compromessa nella propria vita, perché se no ha un cattivo ricordo della figura paterna e anche li marca male. E quindi si deve restaurare un rapporto di fiducia che é difficilissimo da conquistare perché l’argomento é estremamente scabroso. Perché noi in Italia lavoriamo esclusivamente su maschi, perché in Italia la coscienza, la storia della donna la porta un pò a vergognarsi di certe cose, mentre in America le donne sono più libere nel pensiero. Noi abbiamo un sacco di femmine che teniamo sott’occhio in questo momento, però é molto difficile, hanno paura, bisognerebbe togliere questo blocco, poi quando il blocco si sposta allora le cose cambiano. Per esempio nel caso del maschio, il maschio é più portato, incuriosito a vedere cosa gli é successo. Forse si sente più protagonista, però la paura gli viene dopo quando capisce che non é affatto protagonista, non é lui ,lui é una marionetta non é il burattinaio e allora si trova a dover raccontare di cose che ha dovuto subire e non ha potuto controllare. Sicuramente il maschio perde la stima che ha in se stesso, non ho potuto fare nulla. Il caso di Genova dice, più di una volta, é terrificante: dice : "se me l’avessero chiesto io magari gliel’avrei dato il permesso, se me l’avessero chiesto, ma non me l’hanno chiesto ",

CUSI : Professore un’ultima domanda perché potremmo andare avanti per delle ore. Lei conosce qualcuno in zona Milano, Como che potrebbe affrontare seriamente questo problema.

MALANGA: Ci posso provare perché noi abbiamo qui questa serie di persone che lavorano su Roma e su Genova che fanno parte di un gruppo Italiano, ci sono due associazioni di ipnologi in Italia, quindi Moretti con cui lavoro é vicepresidente di una di queste due associazioni, invece qui lo studio di cui ci appoggiamo su Roma la persone é inscritta a tutte e due le associazioni quindi sicuramente ho la possibilità attraverso queste persone di farmi dire dei nomi di una certa fiducia e che possano essere in qualche modo prese in considerazione.

CUSI : La ringraziamo professore per questa intervista e speriamo di poterla avere qualche volta a Lugano.

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