Paola Harris: da studiosa di UFO a paladina del Mutamento

di Florinda Balli

Paola Harris è una giornalista americana, da anni residente in Italia e nota esperta di ufologia. Il suo lavoro l'ha portata ad avvicinare personaggi importanti coinvolti nello sconcertante problema dei contatti con gli alieni. Con alcune di queste persone la giornalista ha stretto legami di personale amicizia. Paola Harris, che collabora con varie riviste specializzate tra cui Dossier Alieni e Nexus Magazine, è stata a Lugano nel quadro di una conferenza promossa dal CUSI, il Centro Ufologico della Svizzera Italiana.

Come è arrivata a occuparsi di ufologia ?

Tutto è cominciato quando ho visto il film di Spielberg "Incontri ravvicinati del 3. tipo". Ne sono rimasta molto commossa, soprattutto dalla scena in cui alla fine del film, la grande astronave scende e il ricercatore incontra gli extra-terrestri. Osservando i nomi delle persone che avevano collaborato con Spielberg ho notato che tra questi figurava un astronomo, un certo dottor J. Allen Hyneck. In seguito sono capitata per caso a Chicago, dove lui lavorava e l'ho conosciuto di persona. Ho scoperto così che Hyneck era stato incaricato dall'Aeronautica americana di realizzare un progetto denominato "Blue Book". Il progetto in questione prevedeva lo studio e la spiegazione di tutti i casi di avvistamento di UFO. Nel corso del lavoro Hyneck si era però accorto che non tutti i casi risultavano spiegabili; così aveva abbandonato il progetto per dedicarsi ad una sua personale ricerca. In seguito al nostro incontro il dottor Hyneck mi chiese di collaborare con lui. Voleva che gli traducessi in inglese tutti i documenti concernenti gli avvistamenti avvenuti in Italia, che erano moltissimi. Ho cominciato a lavorare con Hyneck nel 1980 e ho proseguito fino alla sua morte nel 1986. Poi, nel 1992, mi sono trasferita a Roma e ho iniziato una collaborazione giornalistica su argomenti ufologici.

Che cosa sono per lei gli extraterrestri? Abitanti di altri pianeti o esseri provenienti da altre dimensioni e forse in certi casi spiritualmente più progrediti di noi ?

All'ínizio non pensavo assolutamente ad esseri extraterrestri. Mi interessava sapere che cosa fosse il fenomeno UFO. Il fatto che fosse reale non faceva ombra di dubbio per me. Ho visto spesso documenti relativi ad avvistarnenti presentati in basi militari e se l'esercito si interessa a qualcosa, vuol dire che si tratta di un fatto reale. In seguito, quando ho conosciuto più persone e ho cominciato a mettere insieme i pezzi del puzzle, ho capito che l'ufologia non è la ricerca di veicoli spaziali, ma l'interrogarsi sul significato di questo contatto con altri mondi, con esseri che possiamo definire sia interplanetari che interdimensionali. Questo è l'aspetto più importante dell'ufologia: chiederci chi sono e da dove provengono e anche chiederci chi siamo noi e quale è il legame che ci unisce a loro. Un altro interrogativo interessante è quello che riguarda il rapporto tra parapsicologia e fenomeno UFO. Perché, dopo molti anni di ricerca, sono arrivata alla conclusione che è tutto collegato.

Quindi è difficile stabilire una linea di demarcazione precisa tra casi di ampliamento della coscienza e contatti con UFO ?

Infatti ci sono molti punti comuni: ad esempio il fatto che gli alieni, siano essi i cosiddetti "grigi", oppure esseri di luce, hanno tutti la facoltà di attraversare la materia. Questo avviene anche con quelli che noi chiamiamo "spiriti" e di cui si occupa la parapsicologia. In altri termini, si tratta di esseri che hanno un rapporto diverso con la materia rispetto a noi. Potremmo anche dire che sono in grado di modificare la materia, il che viene ritenuto impossibile dalla nostra scienza, ma in realtà è stato fatto anche da esseri umani che noi consideriamo santi e non soltanto da loro. Il colonnello Philip Corso (uno dei testimoni del caso Roswell n.d.r.) mi ha parlato di un esperimento incredibile compiuto nel 1942 e chiamato "Philadelphia". L'esperimento è consistito nel trasportare un'intera nave da un luogo all'altro tramite una manipolazione della materia. Quindi potremmo supporre che anche noi abbiamo le facoltà di cui ci danno dimostrazione sia gli alieni che gli spiriti. Solo che non sappiamo più usarle. O meglio ci è stato vietato di usarle perché chi ha poteri del genere non può essere tenuto facilmente sotto controllo. Quindi noi come umani non arriviamo mai a scoprire che abbiamo queste capacità. Conosco una persona di un'intelligenza eccezionale, il dottor Michael Wolf, un grande scienziato che è anche un artista e un poeta. Secondo lui, se utilizzassimo il 100% del nostro cervello invece del 10% come facciamo ora, noi saremmo veramente delle persone incredibili.

Questo ulteriore sviluppo dell'umano sarebbe in qualche modo collegato con i contatti con gli esseri provenienti dallo spazio o da altre dimensioni ?

A quanto pare non tutti gli extraterrestri sono uguali, ma sembra che esista una razza il cui obiettivo è di promuovere un salto spirituale negli umani. Questi esseri vogliono tra l'altro far capire agli uomini che il pianeta è un essere vivente, cosa che i nativi d'America hanno sempre saputo. Essi vogliono inoltre che prendiamo coscienza delle nostre radici divine. Il messaggio che alcuni contattisti hanno ricevuto è che la tecnologia che noi consideriamo come nostra ci è stata data per salvare il mondo, mentre noi l'abbiamo usata per fini distruttivi. Quindi questi esseri vengono a dirci di assumerci la responsabilità dei nostri atti e questo può avvenire solo attraverso un ampliamento della coscienza. Di questo ampliamento di coscienza parlano un po' tutti, a cominciare dai nativi d'America come Standing Elk, Robert Morning Sky, o la tribù degli Hopi. Tutti accennano a un ritorno alla spiritualità e a una fusione fra anima e corpo. Se questo non avverrà sembra che succederanno spaventose catastrofi sia a livello ambientale che monetario, istituzionale e sociale.

E quali sono le speranze che si verífichi effettivamente questo salto spirituale ?

E difficile dirlo. Il defunto colonnello Corso si è spesso dichiarato pessimista e impressionato dall'indifferenza dell'umanità. Lo stesso afferma anche il dottor Wolf, che è molto addolorato dagli avvenimenti terribili che si stanno verificando. Ma forse tutto ciò è dovuto a una specie di esasperazione che precede il cambiamento.

Infatti, sembra che ci sia una sempre maggiore polarizzazione: avvenimenti incoraggianti, ma anche fatti molto negativi. Lei ha dichiarato durante la conferenza di ieri sera che c'è una battaglia fra il bene e il male a tutti i livelli. Che cosa intendeva dire ?

Credo che la battaglia avvenga soprattutto a livello di governi. Penso anche che in ambienti come la Nasa ci siano persone che vogliono dire tutta la verità su cose che sono state taciute finora. Questo vale naturalmente anche per le autorità religiose. Siamo arrivati a un punto critico della nostra evoluzione. Penso anche ai giovani: o prendono coscienza della loro divinità, o cadono preda della droga e di altre abitudini di- struttive.

Come possiamo prendere coscienza di questa nostra divinità ?

Secondo persone come il dottor Wolf non serve la religione, nessuna religione; non servono i libri, i guru. Dobbiamo cercare dentro di noi, chiedendo a Dio di illuminarci.

Si parla anche di un passaggio dimensionale che faciliterebbe questa presa di coscienza...

E' vero. Ne parlano molto i nativi d'America in base a congiunzioni astrali ed altri dati astronomici. Inoltre i Sioux hanno visto nascere recentemente un bisonte bianco, il che per loro è un segno del ritorno di una divinità femminile: Donna Bisonte Bianco, appunto. Secondo i Sioux l'era maschile, della guerra e del potere imposto con la forza sta per finire. A partire dal 5 marzo 2000 entreremo in un'era femminile, di pace e dimaggiore tranquillità. Essi dicono anche che il pianeta entrerà in un'altra dimensione, il quinto mondo.

E questi dati sono suffragati anche da scienziati se non sbaglío.

Infatti. Un ricercatore americano, Richard Hoagland, parla di un passaggio iperdirnensionale basandosi sui calcoli fatti grazie alla geornetria del tetraedro che a quanto risulta è addirittura più antica dell'antico Egitto.

Ma l'umanità come vivrà questo passaggio ?

Le persone spiritualmente pronte non se ne accorgeranno nemmeno, mentre per gli altri sarà come una morte; ma lo sarà perché lo vorranno vivere così. In un certo senso sarà come dice la fisica quantistica: l'osservatore influisce sulla qualità dell'osservato. E qui credo stia il compito di chi ha preso coscienza: dobbiamo dire a tutti che la scelta è soltanto nostra. Dobbiamo solo svegliarci da un sonno durato chissà quanto.

Florinda Balli
Redattrice responsabile di "Mutamenti"
Numero 23 – Inverno 1999 - 2000

Torna alle interviste


CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana