Futuro o fantascienza ?

Di Dario Mammoliti

 

Nel luglio del 1969 gli astronauti Neil Armstrong e Edwin Aldrin jr, furono i primi uomini che toccarono un suolo che non fosse quello terrestre. Il sogno di uscire dal nostro pianeta e conquistare lo spazio ha avuto inizio.

Dopo 30 anni di esperimenti effettuati con delle sonde che esplorano parte del nostro sistema solare e la permanenza più o meno lunga di astronauti e scienziati a bordo della stazione Mir, ci apprestiamo a lanciare in orbita la nuova stazione Alfa che fungerà da trampolino di lancio per la scoperta di nuovi mondi. In primis Marte.

Gli astronauti che vi soggiorneranno dovranno per prima cosa verificare la possibilità di una lunga permanenza dell’uomo nello spazio (almeno 2 anni) e stabilire quali conseguenze negative o positive avrà l’assenza di gravità per un cosi lungo periodo sull’essere umano, oltre a molteplici altri esperimenti.

Secondo alcune fonti provenienti dall’ambiente NASA, nel 2015-20 (forse anche prima) saremo in grado di mandare degli uomini sul pianeta Marte. Infatti se riusciamo a superare la permanenza di almeno 2 anni nello spazio in assoluta assenza di gravità senza grossi problemi il gioco è fatto. Per arrivare su Marte con i mezzi attualmente a disposizione occorreranno circa 6 mesi di volo, una volta arrivati sul pianeta rosso bisognerà attendere ancora 16 mesi prima di poter far rientro sulla terra, infatti tanto è il tempo che impiega marte a ritornare al punto massimo di avvicinamento alla terra, a questo punto si potrà intraprendere il viaggio di ritorno. Nei 16 mesi di permanenza su Marte saranno effettuati numerosi esperimenti votati a confermare o a smentire le possibilità che l’uomo ha di poter colonizzare il pianeta rosso.

L’atmosfera marziana è priva di ossigeno, per cui l’uomo non troverebbe un ambiente accogliente, però sapendo di trovare dell’acqua nel sottosuolo allo stato ghiacciato, questo è un vantaggio non indifferente. Se riuscissimo a creare l’effetto serra trattenendo il calore dei raggi del sole, si contribuirebbe allo scioglimento del ghiaccio, di conseguenza si allagherebbe una gran parte del pianeta a tal punto che con l’evaporazione e di conseguenza la caduta della pioggia, le parti emerse di questi grandi oceani diverrebbero fertili. Portando dei semi di vario tipo ecco che potremmo creare una folta vegetazione che a sua volta assorbendo anidride carbonica presente in enorme quantità rilascerebbe ossigeno a sufficienza da poter permettere la sopravvivenza dell’uomo in condizioni simili a quelle terrestri. Tutto ciò richiederà molti anni, 100-200 forse 1000. Sicuramente ci sono tutte le premesse affinché quando la terra sarà ridotta a tal punto da non poterci più vivere potremo emigrare su un altro pianeta. In questo caso Marte. Sicuri di trovare un ambiente a noi consono. L’uomo agendo in anticipo avrà assicurato la sopravvivenza alle future generazioni. Raggiunto questo primo traguardo, chi potrà fermare l’idea di scoprire e eventualmente colonizzare altri pianeti? In un futuro che ormai ci appartiene, sicuramente saranno fatte nuove scoperte nel campo dello spostamento nello spazio, e le velocità saranno sempre più elevate a tal punto da accorciare notevolmente i tempi di percorrenza nello spazio. Per scoprire le Americhe 500 anni fa, Cristoforo Colombo impiegò 2 mesi di navigazione. Con i mezzi moderni impieghiamo 7 ore. Oggi per arrivare su Marte sono necessari 6 mesi di volo, forse tra 500 anni impiegheremo 7 ore?. Se la risposta sarà positiva, le porte dell’universo saranno aperte e nessuno potrà fermarci dall’esplorare altri mondi a noi oggi sconosciuti. Se questa non è fantascienza, perché delle civiltà oggi più evolute della nostra non possono renderci visita? Noi, abitanti del pianeta terra, nell’eventualità di una nostra visita su un pianeta abitato da esseri meno evoluti, che si combattono tra di loro, come stiamo facendo noi al momento attuale, saremmo disposti a mostrarci e ad allacciare rapporti con una civiltà che si dimostrerebbe a noi ostile senza aver prima preso le necessarie precauzioni? Quanti anni e quante Roswell dovrebbero passare prima di essere riconosciuti come portatori di pace e non di guerre?. Tornando sul nostro povero pianeta e valutando il comportamento dei nostri dirigenti sono convinto che se si comporteranno come ci stiamo comportando noi nei confronti di visitatori extraterrestri o possibili tali, sicuramente passeranno alcuni millenni prima che la nostra presenza venga accettata. Per finire, facendo una riflessione sulla futura colonizzazione del pianeta Marte, chi è in grado di assicurarci che noi "terrestri" non siamo stati a nostra volta colonizzatori del pianeta terra in tempi assai remoti e che la tecnologia sia andata persa a causa di disastri naturali che non ci hanno permesso di evolverci in poco tempo? Se a questa mia domanda rispondiamo con una sola possibilità affermativa, si può concludere che noi proveniamo da un pianeta lontano oppure da un pianeta che si è distrutto e chi è riuscito a raggiungere il pianeta terra abbia trovato un ambiente ideale per ricominciare una nuova vita, in questo caso non avendo avuto il tempo necessario per una preparazione adeguata alla sopravvivenza, non abbiamo avuto altra scelta che ricominciare da zero. Non esiste invenzione che non sia già stata inventata, bisogna solo cercarla.

 

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