Connessioni Ufologiche
di Mario Spaventi (CUSI)

In senso stretto, con il termine ufologia, si intende lo studio dei fenomeni legati agli UFO, altrimenti detti oggetti volanti non identificati, che ancora non significa lo studio di alieni. Si tratta quindi di oggetti la cui origine ci é sconosciuta.

Appare abbastanza semplice, partendo da quanto affermato nel primo paragrafo, approdare all'abbinamento UFO - Alieni - Vita intelligente nel cosmo. Ed é a questo punto che la ricerca ufologica, inevitabilmente, tocca i campi più incredibili, da quello scientifico e tecnologico puro e semplice a quelli più complessi quali la filosofia, la religione e non da ultimo la politica.

Tra questi due estremi vi sono poi tanti altri campi nei quali l'ufologia potrebbe approdare. Se pensiamo solo all'aspetto scientifico e tecnologico, in quest'ambito abbiamo a disposizione, grosso modo, un secolo e mezzo di scoperte incredibili che hanno cambiato il volto del pianeta e stravolto, nel bene e nel male, la vita di ciascuno di noi. Le diverse scoperte ed invenzioni rappresentano quindi il punto di riferimento per ognuno di noi, e quindi anche per i diversi ricercatori. Di fronte all'ignoto e allo sconosciuto, ritengo sia piuttosto umano ricorrere al paragone, al confronto, principi base di molte discipline scientifiche, con ciò che é conosciuto, testato e misurabile.

Evidentemente, in ufologia l'aiuto che confronti e paragoni con le nostre grandi scoperte può dare si esaurisce rapidamente, suscitando quello sconforto e quell'angoscia che probabilmente erano propri degli antichi alchimisti e dei predecessori della moderna ricerca, di fronte all'inspiegabile. Ai nostri tempi, dopo oltre un secolo di meravigliose scoperte ed invenzioni, probabilmente il sentimento di angoscia e sconforto può diventare ancora più grande.

Oggi, infatti, la scienza e la tecnica hanno quasi assunto un atteggiamento religioso, di onnipotenza, ed il livello culturale medio della gente é di gran lunga superiore a quello di un secolo fa. Di conseguenza, quando di fronte a manifestazioni sconosciute, la scienza non é in grado di fornire una spiegazione misurabile con i suoi teoremi e le leggi scientifiche, il sentimento di angoscia e sconforto aumentano a dismisura e provocano una reazione violenta nei confronti del fenomento sconosciuto e soprattutto nei confronti dei cronisti di tale fenomeno. Questa potrebbe essere una breve spiegazione della ragione per la quale di fronte al termine "ufologia" c'é ancora troppa gente che sorride, come se si stesse parlando di cartomanti o veggenti di piazza.

Pur considerando l'ufologia una scienza, nonostante il materiale su cui lavorare é sempre opportunemente occultato e negato, emerge un fatto molto importante, portato alla luce dalle appassionate conferenze di Carlos Diaz a Lugano e a Bellinzona.

Forse per la prima volta abbiamo a che fare con una scienza che é in stretta relazione con ogni singola molecola di ogni essere vivente e che penetra il mondo esoterico che ha caratterizzato la storia dell'Uomo. L'invito di Carlos, a vivere la nostra esistenza espandendo la nostra coscienza e quindi diventare più ricettivi a tutti i livelli, sembra l'apertura di una delle porte che conduce verso una possibile comprensione del fenomeno ufologico, effettuando quel viaggio interiore che potrebbe dare risposta a molti nostri quesiti.

Per me é difficile spiegare il concatenarsi di certi elementi che potrebbero dimostrare quanto detto nel paragrafo precedente, tuttavia, molto istintivamente metto in relazione episodi di storia antica, come i rituali per onorare gli dei del panteon egizio, la concezione della stessa vita, e della morte quale logica conseguenza, nel mondo dei faraoni, la costante ricerca astronomica ed astrologica della casta sacerdotale egiziana. Analogamente, quanto poc'anzi detto per la grande civiltà egizia, i rituali, la ricerca astronomica e astrologica ed i concetti di vita e di morte come parti del medesimo evento, li ritroviamo anche nelle civiltà pre colombiane (Maya e Aztechi), nonché nel mondo celtico, nelle pratiche espletate dai Druidi. E' altrettanto incredibile e curioso come determinati rituali applicati dagli antichi Egizi, dai sacerdoti Maya e dagli antichi Druidi, trovino riscontro nei più disparati ambienti esoterici (in Massoneria con il rito di Memphis-Misraim o il rito Scozzese Antico ed Accettato, o ancora il rito di York; negli insegnamenti dei Rosa Croce, ecc.) inducendo gli Uomini ad un viaggio interiore per la costruzione del nostro tempio interiore, per crescere e prendere coscienza.

Un altro fatto incredibile e curioso é che per le antiche civiltà più sopra citate, il contatto con presenze non terrestri era abbastanza consueto, al punto che gli antichi scritti riportano descrizioni di oggetti strani, solitamente infuocati e che volano. Tuttavia non traspare paura per questi contatti, né sono descritti come ostili. In tempi più prossimi a noi, ritroviamo, sia nella Bibbia, sia nel Corano, altre indicazioni di contatti che fanno pensare a presenze non umane o terrestri.

In conclusione ritengo, sempre in modo più istintivo che scientifico, che sia noi, sia i nostri visitatori, facciamo parte di un unico grande disegno, nel quale ogni singolo elemento esiste in funzione degli altri, con un preciso scopo ed una precisa funzione, e solo espandendo la nostra coscienza, come ci ha esortato a fare Carlos, avremo una possibilità di vivere anziché funzionare, nonché di comprendere noi e gli altri e finalmente amare e rispettare ciò che ci circonda.

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CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana