19° SIMPOSIO MONDIALE SUGLI UFO E FENOMENI CONNESSI, 16-17 APRILE 2011
TEATRO TITANO, SAN MARINO
UFOLOGIA, ESOPOLITICA ED ESODIPLOMAZIA
Di Candida Mammoliti, presidente CUSI, Svizzera
Gentili Signore e Signori,
sicuramente è capitato ad ognuno di noi di porsi la domanda, quale sia il senso più profondo di tutte le manifestazioni di carattere ufologico, che oramai si contano a centinaia di migliaia sparse su tutto il nostro pianeta, fatti che ci riguardano da molti anni da vicino e che ancora non sono stati svelati nella loro completezza, ma che continuano a mostrarsi nel nostro quotidiano, non come fenomeni apparentemente alienanti, ma come realtà ben distinte e in molti casi palesemente concrete, grazie ad importanti avvistamenti UFO, purtroppo a tutt'oggi non ancora pienamente spiegabili.
Come è possibile che una civiltà come la nostra, pur dotata di una moderna tecnologia, non sia ancora in grado di comprendere quello che sicuramente è una "natura dei fatti" a noi circostante e vicina e che i governi, tranne in pochi casi, non abbiano ancora avuto la correttezza di rispettosamente informare le loro popolazioni, alla luce dei numerosissimi casi ufologici documentati, sia da privati che da Enti di studio ufologico, uno tra i massimi il MUFON americano?
Le risposte a tali questioni potrebbero essere molteplici, e a mio avviso vanno cercate più nel nostro comportamento umano che nel pur difficilmente interpretabile atteggiarsi di sconosciute civiltà extraterresti, che con le loro enigmatiche tecnologie da secoli ci visitano.
Il nostro è un pianeta stupendo per la sua rigogliosa natura, che sistematicamente ed incivilmente stiamo distruggendo da tempo, un pianeta abitato da individui particolari quali siamo, dotati di capacità di discernimento, di sentimenti e capacità di agire.
La nostra condizione umana, che all'interno della nostra consapevolezza è da noi dirigibile e trasformabile, mostra, da quando esistiamo, delle nette lacune, quasi delle forme patologiche di attaccamento a violenti istinti di sopravvivenza, ad impulsi di sopraffazione altrui e a forme egocentriche di mancanza di rispetto verso la vita, realtà negative che ci accompagnano attraverso il nostro cammino terrestre e che su questa Terra, su questa gigantesca palestra, dovremmo cercare di superare attraverso i numerosi "esercizi esistenziali" che le nostre vite ci offrono, per crescere interiormente ed abbandonare le nostre paure, che spesso sono alla base dei nostri comportamenti distruttivi.
Non posso sostenere, che in millenni di storia umana si sia imparato molto, alla luce dei fatti quotidiani. Le evidenti incomprensioni sociali e culturali, le sempre più pressanti difficoltà di vita di tutti i cittadini del pianeta, l'egemonia politico-economica, che anche nei paesi dettisi democratici non è affatto riuscita a debellare le più basilari difficoltà vitali di ognuno di noi, al contrario, un allarmante militarismo, che viene confusamente ritenuto "utile al popolo" ed un cieco consumismo schiavizzante, che impoverisce le maggioranze a favore di una stretta elite economica, indissolubilmente legata ai sistemi bancari, sono i risultati di una nostra involuzione piuttosto che evoluzione, che credo renderebbe difficile l'approccio a qualsiasi pur ben intenzionato visitatore cosmico.
Siamo noi il nostro stesso male, il nostro vicolo cieco, la nostra ignoranza, perpetrata attraverso tutta la nostra storia, esaltata da chi ha voluto imporci le proprie dittature, le chiusure mentali e spirituali, creandoci dipendenze.
A poco servono a questo punto le interpretazioni della psicologia del profondo, quando parla in modo scientifico dell' "ingovernabilità del nostro inconscio", dei nostri impulsi e delle nostre passioni incontrollabili. Abbiamo pur sempre una volontà ed un'innata percezione di ciò che può essere il cammino più positivo da percorrere, tranne chi si trova in gravi casi di psicopatologia.
Invece di concentrarci sui nostri lati migliori, ne potenziamo allegramente i peggiori e viviamo prigionieri dei nostri stessi errori, delle nostre proiezioni negative e di tutto ciò che ne deriva, in un mondo, che nel frattempo ha assunto il volto disgustoso e mostruoso della guerra, dell'inquinamento, della volgarità, dove le verità vengono spesso mistificate e fatte apparire come falsità e all'incontrario la menzogna pare il vero, in una costante corsa al denaro e al bisogno di apparire, distorsioni dei nostri veri bisogni, che sono la necessità di conoscenza universale, di fratellanza e di amore.
In questo contesto si colloca il messaggio extraterrestre, che bussa pazientemente alle porte della nostra coscienza, tramite quelle che sono le splendide configurazioni simboliche dei cerchi nel grano, che chi non vuole capire nulla di ciò che realmente sta accadendo, ha la stupidità di definire "opera umana e meccanica" (ovviamente non sto parlando di qualche bieco falso) e tramite le importanti esperienze di carattere ufologico, che spaziano dagli avvistamenti alle abductions.
Dai tempi di Joseph Allen Hynek, padre della moderna ufologia, si sono ammassati plichi di rapporti UFO ufficiali di diverse aereonautiche militari internazionali, rapporti di cittadini e commenti a carattere ufologico di pochi seri politici, che piuttosto che essere stati correttamente divulgati e portati a conoscenza della gente, poltriscono nei cassetti polverosi di vari uffici o vengono tenuti paurosamente nascosti, quasi fossero dei rapporti su crimini commessi, piuttosto che importanti documenti. In compenso ci vengono proposte dai mass-media trasmissioni televisive di poco conto, ma che fanno audience, divulgate da ex-cantanti e fotomodelli, sapienti del nulla, in un susseguirsi di idiozie, che se Hynek le dovesse poter sentire in tomba, farebbero di certo rivoltare quello che resta delle sue povere e spoglie ossa.
Certa di fare cosa a voi gradita, vi propongo ora una breve sequenza di un filmato di Steven Spielberg, che allora non aveva ancora venduto l'anima ai mangiasoldi, ricordo di tempi passati, dove la cinematografia era ancora utilizzata con il buon senso come mezzo di comunicazione per l'immaginario ed il fantastico, che sfidava il reale…
Desidero a questo punto ricordarvi uno dei più importanti Maestri dell'immaginazione del passato, il poeta britannico William Blake e le sue favolose poesie.
William Blake (Londra, 28 novembre 1757 – Londra, 12 agosto 1827) è stato un poeta, incisore e pittore inglese.
Largamente sottovalutato mentre egli era in vita, oggi l'opera di Blake è considerata estremamente significativa e fonte di ispirazione sia nell'ambito della poesia sia delle arti visive. Secondo Northrop Frye, che si dedicò allo studio dell'intero corpus poetico di Blake, i suoi versi simili a profezie costituiscono "Quello che, in rapporto ai reali meriti, è il corpus poetico in lingua inglese meno letto". Altri hanno invece lodato l'arte pittorica di Blake e un critico contemporaneo lo ha proclamato "Di gran lunga il più grande artista che la Gran Bretagna abbia mai prodotto." Considerato un tempo pazzo per le sue idee stravaganti, attualmente è invece molto apprezzato per la sua espressività, la sua creatività e per la visione filosofica che sta alla base del suo lavoro. Come un giorno ha suggerito egli stesso,
"L'immaginazione non è uno stato mentale, è l'esistenza umana stessa."
Blake ha svolto un ruolo cruciale per lo sviluppo del moderno concetto di immaginazione nella cultura occidentale. La sua convinzione che l'umanità possa superare i limiti a lei posti dai cinque sensi è forse il suo più grande lascito:
"Se le porte della percezione venissero sgombrate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, infinito." (da "The Marriage of Heaven and Hell")
Mentre un tempo questa prospettiva era considerata aberrante, al giorno d'oggi è stata incorporata nella moderna definizione del termine.
In particolare della citazione "the doors of perception" si è spesso sentita l'eco nella letteratura e nella musica del XX° secolo e, per fare due esempi, Jim Morrison con la sua band The Doors e Aldous Huxley con il suo saggio "The Doors of Perception", pagano un evidente omaggio al pensiero di Blake.
In aggiunta e quanto esposto è da notare, che da anni, nell'ambito dello studio della psicologia del profondo, presso l'Università di Vienna, è possibile diplomarsi nel settore della "Parapsicologia quale scienza di frontiera".
Degna di essere menzionata in questo senso è anche la "Society for Psychical Research" di Londra, fondata nel 1882 da Henry Sidgwick, docente di filosofia morale presso l'Università di Cambridge.
Detta società si occupa da allora soprattutto dei seguenti campi di studio:
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CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana