Giove - Le aurore gioviane

Venti fortissimi muovono le masse gassose formando grandi strisce. Aurore simili a quelle della Terra percorrono i cieli.

Il vento solare non "solletica" soltanto la magnetosfera terrestre, regalandoci lo spettacolo delle aurore polari, ma lambisce anche quella del più lontano Giove, come ha potuto osservare l'occhio del telescopio spaziale hubble. Le aurore infatti sono il frutto della cattura delle particelle cariche espulse dal Sole da parte della magnetosfera di un pianeta. Lo scontro fra le particelle catturate e i gas che compongono l'atmosfera, poi, si manifesta con l'emissione di luce visibile proveniente dai gas stessi. Le aurore gioviane sono mille volte più intense e luminose di quelle terrestri e si presentano in due forme: come anelli ovoidali luminosi in prossimità dei poli e come scariche elettriche (dell'intensità di circa un milione di ampère) che scorrono tra Giove ed il suo vulcanico satellite Io. In pratica dei ponti di elettricità la cui lunghezza può arrivare fino a 2000 chilometri.

Probabilmente questo fenomeno è possibile grazie alle violente eruzioni di Io: le particelle cariche emesse dai vulcani del satellite, infatti, vengono "agganciate dalla forte attrazione gravitazionale di Giove, che le costringe poi a ruotare attorno ad esso.

Fotografie: Foto1 (63 kb)

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CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana