Mercurio - Pianeta "cuor di metallo"

Mercurio descrive l'orbita più interna del sistema solare. L'osservazione del pianeta dalla Terra è piuttosto problematica a causa dell'estrema vicinanza al Sole: non è la luminosità che manca a Mercurio infatti, ma la sua osservazione può avvenire solo quando il pianeta è molto basso all'orizzonte la sera oppure subito prima dell'alba, in pratica con un cielo che non è mai veramente buio. Ecco perché è stato possibile conoscerlo meglio soltanto dopo la missione della sonda Mariner 10 che, dal marzo 1974 allo stesso mese dell'anno successivo, compì tre passaggi in prossimità del pianeta. La sonda ha permesso di ottenere fotografie ricche di particolari della superficie costellata di crateri da impatto e scoprire un debole campo magnetico, dell'intensità pari all'uno per cento di quello terrestre, tenue indizio della presenza di un cuore metallico all'interno di Mercurio.

Le possibili ipotesi

Mercurio presenta un grosso nucleo metallico. Ciò ha portato a diverse ipotesi sulla sua formazione: la prima sostiene che il pianeta, così vicino al Sole, abbia accumulato metalli e ferro condensati per l'alta temperatura; la seconda ipotesi si basa su un'eventuale collisione avvenuta con un altro pianeta. Nell'impatto la maggior parte della superficie si sarebbe disintegrata favorendo la fusione dei due nuclei.

Fotografie: Foto1 (58 kb)

Carta d'identità:

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Diametro: 4880 chilometri
Periodo di rivoluzione: 88 giorni
Periodo di rotazione: 59 giorni
Densità (acqua = 1): 5,4
Temperatura media alla superficie: 350 gradi centigradi diurna, -170 gradi centigradi notturna
Distanza media dal Sole: 57,9 milioni di chilometri
Gravità alla superficie (Terra = 1): 0,37

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