Terra - "Tondo" come la Luna

Sull'orizzonte della primordiale Terra sorge, appena nata, una gigantesca Luna, illuminata da tremende eruzioni vulcaniche

La Luna è leggermente asimmetrica, probabilmente a causa della sua evoluzione sotto l'influenza della forte gravitazione terrestre. Sulla faccia nascosta della Luna, inoltre, ci sono pochissimi mari, segno del fatto che l'attività vulcanica è stata scarsissima cioè le colate di lava non hanno livellato il terreno che è stato mantenuto butterato dagli impatti meteorici. L'attrazione gravitazionale della Terra sulla Luna infatti ha fatto in modo che la massa si concentrasse da una parte, ha aperto faglie e fratture profonde attraverso le quali venne favorita l'esplosione dei vulcani.

La rotazione non è perfettamente uniforme perché la forma non è completamente sferica ma ellissoidale (l'ellissoide assomiglia ad un pallone da rugby). L'attrazione gravitazionale terrestre è esercitata in maggior misura sul rigonfiamento equatoriale della Luna, provocando delle oscillazioni di lieve entità chiamate librazioni. Le librazioni apparenti sono quelle che ci permettono di osservare un po' più della metà della superficie lunare.

L'attività sismica della Luna non è completamente assente. I sismografi lasciati sul nostro satellite, dalle esplorazioni spaziali, hanno rilevato diverse scosse, o "lunemoti", che potrebbero essere dovute a frane o forse veri e propri assestamenti tettonici. I dati registrati comunque non fanno escludere che i terremoti abbiano origine nelle viscere della Luna e che forse, al di sotto della "litosfera rigida", oltre i 1000 chilometri di profondità, esista una "astenosfera plastica", ossia una zona semifluida relativamente calda anche se meno estesa e attiva di quella della Terra.

Le sonde hanno scoperto composti semplici del carbonio come carburi e metano, presenti nelle polveri dei mari e delle zone pianeggianti delle terre alte. Si pensa che il carbonio, che è stato ritrovato in quantità modeste, provenga da fonti esterne come il vento solare, le meteoriti e le comete, oltre che da fenomeni vulcanici da lungo tempo ormai esauriti.

Crateri, asteroidi e comete: cicatrici perenni

I crateri sono forse, visti dalla Terra, la particolarità più evidente della Luna. Ma queste cicatrici perenni, solo in parte livellate da grandi effusioni laviche, sono testimonianza di un continuo bombardamento di meteoriti e non hanno misure regolari. La sonda Clementine, nel 1994, con una serie di 1500 scatti, successivamente montati in una sola immagine, ha ripreso il Polo Sud lunare e il suo cratere, che è sempre in ombra. Con l'aiuto dei rilevamenti radio e le osservazioni del telescopio spaziale Hubble, si è ipotizzato che sul fondo del cratere vi possa essere uno strato di ghiaccio di qualche millimetro di spessore (rimasto dopo il probabile impatto di una cometa).
Catalogato, grazie ai rilevamenti della sonda come uno dei più giovani, il bacino da impatto Schrodinger, posizionato, rispetto al Polo, in basso a destra, è formato da due anelli con un diametro di circa 320 chilometri. E' certo che sia più giovane del Mare Imbrium e più vecchio del Bacino Orientale.

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