Giovanni Galli

Psicologo, psicopedagogista, operatore di Sostegno Pedagogico (Svizzera), scrive su varie riviste professionali e di critica sociale.
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Tolleranza
aprile 2013

... la questione della tolleranza è la questione dell’assimilazione di una sostanza e della capacità dell’organismo di accettarla. È qualcosa che mette in funzione il sistema immunitario. Allora il sistema funziona sviluppando degli anticorpi e spingendo l’organismo ad una regolazione che gli permetterà di assimilare la sostanza nociva.
Oppure il sistema immunitario non può più funzionare. E allora: o il sistema soccombe, completamente intossicato e muore; oppure espelle la sostanza, vomita, suda, sviluppa febbre, in qualche maniera agisce al fine di allontanare il pericolo (anafilassi).
La questione dell’intolleranza diventa quindi quella dell’allergia.

Una domanda cruciale per una scuola che si vuole democratica, è la seguente:

quali privazioni dei diritti pedagogici,
quali limiti di questi diritti,
per chi e in che luogo,

si è pronti a tollerare ed accettare una riduzione di questi diritti? ... leggi 


La Cura
maggio 2013

... in clima di crisi economica e tagli alle spese dello Stato, la destra riscopre il nazionalismo (con l’obbligo dell’insegnamento del Salmo Svizzero) e l’educazione civica. C’è da sorprendersi per questa improvvisa scoperta?

In verità questa è una risposta che la destra contrappone alle conseguenze della sua riduzione delle risorse e dei servizi dello Stato, all’aumento della conflittualità sociale, eccetera.

Imprinting
luglio 2013

La scuola è neutra, nella dinamica dello scontro sociale?
Ovverosia: l'ordinamento della scuola e la sua struttura, hanno o non hanno alcun legame, organico con l'organizzazione, l'ordinamento e la struttura sociale ed economica della società?
La scuola, è scuola senza accezioni, o è scuola borghese, capitalistica, neocapitalista, liberista …?

Come potrebbe essere altrimenti? ... leggi

Libertà di scelta
settembre 2013

Già nel lontano 1882, Paul Lafargue scriveva:
“Ci sono altrettante autonomie quante frittate e morali: frittata alla confettura, morale religiosa; frittata alle erbette, morale aristocratica; frittata al lardo, morale commerciale; frittata soffiata, morale radicale o indipendente, eccetera ... L’Autonomia, come la Libertà, come la Giustizia, non è un principio eterno, sempre identico a sé medesimo; ma un fenomeno storico variabile, secondo gli ambienti dove si manifesta” (L’autonomie, in L'Egalité, organe du Parti Ouvrier Français, 25 décembre 1881 - 15 janvier 1882, traduzione del sottoscritto).

Veniamo ora alla politica scolastica e alla utilizzazione odierna del concetto di autonomia ... ... leggi

Mercato (scuola pubblica e ...)
settembre 2013
Uno degli obiettivi principali della conquista dello Stato da parte del neoliberismo politico è la trasformazione dei servizi pubblici in mercato. Questo processo di accaparramento è tuttora in corso.

La conquista della scuola - traducasi: lo sponsoring alle scuole private - , fondamentalmente, si basa su due dinamiche:
- la competizione, fra istituti e sistemi scolastici,
- la libera scelta dell’istituto scolastico da parte dei genitori.

Sappiamo come il confronto fra scuole e istituti è oggi subordinata alla competizione (Pisa, Invalsi, Harmos e quant’altro).
Il liberismo impone la competizione considerando che il mercato induce a migliorare l’offerta e che l’utenza tenderà così a scegliere il miglior prodotto, o il migliore rapporto qualità prezzo.

Il corollario della competizione fra scuole è la libertà di scelta dell’istituto. ...leggi

Lettere corsare. Note sullo sviluppo della privatizzazione della formazione.
novembre 2013

In Europa, dagli anni 80, l’attenzione portata alle scuole private, il loro sviluppo e la loro crescita hanno subito un cambio di strategia e paradigma.
Prima degli anni 80 lo sviluppo delle scuole private avveniva in maniera indipendente dalle politiche in educazione degli stati. Vale a dire: lo Stato e le strutture private agivano indipendentemente le une dalle altre, si sviluppavano e si modificavano secondo le loro proprie esigenze e politiche, facendosi poi una concorrenza più o meno forte a seconda delle contingenze storiche e locali.
Dagli anni 80, invece, lo sviluppo delle scuole private, è avvenuto sotto l'impulso delle autorità politiche, autorità pubbliche!, sedotte dalle parole d’ordine neoliberiste.

Per 100 anni lo Stato ha sviluppato le scuole pubbliche, le ha finanziate, le ha fatte crescere, eccetera. Adesso non più …si gratta, si gratta e poi si gratta il barile. E poi ancora. Ora del barile si gettano i pezzi (ricordate la proposta di Beltraminelli, di eliminare il 4° anno di Liceo?).

Dagli anni 80’ assistiamo ad una politica sistematica di delegittimazione della scuola pubblica. Oltre ai dibattiti sulla bontà e l’utilità delle scuole private, la supposta inefficacia di quelle pubbliche, eccetera … le autorità pubbliche hanno sviluppato sistematicamente una olitica di delegittimazione dello Stato e della scuola, grazie alla riduzione dei finanziamenti pubblici, l’aumento degli oneri, eccetera. ... leggi

A chi serve una scuola a due velocità?
gennaio 2014

Leggiamo nelle cronache politiche di questi giorni che la maggioranza della Commissione scolastica del Gran Consiglio propone l’abolizione del numero chiuso presso il DFA (dipartimento formazione ed apprendimento). Oggi, l’iscrizione al DFA è aperta solo ai migliori aspiranti insegnanti, quelli che in base alle loro capacità riescono a superare lo scoglio del numero chiuso.... leggi

Forche Caudine
febbraio 2014

... che il sistema scolastico (scuola dell’obbligo),
- sistema che si vuole e si dice democratico,
- sistema che dichiara e dice di perseguire le pari opportunità,
debba chinarsi e funzionare ugualmente e specialmente sui modi e sui ritmi del capitalismo (competitività, individualismo, “meritocrazia”), sulle disuguaglianze in genere, non è ne plausibile ne adeguato.
E’ intollerabile. ... leggi

Il modello svizzero della salute come futuro modello dell’educazione?  
aprile 2014

Lo sappiamo, il modello svizzero della salute si basa attualmente su due assi portanti.
Da un lato è finanziato dai privati (con la retta della cassa malati), con delle tariffe differenziate a seconda dei cantoni.
D’altro lato, oltre all’assicurazione di base, permette tutta una serie di scelte complementari a chi paga in più

È un modello basato sulla competizione tra assicuratori (casse malati) e sulla partecipazione privata ai costi. Chi più investe più riceve.
Il diritto alla salute è condizionato dalla disponibilità finanziaria del cittadino.

Nella scuola cosa succede?
La carenza di risorse è notoria (salari, edilizia, informatizzazione …).
Organizzata ad arte, con la riduzione delle risorse finanziarie, oggi porta pure alla scarsità di personale abilitato. ... leggi

Invito od obbligo di servizio?
maggio 2014

Questo l’invito (vedi).
In allegato vedrete la lettera consegnata, via mano, dalla direzione delle scuole di Minusio.
Invito od obbligo di servizio?

Notasi poi la chicca: Ci si attende un comportamento corretto, rispettoso, educato e interessato.
Non è sufficiente essere educati, bisogna essere interessati. ... leggi

Possiamo ancora scommettere sulle pari opportunità?
(sul diritto alla formazione: sintomi, statistiche ed allibratori)

novembre 2014
Il diritto allo studio sta diventando sempre più un bel sogno, delimitato da una selezione di tipo sociale. In parole povere condizionato dai soldoni che le famiglie spendono, per far svolgere delle lezioni private (ulteriori) di ricupero, di sostegno e quant'altro, alle medie e al Liceo.
Lo studio è stato realizzato dal CSRE (Centro svizzero di coordinamento per la ricerca educativa, una istituzione della Confederazione e della conferenza svizzera dei direttori dell’istruzione).
Sulla base di un campione di oltre 14.500 allievi, i risultati sono semplici: la possibilità di frequentare le scuole medie superiori cresce con il reddito delle famiglie, perché i bambini di queste economie domestiche hanno facilmente accesso a lezioni private.
In verità non si tratta di una novità.  ... leggi

Giovanni Galli

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