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Tuscany By Bike

Vassi e Curzio / 16 > 23 marzo 2002


Noblesse Oblige > Ad un anno di distanza dall'azzeccata esperienza in Costa azzurra era d'obbligo riproporsi, dar nuova linfa alla "tradizione": una settimanetta - abbondante - tra la sella della bici e i tavoli dei ristoranti per il più degno avvio alla stagione gastro&ciclistica! Catalizzatore - manco a dirlo - Vassi il quale, nemmeno il tempo di digerire
il panettone, libera la sua vena vulcan-vacanzifero-organizzativa e preme sull'acceleratore già dalla fine di gennaio: "uela avucat, marzo si avvicina e non abbiamo ancora deciso niente",
(mi) dice, ma - in verità - ha già tutto precisamente disegnato nella mente.

Feed-Back > L'evidenza: a Vassi piace mangiare ed è perfettamente conscio che la cucina toscana non lo deluderà. Il Caso: spulciando liste dei soci MoMo Bike (l'assemblea è imminente) Vassi inciampa nel nome di Felice; Felice parla entusiasta di MTB in Toscana, lui ci va spesso, laggiù conosce gente. Vassi attiva immediatamente le antenne e mette sotto pressione Felice, vuole più informazioni ma l'impresa stenta a decollare, Vassi non molla la presa ed ecco che esce un nome… La chiave di volta: Marco. Di lui si sa poco; é maestro di MTB, abita in piccolo paese in provincia di Pistoia e organizza giri in bici; Vassi riesce a strappare un indirizzo e-mail. L'aggancio: vassi@ticino.com si mette alla tastiera, scrive a Marco, "accidenti non risponde" (lasciagli almeno il tempo di accendere il computer…), mette i pochi dati disponibili in un motore di ricerca web, la tenacia paga: sullo schermo appare un nome e un cognome, persino un numero di telefono, è fatta, il contatto è stabilito. Marco risponde, invia mail con la descrizione di alcune delle sue gite, vassi approva. La conclusione: si va!

Marco > Finalmente; ma chi è Marco? Marco, al secolo Marco Michelini, è (semplicemente) un grande. Abita una bellissima casa (la Cas'Etta) immersa nel verde, in collina, a San Baronto - una piccola frazione di Lamporecchio, sull'incantevole crinale del Montalbano che divide la provincia di Pistoia da quella di Firenze - con una vista mozzafiato sulle circostanti pianure e colline di Toscana. Con lui la moglie Donella (dall'ospitalità squisita) e la giovane prole, i suoceri e uno stupendo esemplare di pastore tedesco (il biondo). Da non dimenticare due bici Merlin (una MTB e una da strada) più una Sbike (per lo street-bike) nonché una piccola (dice lui) officina casalinga attrezzata di tutto punto per ogni manutenzione che si renda necessaria al biciclo. Marco è quello che si dice un vero biker. Lavora a Firenze (dove non di rado si reca in bici, e son diverse decine di Km) ma ha il sacro fuoco delle due ruote: fino a qualche tempo fa era titolare di un negozio di bici a Prato, dove vendeva Merlin e Cannondale - tanto per capirci - e conosce negozianti, rappresentanti e fornitori in un raggio di mille miglia. È diplomato A.M.I. "Accompagnatore MTB" e organizza ogni e qualsivoglia gita ciclistica in Toscana: non importa se strada o "sterro", se della durata di un giorno o di una settimana, se al mare in collina o in montagna, se per principianti o per esperti, con assistenza veicolare o senza; voi spiegategli semplicemente cosa volete e lui vi accontenterà, consigliandovi per il meglio.

Toscana in bici?

Per informazioni chiedete

direttamente a lui

 

Marco Michelini

Via Nardini

I - 51030 - San Baronto, Lamporecchio (PT)

Tel. +39 0573 88 207

E-mail: marcomichelini@infinito.it

Prezzo a dipendenza dal tipo di gita e dal numero di partecipanti…in ogni caso ne vale la pena!

Mangia & Bevi > Sabato nel primo pomeriggio s'arriva a San Baronto e - finalmente - facciamo la conoscenza di Marco, il quale ci accompagna a quello che sarà il nostro alloggio: l'Hotel Bellavista, un albergo *** con ambiente a conduzione famigliare (i titolari sono gente molto simpatica e cordiale), posto su 4 piani con 23 camere completamente rinnovate e dotate di TV satellite, telefono e bagno privato. Nel bosco dietro l'albergo c'è la piscina e il giardino: il tutto molto gradevole, pulito e rilassante.

Subito montiamo i ferri; la turnerina e il Litespeed (ebbene si, vassi - era ora - ha optato per la bici della festa e non per il solito "muletto"). Immediatamente ci si rende conto che siamo in un contesto cento su cento ciclistico: treni ininterrotti ed eterogenei di "stradisti" scollinano su San Baronto: giovani, anziani, agonisti, dilettanti, chi spedito e ancora fresco, chi già chiaramente "alla corda", è un passaggio senza fine.

La domenica si parte per la prima girata (così è definita da queste parti la "sgambata fuori porta"), nel comprensorio del Monte Albano orientale (Barco reale); fra boschi, uliveti e vigneti fino a giungere alla chiesa di S. Maria a Faltognano, ad ammirare il leccio più grande d'Europa.

Marco ci spiega subito che a far le girate fra le colline toscane non si deve pensare di esaurire prima tutta la salita e spararsi poi tutta la discesa: no, "l'è tutto un mangia e bevi" (un saliscendi, un sü e giò). Tant'è; alla fine della giornata registriamo ben 7 ore di sella e 1160 m di dislivello! Una faticata ma tutto molto divertente con, a mezzodì, una vera pausa pranzo - un "primino" - a base di spaghetti con il granchio…È lunedì: obiettivo Monte Morello. Si parte in auto fino a giungere in località Calenzano, vicino a Prato. Dopo un breve tratto asfaltato si inizia a salire - e ragazzi, si sale per davvero - fino a raggiungere la cima del monte Morello,

si percorre tutto il crinale (magnifica la visuale che si gode sulle colline sottostanti), quindi un mangia&bevi fino alla fonte Dei Seppi. Da qui una bella discesa tecnica tout terrain fino a raggiungere Sesto Fiorentino per poi tornare all'auto: 6 ore e rotte di bici, un pranzo frugale e 1085 m di dislivello, di che avere una gran fame! All'apertura delle finestre, martedì mattina, una fitta e umida nebbia avvolge il paesaggio, rapido consulto e decidiamo di concederci una pausa, lo diciamo a Marco che ci bacchetta ("v'arrendete per un po' di nebbiolina"): si fa il ristabilimento mezzi e via per una giornata turistica in quel di Lucca, bellissima città d'arte (da Lucca provengono Giacomo Puccini e Mario Cipollini); Montecatini con le sue terme (da non mancare assolutamente una visita a Montecatini alta) per concludere con una tappa al negozio King Bike, in quel di Empoli, assolutamente da non perdere (guardatevi il sito)! Mercoledì, la meteo è di nuovo amica; si parte per la gita dell'Acquerino (Marco mi promette una discesa "da urlo!"). Percorriamo alcuni Km di asfalto per poi iniziare la salita, prima leggiadra su di una strada sterrata tra gli ulivi, quindi sempre più dura  

e tecnicamente assai impegnativa attraverso un bosco dai profumi gradevolissimi fino a giungere alla sommità di una montagna dove ci fermiamo per rifocillarci copiosamente. A questo punto penso - ingenuamente - che il peggio sia passato. Procediamo per un single-trek veloce,  

tutto da pedalare nel bosco, in un paesaggio incantevole, quindi ancora un mangia e bevi che (mi) stronca definitivamente. Finalmente ci issiamo su un colle e ora va tutto in giù. Ragazzi, stiamo per iniziare una discesa che non ho remore a definire come "tutto quello che avreste voluto provare nel free-ride ma non avete mai osato chiedere": difficile immaginare qualcosa di meglio; ogni tipo di pendenza e di terreno, ogni genere di ostacolo naturale, lunghissima, esigentissima; libido extrema, vaut le voyage! (totale: 6 ore di sella, 1140 m di dislivello) Ed é Giovedì: Street-Bike

Tutta Firenze. Quando si ha a disposizione una guida che conosce ogni centimetro quadrato di una città delle più belle e ricche di storia del mondo - "un museo a cielo aperto" - non si può non cogliere l'occasione: lung'Arno, Ponte Vecchio, Palazzo Pitti, Piazza della Signoria, gli Uffizi, il Duomo,

San Lorenzo, Santo Spirito, Fiesole, e tanto altro ancora; una trentina di Km tutti in sella, tutti da gustare! Sulla strada del ritorno, altra tappa in noto bike-store della zona, Nencini Sport. Il giorno seguente, venerdì, optiamo per un'altra "girata" nei dintorni, con l'intenzione di tornare sul presto per poter recarci in un posto unico, La Grotta Giusti, che dista pochi Km dalla nostra base e offre un trattamento termale unico (un bagno di vapore termale a 34 °C, psicolrilassante e detossicante, in una grotta naturale millenaria ricca di stalattiti e stalagmiti). Il Monte Albano occidentale è la porzione di terra locale che ancora ci manca e allora via, su e giù per colli e colline a pedalare e ammirare viste stupende,

cascinali da sogno e vestigia indigene (4 ore di sella, 800 m di dislivello). Sabato, giorno di partenza: impacchettiamo bici e bagagli, salutiamo Marco e, prima di tornare in su, deviamo per Vinci (il paesello natale di tale Leonardo), con tanto di visita al museo del suo più celebre cittadino.

Mangia & Bevi > BIS. Non è mica finita. Che resoconto, meglio, che razza di vacanza sarebbe senza riferimento culinario alcuno? Abbiamo maggnato molto - era da dire? - e molto bene. Bevuto altrettanto. Ebbé, siamo in Toscana. Vero. Occorre precisare che senza fare tragitti immensi, rimanendo nella frazione di San Baronto c'è da fare proprio bene, tavole ce ne sono per tutti i gusti: dalla trattoria famigliar-famigliare al ristorante più ricercato. L'offerta di piatti regionali, dalla carne al pesce, accontenta tutti. Vino rigorosamente toscano; Chianti per lo più. Comunque, anche in questo ambito, lasciatevi consigliare da Marco. Riferiamo solo di alcune chicche.

Durante il giro di Firenze, fatevi portare da Giorgione (che non é un ristorante, bensì un ambulante), dove potrete assaggiare una vera leccornia: il Lampredotto, ovvero - slurpi slurpi - il panino con la trippa (o büseca) dentro!!! Ancora a Firenze, per una cena, s'impone di far tappa al ristorante Acqua Al 2: obbligatorio - quale primo piatto - l'assaggio di pasta (5 passaggi), quindi la magnifica tagliata all'arancia e, per terminare, l'assaggio di dolci. Da non perdere per nessun motivo è pure l'Agri Club, a Montaccolle (fatevi portare da Marco o non riuscirete mai a trovarlo, riservazione obbligatoria). Si tratta di un cascinale sito in una posizione e con una vista indescrivibili, sulla collina sopra Montecatini. Il menu è fisso, voi entrate, raggiungete il tavolo che vi è stato assegnato e lì trovate già vino, acqua e antipasto: sedete e mangiate… ma senza fare i bulli perché la via che porta al dolce è lunga e disseminata di pietanze, tutte buonissime (il dessert, poi è proprio da indovinare), non diciamo di più! A Montecatini alta, proprio sulla piazza, c'è una gelateria che offre prelibati gelati fatti in casa, decine e decine e decine di gusti, ivi compreso - ed è vero - il gelato ai funghi porcini! Prima di tornare a casa, fate scorta di extravergine di oliva di San Baronto (ve lo procura Marco direttamente dal produttore) e, a Lamporecchio, acquistate qualche sacchetto di Brigidini, un dolce tipico della zona al gusto di anice.

Tutto questo a prezzi molto più che abbordabili: Che volete di più?


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