Comunicatori personali

Un dispositivo indispensabile per ogni ufficiale della Flotta Stellare è il comunicatore personale, inizialmente progettato per consentire trasmissioni vocali fra pianeta e nave in orbita e per facilitare il teletrasporto. In epoche più recenti, i comunicatori permettono all'equipaggio anche di interagire con il computer di bordo.

comunicatore_personale.gif (13747 byte)Il moderno comunicatore personale multifunzionale viene agganciato all'uniforme sul lato sinistro del petto, e può essere utilizzato in svariati modi. Il rivestimento protettivo del dispositivo è realizzato in duranio, poi ricoperto da leghe di oro e argento. Nonostante il semplice ed elegante design, all'interno del rivestimento sono presenti componenti informatici e una cellula energetica al sariurn krellide.

Uso del comunicatore

Nonostante la complessità tecnologica, il comunicatore si attiva con un semplice tocco delle dita. L'attivazione è seguita da un suono acuto di conferma. E' sufficiente dire il proprio nome e quello del destinatario della chiamata, e il comunicatore stabilisce la connessione. La voce del ricevente viene ritrasmessa all'altoparlante dei piccolo dispositivo.

comunicatore_personale_02.jpg (23584 byte)
Diagramma dei sistemi della comunicazione personale.

La comunicazione può essere interrotta con un comando vocale, e si chiude automaticamente se il comunicatore rileva la fine della conversazione. In ogni caso, il comunicatore resta pronto a trasmettere l'eventuale ripresa del discorso anche senza che intervenga un'attivazione manuale.

Comunicazione a bordo della nave

I comunicatori personali sono superflui all'interno di una nave provvista di sistemi di comunicazione interna (che filtrano e consegnano automaticamente qualsiasi messaggio verbale senza ricorrere all'utilizzo di un sistema di trasmissione esterno). Tuttavia, i comunicatori mantengono le loro funzionalità anche all'interno della nave.

Lo STA

Il componente principale all'interno del comunicatore è il gruppo di ricetrasmissione subspaziale (STA, SubspaceTransceiver Assembly), utilizzato anche per molti altri dispositivi della Flotta Stellare. In parole povere, lo STA converte le parole dell'utente in un impulso digitale che viene catturato da uno dei numerosi ricetrasmettitori di frequenze radio a corto raggio (RF) che rivestono lo scafo della nave.
I ricetrasmettitori RF funzionano in collaborazione con la rete ottica di bordo (che controlla tutte le comunicazioni interne e quelle subspaziali) e con il processore principale del computer per le comunicazioni, per stabilire una connessione con il luogo e la persona desiderata.

Un riferimento per il teletrasporto

Il collegamento fra il comunicatore e i ricetrasmettitori RF fornisce anche dati dettagliati che permettono di localizzare con precisione il comunicatore. Questo non è l'unico modo per agganciare il raggio del teletrasporto, ma è senza ombra di dubbio il più conveniente.

Traduttore universale

Quando è collegato ai computer di bordo, un comunicatore personale può funzionare anche come traduttore universale. Ogni membro dell'equipaggio può comunicare in qualsiasi lingua conosciuta e, se vi sono dati sufficienti, il traduttore riesce a decifrare anche un'alta percentuale di lingue sconosciute.

Portata

Lo STA del comunicatore genera solo un debole campo subspaziale. Sono i dispositivi della nave, i ricetrasmettitori RF a corto raggio che svolgono la parte più complessa del lavoro, alimentando e trasmettendo il messaggio la cui portata può variare da 38'000 a 60'000 chilometri (una nave solitamente orbita a una distanza di 40'000 chilometri).
Gli uomini di una squadra di ricognizione senza l'aiuto dei ricetrasmettitori RF della nave troverebbero la portata dei comunicatori limitata a circa 500 chilometri.

Gruppo dei circuiti di codifica

La procedura standard adottata dalla Flotta Stellare prevede che ogni messaggio in uscita sia codificato. Il gruppo dei circuiti di codifica del comunicatore personale attiva gli algoritmi di codifica prima di iniziare la trasmissione. L'algoritmo di codifica è stabilito, e modificato a caso, dal Cornando della Flotta Stellare, e si applica a tutte le comunicazioni effettuate dalla Flotta Stellare.

Controllore del sensore dermico

Ciascun comunicatore è regolato in modo da poter essere attivato solo ed esclusivamente dalla persona per cui è stato programmato. Il controllore del sensore dermico, posto all'interno del comunicatore, verifica l'identità dell'utente analizzandone i campi bioelettrici e la temperatura prima di eseguire qualsiasi comando.
Solo un ufficiale autorizzato che ha accesso al codice di sicurezza può annullare le irnpostazioni del controllore del sensore dermico. I codici di sicurezza vengono cambiati di frequente, rendendo pressoché impossibile un utilizzo non autorizzato da parte di forze ostili. Il controllore del sensore dermico rileva anche il tocco di attivazione e mette in funzione lo STA.

Cellula energetica

La fonte di energia del comunicatore è una piccola batteria al cristallo sarium krellide della durata di due settimane. L'utente viene avvertito quando è necessario ricaricare o sostituire la batteria. Per limitare il dispendio di energia, la maggior parte delle squadre di ricognizione mantiene il comunicatore in modalità di attesa.
Lontani dalla nave e dall'effetto di amplificazione dei ricetrasmettitori RF, i membri di una squadra di ricognizione non devono dimenticare i limiti della portata del comunicatore e della cellula energetica. Se la densità di un pianeta e i suoi campi magnetici sono bassi, la portata del comunicatore può aumentare. E' anche possibile che i campi elettromagnetici ne impediscano il funzionamento, ma si tratta in genere di alterazioni minori di uno dei dispositivi più utili e affidabili della Flotta Stellare.

Inizio pagina