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Comunicatori personaliUn dispositivo indispensabile per ogni ufficiale della Flotta Stellare è
il comunicatore personale, inizialmente progettato per consentire trasmissioni vocali fra
pianeta e nave in orbita e per facilitare il teletrasporto. In epoche più recenti, i
comunicatori permettono all'equipaggio anche di interagire con il computer di bordo. Uso del comunicatoreNonostante la complessità tecnologica, il comunicatore si attiva con un semplice tocco delle dita. L'attivazione è seguita da un suono acuto di conferma. E' sufficiente dire il proprio nome e quello del destinatario della chiamata, e il comunicatore stabilisce la connessione. La voce del ricevente viene ritrasmessa all'altoparlante dei piccolo dispositivo.
La comunicazione può essere interrotta con un comando vocale, e si chiude automaticamente se il comunicatore rileva la fine della conversazione. In ogni caso, il comunicatore resta pronto a trasmettere l'eventuale ripresa del discorso anche senza che intervenga un'attivazione manuale. Comunicazione a bordo della naveI comunicatori personali sono superflui all'interno di una nave provvista di sistemi di comunicazione interna (che filtrano e consegnano automaticamente qualsiasi messaggio verbale senza ricorrere all'utilizzo di un sistema di trasmissione esterno). Tuttavia, i comunicatori mantengono le loro funzionalità anche all'interno della nave. Lo STAIl componente principale all'interno del comunicatore è il gruppo di
ricetrasmissione subspaziale (STA, SubspaceTransceiver Assembly), utilizzato anche per
molti altri dispositivi della Flotta Stellare. In parole povere, lo STA converte le parole
dell'utente in un impulso digitale che viene catturato da uno dei numerosi
ricetrasmettitori di frequenze radio a corto raggio (RF) che rivestono lo scafo della
nave. Un riferimento per il teletrasportoIl collegamento fra il comunicatore e i ricetrasmettitori RF fornisce anche dati dettagliati che permettono di localizzare con precisione il comunicatore. Questo non è l'unico modo per agganciare il raggio del teletrasporto, ma è senza ombra di dubbio il più conveniente. Traduttore universaleQuando è collegato ai computer di bordo, un comunicatore personale può funzionare anche come traduttore universale. Ogni membro dell'equipaggio può comunicare in qualsiasi lingua conosciuta e, se vi sono dati sufficienti, il traduttore riesce a decifrare anche un'alta percentuale di lingue sconosciute. PortataLo STA del comunicatore genera solo un debole campo subspaziale. Sono i
dispositivi della nave, i ricetrasmettitori RF a corto raggio che svolgono la parte più
complessa del lavoro, alimentando e trasmettendo il messaggio la cui portata può variare
da 38'000 a 60'000 chilometri (una nave solitamente orbita a una distanza di 40'000
chilometri). Gruppo dei circuiti di codificaLa procedura standard adottata dalla Flotta Stellare prevede che ogni messaggio in uscita sia codificato. Il gruppo dei circuiti di codifica del comunicatore personale attiva gli algoritmi di codifica prima di iniziare la trasmissione. L'algoritmo di codifica è stabilito, e modificato a caso, dal Cornando della Flotta Stellare, e si applica a tutte le comunicazioni effettuate dalla Flotta Stellare. Controllore del sensore dermicoCiascun comunicatore è regolato in modo da poter essere attivato solo ed
esclusivamente dalla persona per cui è stato programmato. Il controllore del sensore
dermico, posto all'interno del comunicatore, verifica l'identità dell'utente
analizzandone i campi bioelettrici e la temperatura prima di eseguire qualsiasi comando. Cellula energeticaLa fonte di energia del comunicatore è una piccola batteria al cristallo
sarium krellide della durata di due settimane. L'utente viene avvertito quando è
necessario ricaricare o sostituire la batteria. Per limitare il dispendio di energia, la
maggior parte delle squadre di ricognizione mantiene il comunicatore in modalità di
attesa. |
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