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Adele Racheli: matricola numero uno del Poli

Nel suo ufficio una targa appesa dieci anni fa testimonia i suoi cinquanta anni di iscrizione all'Ordine degli ingegneri. Ma Adele Racheli vanta un primato ancora più curioso: classe di laurea 1920, è stata la prima donna a varcare la soglia del Politecnico di Milano.
Poco importa se in famiglia la giudicavano matta.
Lei era affascinata dalla meccanica, una passione nata per riparare le biciclette, che a quei tempi, racconta, si rompevano sempre.
Piacentina, prima di sette fratelli, si aiutava agli studi vendendo ai compagni di corso gli appunti che prendeva a lezione e che ricopiava a mano di notte. All'università si trova anche il marito, ma nella sua vita si vanta di essere sempre riuscita a guadagnare più di lui, che pure era ingegnere meccanico e aveva una propria azienda da mandare avanti.
Inutile chiederle se è stata dura la sua avventura di pioniere dell'ingegneria al femminile. "Perché mai?", taglia corto ed è tutto quello che ha da dire sull'argomento.
Entrata come semplice impiegata in un ufficio brevetti, Adele Racheli è diventata, titolare di uno dei più avviati di Milano. Oggi a 91 anni tiene ancora le redini del suo ufficio, lavorandoci otto ore al giorno, non torna a casa neppure per pranzare.
L'unico problema, alla sua età, è non aver più la patente e non poter più visitare i clienti come una volta. Ma interrompere la sua attivit&aegrave; è un'ipotesi che lei non prende neppure in considerazione: "Dovrei forse smettere prima del tempo?".

Da "Carriera-Donna" CAPITAL 1985