Analisi del Colonnello dell'Aeronautica Militare Italiana Roberto Doz
Analisi Tecnica del filmato
1. Analisi ottica:
Il filmato è autentico. I fotogrammi sono coerenti tra di loro mostrando una sequenza
già riportata in riprese d'archivio video. Si tratta di un oggetto volante contornato da
energia probabilmente legata alla sua propulsione energetica. Nei primi fotogrammi appare
una forma allungata ben contrastata contro il cielo. Rimane stabile in assetto verticale
leggermente inclinato. Anche questa caratteristica è riconosciuta come una particolarità
degli o.v.n.i. in volo che sono stati ripetutamente avvistati con assetti inclinati, quasi
mai perfettamente verticali oppure orizzontali.
La distanza stimata dall'osservatore può essere fatta riferire a circa 2 miglia nautiche.
Le dimensioni dell'oggetto appaiono essere tra i 20 e 40 metri stimati.
I fotogrammi successivi evidenziano una variazione ottica di forma. L'oggetto varia la
potenza energetica e quindi l'alone luminoso. Il suo nucleo primario evidente nei primi
fotogrammi, indicava una concentrazione di energia più ristretta attorno alla forma
generatrice
cioè l'ufo. Successivamente si nota un'emissione aumentata e la prima
geometria viene attenuata e confusa. In questi casi, l'energia copre la materia che
probabilmente cambia stato per effetto dell'aumento vibrazionale e della potenza
dell'emissione elettromagnetica. Nello spettro ottico vediamo solamente gli effetti che
appaiono come proiezioni luminose, ma sono campi concentrati e fortissimi. L'energia si
dilata progressivamente fino a cambiare direttrice che da verticale, si dilata verso
sinistra, per poi frazionarsi in tre nuclei luminosi.
Nel fotogramma n° 26 appare, in alto leggermente a
sinistra, un altro nucleo luminoso, ma solo in questo frame.
In sintesi quello che vediamo è la punta di un iceberg energetico posto a cavallo di
stati della materia in trasformazione. Vi è la possibilità che l'ufo sia stato ripreso
durante una variazione di stato da materiale a "demateriale". E' una chiara
ripresa di passaggio di stato, forse voluta dalle intelligenze e.t., che si sono fatte
vedere in una manovra "statica" e quindi riprendibile con telecamera
Diversamente sarebbe stato impossibile fare registrazioni di accelerazioni repentine o
manovre con cinematiche effettuate in un campo ottico troppo vasto per la cinepresa
Ci troviamo di fronte ad un veicolo capace di variare l'energia a suo piacimento e di
scomparire dal campo visivo.
2. Analisi sui fotogrammi con il computer:
Dalle immagini modificate, si può facilmente evidenziare la materialità iniziale
dell'oggetto e del suo alone. La variazione successiva, descritta nella parte ottica, è
confermata dal frazionamento in due e tre parti dell'alone iniziale. Le immagini parlano
da sole
3. Note:
Il fatto che un B-747 KLM abbia dovuto identificarsi con il trasponder o via radio con
il controllore del traffico aereo, mi sembra un po' strano. Infatti i velivoli in aerovia
sono già separati alla fonte, cioè dal controllore secondo le regole della navigazione
IFR (strumentale). Non vedo quindi la necessità di questa verifica in volo.
Ipotizzo che il fatto sia stato causato da un mancato rispetto dei parametri di volo del
KLM (strano). Altra ipotesi è l'errore umano nella conduzione della rotta, strano anche
questo infatti in volo di crociera è l'autopilota che mantiene correttamente la
navigazione con la supervisione costante dei piloti.
Se il fatto è successo in un'area ad alto traffico ( zone terminali, TMA - terminal
areas-) potrei forse capire, ma
è improbabile che proprio li siano stati fatti
pasticcetti dai piloti.
Forse la ricostruzione più vera è:
il volo New York - Zurigo sta volando regolarmente, quando a circa due miglia da lui,
appare sul radar del CTA (controllo del traffico aereo - ATC air traffic control) una
traccia sconosciuta che essendo pericolosamente vicina a questo volo provoca una
sbigottita reazione del controllore radar. In questi casi è prassi cercare l'aereo più
vicino, nel nostro caso il KLM, e chiedergli una identificazione. Il pilota KLM deve
allora "squoccare" ( gergo dal verbo to squok) "ident" ( segnale
elettronico del trasponder di bordo che fa apparire sul radar un bel segnalone forte)
così che il CTA vedendo il flash sullo schermo radar capisce quale sia il KLM e dove si
trovi in quel momento. Il tutto dura una manciata di secondi e le cose
diventano
chiare.
Questo si chiama identificazione e ha lo scopo di verificare le posizioni degli aerei in
caso di dubbio sulla loro posizione. E' una procedura di routine.
C'è quindi la possibilità che l'ufo si sia messo in mezzo ai due voli!
Bisognerebbe chiedere al CTA di quella zona come sono andate le cose
CUSI - Centro Ufologico della Svizzera Italiana