Modifica
Forcella - RST Aerosa AT
by
Marco Alberio
La Forka - scheda tecnica
Premessa: se non l'avete ancora fatto leggete
l'anteprima, dove spiego cosa volevo e perchè.
I pezzi necessari alla modifica sono:
- i due tappi superiori, con OR di tenuta e sede della
valvola di carico aria. Uno di questi funge anche da supporto per il terzo
pistone (statico) in Ergal
- i due pistoni flottanti, dotati di OR di tenuta. Uno in
Ergal e l'altro in Corian®
- il pistone fisso, con OR di tenuta, in Ergal
- i due tappi inferiori, con due OR di tenuta, uno
esterno per la tenuta con lo stelo della forcella ed uno interno per la
tenuta con l'asta interna, anche questi in Ergal
- le tre aste interne, in Al 2024 con anodizzazione dura
sulla superficie estrerna.
- minuteria varia
in foto le aste assemblate provvisoriamente e i pezzi
"sfusi" prima della loro lavorazione...
I componenti in Ergal e un paio di viti
"speciali", sono stati realizzati dal mio amico nonché tosto
pedalatore McMekka, il resto l'ho fatto da solo. Il pistone in Corian® (non
presente nella fotografia) è un esperimento, se si comporta bene sostituirò
anche gli altri due pistoni. Ad essere sincero fino in fondo l'ho fatto perché
durante la lavorazione un pistone in Ergal l'ho irrimediabilmente rovinato, però
il Corian® è molto più leggero dell'Ergal e parecchio resistente, sia dal
punto di vista meccanico che termico e agli agenti chimici ed è abbastanza
agevole da lavorare...
Nello schizzo che segue sono illustrati i componenti posti
all'interno della forcella e parte del principio di funzionamento così come
"partorito" nella prima release, quello sopra è lo stelo di sinistra,
sotto quello di destra.
|
a |
tappi
superiori
|
b |
pistoni
flottanti
|
c |
pistone
statico
|
d |
tappi
inferiori
|
e |
molla
positiva pneumatica
|
f |
molla
negativa pneumatica
|
g |
camera
superiore
|
h |
camera
inferiore
|
i |
camera
di smorzamento |
j |
aste
|
Lo stelo di
sinistra
In questo stelo e'
presente una camera positiva (e). La progressione è abbastanza lineare, la
spinta positiva a fondocorsa è pari a poco più del doppio della spinta a
riposo. In questo stelo e' presente anche la camera negativa (f), ottenuta nello
spazio tra il pistone flottante (b) ed il tappo inferiore (d). Un aspetto
originale è l'assenza della valvola di carico di questa camera. La posizione e
la dimensione del forcellino rendevano troppo esposta la valvola esterna ad
urti. Questa valvola c'è ma è stata posta all'interno dell'asta (j), protetta
dal bullone di fissaggio inferiore dell'asta stessa e si può agire su essa con
un sottile cacciavite. Non è necessario ricorrere ad una pompa per il
gonfiaggio della camera negativa, basta aprire la valvola, scaricare le molle
positive e comprimere la forcella per i millimetri voluti (inizialmente 80mm ma
si sono rivelati un po' troppi, adesso sono a 55mm) lasciando fluire l'aria con
la sola pressione atmosferica. Si chiude poi la valvola ed è fatta. In questo
modo la molla negativa agisce per 55mm come molla negativa, poi si trasforma in
molla positiva (fino ad un massimo di circa 5Kg di spinta). La curva di
progressione della molla negativa è molto spinta, negli ultimi millimetri di
corsa (massima estensione della forcella) raggiunge i 170Kg (caricandola ad
"80mm").
Lo stelo di
destra
Anche in questo
stelo c'è la camera positiva (e) ma con una variante: la curva di progressione
è variabile e regolata da una valvola e due fori situati nell'asta (j) che
vincola il pistone statico (c) al tappo superiore (a). In fase di compressione
l'aria passa dalla camera inferiore (h) a quella superiore (g) attraverso due
fori, uno da 70/100mmØ e l'altro da 50/100mmØ. In fase di estensione l'aria
ritorna dalla camera superiore a quella inferiore attraverso il foro da 50/100mmØ
poiché una valvola blocca il flusso dal foro da 70/100mmØ. La chiusura di
questa valvola non è influenzata solo dalla direzione del flusso ma anche da
urti/vibrazioni. Una piccola (e soffice) molla, di cui è possibile variarne il
precarico, consente la regolazione della sensibilità agli urti. Inizialmente
avevo previsto due regolazioni esterne per variare la sezione dei due fori,
soluzione scartata dato lo scarso spazio disponibile sul tappo superiore che
riduceva la dimensione delle manopole rendendole poco agibili e a molto
probabili problemi di tenuta di pressione. Ho pensato di lasciare queste
regolazioni all'interno ma la dimensione dei fori sembrerebbe davvero azzeccata,
non e' comunque difficile aggiungere queste regolazioni interne in un secondo
tempo. Ma non è finita qui... dove nello stelo sinistro è stata ricavata la
molla negativa qui è stato realizzato lo smorzamento del solo ritorno
regolabile dall'esterno. In pratica, durante la compressione l'aria viene
travasata nella camera di smorzamento (i) dalla camera sottostante il
tappo inferiore (quella più a destra nel disegno). Il travaso avviene sia per
depressione nella camera di smorzamento che per pressione nell'altra camera. Il
flusso attraversa l'asta, una valvola ne influenza il solo ritorno. Una piccola
astina filettata, dotata di un piccolo pomello posto sotto il fodero, interviene
sulla chiusura della valvola, lasciandola totalmente aperta (nessuno
smorzamento) o riducendo progressivamente il flusso fino alla totale
chiusura. Come si comporta ? Benone !!! La progressione variabile è davvero
efficace, il comportamento lineare della molla positiva diventa via via più
progressivo con l'aumentare della velocità di compressione rendendo
l'escursione sfruttabile sia sulle medio/piccole asperità che evitando i
fondocorsa negli urti più violenti. La valvola "automagica" consente
di recuperare tutta la corsa utile in breve tempo nel caso di terreni molto
accidentati mantenendo un ritorno comunque frenato su terreni più regolari. La
regolazione del ritorno posta sotto il fodero, quando viene completamente chiusa
si comporta come il sistema ECC/ETA di Marzocchi, in modo elastico, dato che il
funzionamento è esclusivamente ad aria ed anch'esso progressivo, più affonda
la forcella e maggiore sarà la pressione raggiunta nella camera di smorzamento
quindi maggiore sarà la densità dell'aria quando dovrà defluire.
La risposta complessiva della forka
Ovviamente i diversi comportamenti dei due steli vanno
sommati logicamente, al momento ho caricato la camera positiva di sinistra a 50
PSI (3,5 Kg/mm²) e 40 PSI(2,8 Kg/mm²) quella di destra, tenete conto che peso
quasi 100Kg. Si possono tranquillamente regolare le pressioni in modo
decisamente più asimmetrico evidenziando le caratteristiche di uno stelo
piuttosto che l'altro. Oppure caricare dell'olio nella camera positiva dello
stelo di sinistra rendendo la risposta ancora più progressiva. Nelle camere
positive ho messo un paio di cc di olio giusto per tenere gli OR sempre ben
lubrificati.
In questa trattazione ho deliberatamente omesso gli
aspetti di dettaglio costruttivi delle aste e del loro contenuto, non tanto per
mantenere segreta la soluzione ma per non complicare troppo il discorso, giusto
per rendere l'idea, complessivamente le aste sono composte da ben 56 parti... se
qualcuno fosse particolarmente curioso non ha che da chiedere... se quel
qualcuno fosse un costruttore o un progettista di forcelle rinomato meglio, mi
accontento della fornitura gratuita del primo esemplare prodotto ;-)
Qui sotto il disegno dei pezzi in Ergal passato al
McMekka. I pistoni sono poi stati soggetti ad ulteriori lavorazioni (svasatura
per vite a testa conica con la sede per un piccolo OR di tenuta per la vite e
filettatura M6 del foro centrale). Tutte le sedi degli OR sono state lucidate a
specchio per migliorare la tenuta. I tappi superiori sono stati completati
direttamente dal buon McMekka, avete visto cosa s'è inventato per il
montaggio/smontaggio e la relativa chiave ?
Per i patiti del peso piuma devo dire che la forcella
originale è abbastanza leggera (1450g) e tra i pezzi tolti e quelli aggiunti è
ingrassata meno di 100g, non male per una forka da 120mm (contro gli 89
originali) con queste regolazioni.
Riporto qui uno stralcio di uno dei vari fogli Excel che
mi sono serviti per progettare quasi tutto il lavoro, almeno nella parte
teorica.
I valori costruttivi non sono quelli riportati
nell'immagine del foglio di lavoro, questi si riferiscono a una simulazione di
una nuova idea che mi sta stimolando ultimamente... vedremo al prossimo inverno
cosa fare, da adesso si pedala, basta "perdere tempo"...
Marco
Alberio sito
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