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"ilGATTO"

Raduno I.H.C (newsgroup it.hobby.cicloturismo) del 8.febbraio 2003

La tagliafuoco, il pilone e la cappella

Provincia di Torino: Alpignano - Pilone della Costa - Alpignano

La "Tagliafuoco"

Testo "ilGATTO" - Foto "Gabmohr"

COMEPERCHÈCOSAQUANDO?

McVit è sempre indeciso, deve comprare una full, ma non sa quale. Rompe sempre le balle facendo domande impossibili su tutte le bici del mondo.

Il NG è esausto, e sperando in una sua decisione, ha organizzato un giro a TO con annessa prova delle MDE (bici artigianali che mi piacciono un sacco). All’inizio dovevamo essere solo io e Mcvit, ma un effetto volano ha fatto si che alla fine fossimo più di 20. Il caso ha voluto che la MDE si trovasse vicinissima alla "tagliafuoco". Cos’è la "tagliafuoco"??? ...Capitolo nuovo.

 

COS’È LA "TAGLIAFUOCO"???

Wally è la zietta del NG. Quando non c’è lui il NG è nel panico + totale. Ma dovè Wally quando non è sul NG??...E’ in tagliafuoco. Quindi la tagliafuoco è uno degli spot fondamentali, e nessun niusgrupparo non può non essere stato in tagliafuoco. Riguardo alla tagliafuoco si narrano leggende antichissime, molto più antiche al mio arrivo sul Ng. Quindi per me andare sulla tagliafuoco è come fare un passo nel passato: qui Claude, Wally, 30*26 hanno immortalato i loro primi drop. Qui sono state viste bionde dalle tette durissime inseguite da Claude. Qui Wally sgommava con la sua Speed.

 

CABIATE-ALPIGNANO: JETLAG.

La pattuglia lombarda diretta in tagliafuoco è formata da 3 gruppi. Morris & friend, Pino e Alessio e la Multipla. Io sono sulla multipla. Il nostro tragitto di avvicinamento è a tappe, e ad ogni tappa il ritardo aumento. Mi devo trovare con McVit alle 7.00: alle 7.20 partiamo verso Lainate. Alle 7.30 dovevamo essere a Lainate: alle 8.10 lasciamo Lainate. Alle 9.00 dovevamo essere ad Alpignano: alle 10.00 arriviamo ad Alpignano.

Ma chi c’è sulla Multipla?? Beh...naturalmente lo "schvizzero": l’uomo con la bici + zarra del mondo. Carlo "peto" Mutti, e la sua Ancillotti. Io con la mia Fuel, e infine Mcvit. Carichiamo sulla multipla 4 persone, 3 bici e un TOT di caxxate pronte da essere scaricate a TO. 

Il viaggio procede un po lento, ma dopo aver girato per i sobborghi Torinesi arriviamo ad Alpignano. Qui Rupa fa inversione carpiata di marcia e arriviamo nel parcheggio. 

 

FACCE NUOVE, FACCE VECCHIE.

I parcheggi di ritrovo delle gite niusgruppare sono sempre una delle parti più belle. In questi anonimi parcheggi riesci a dare un volto a persone che conosci molto bene, ma che non sai che faccia abbiano. Io i piemontesi li conosco quasi tutti e la curiosità è tanta, ma voglio rivedere anche quelli che conosco gia. 

Lombardi:
Mc.Vit ... "doubt man"
Gatto ... io
Rupa... zimmaro svizzero, portatore sano di svizzerite
Muttolo ... mi accusa sempre di scoreggiare, ma la gallina che canta ha fatto l’uovo.
Abete ... NP
Alessio ... NP
Morris: ... con la sua scott alla prima partecipazione ad un Ngday.
Amico di Morris ... con la sua intense, ma senza dred

Locals:
Claude ... per le prima volta vedo la aCESS 
Gabmohr ... pronto per sparare 1000caxxate/sec 
Dezza ... Non lo conoscevo. E’ un’energumeno + del muz, sempre attaccato alla bottiglietta di genepy.
Wally ... La zietta, è sempre la zietta, bici gialla, look da marziano e occhio rivolto all’orologio. 
TZ ... l’uomo con la bullit + grossa del mondo. 
IL DAVIDE ... Al Wally-day era (quasi) al battesimo della Mtb, e da buon sadomaso ha voluto presenziare anche oggi. 
Senzafiato... E’ venuto per ricevere da me una sella Toscana proveniente da Como diretta a Torino. Per prendere la sella ha dovuto inforcare la Mtb...e come scusa per nn seguirci nei punti più tecnici ha portato il figlio Matteo (gran bel nome). 

dalla Provincia di Wallilandus:
GIZZO... non lo conoscevo, ed ero molto curioso di conoscerlo. Uno strano tipo che a febbraio scende dalla macchina coi pantaloni corti e le protezioni. Immaginatevi una mia gamba: è grossa come Gizzo. 
Ivan ... uno dei postatori + incalliti, è come me lo immaginavo...quindi se ve lo immaginate anche voi sapete com’è.

Sicuramente ho dimenticato qualcuno, mi spiace...ma non sono l’ISTAT. Non ho dimenticato però Tonius, W4lt3r, Mao, Ice, Meteora che pur non potendo venire hanno voluto essere presenti mandandomi messaggi di saluti per tutti. 

Dopo i saluti di rito, ci siamo scambiati i Cd tarocchi (pino...il tuo è qui) e ci siamo diretti alla MDE. 

 

CELO, CELO, CAMBIO, TENGO. 

Il campo base era localizzato alla sede della MDE. Qui abbiamo cominciato a vestirci, a preparare le bici e siamo entrati nella ditta. Il paradiso: bici da tutte le parti, telai semisaldati, prove, pezzi cnc, disegni...una figata. A me piacciono molto le Mde e in particolare ce né una che mi fa uscire di testa la Damper-light. Era possibile provare alcune bici e subito è scattato uno scambio di bici che mi ricordava lo scambio di figurine alle elementari. Io ho dato la mia a Mcvit, che l’ha data a Gizzo, che l’ha data a Rupa, che l’ha data a Senzafiato, che l’ha data Rupa, che l’ha data a Dezza, che l’ha data a Gabmor, che l’ha data a me, che l’ho data a Rupa che così ne aveva tre, che ne ha date due a Wally, che una l’ha data a Claude, che l’ha data a 30*26, che non c’era e se l’è presa Ivan, che l’ha data a Morris, che non la voleva...alla fine sono rimasti tutti con la propria bici, a parte io, mcvit e Davide.

Dopo mezz’oretta arriva il Pino. "Scusi signor federico vorrei una bici." "ma come?? mi hanno detto di non portare la bici".... Alla fine Abete ha pedalato con la mia, e Alessio con la Longoni.

 

LA PARTENZA.

Finalmente siamo partiti. All’inizio il gruppone ha percorso una strada sterrata innevata e poco dopo siamo arrivati nel luogo sacro: la "tagliafuoco". Subito è scattata la bagarre, una parte del gruppo ha percorso la strada terrata, altri hanno fatto delle scorciatroie in singletrack. Dopo 5 minuti fatti @manetta il gruppone era gia diviso. Ci siamo fermati in un pratone pianeggiante. Rupa ha subito addocchiato un monumento sacro.....si è proprio lui!! All’inizio del pratone, vicino ad una riva c’è una "pensilina" in legno: è la stessa che c’è immortalata in una foto di wally. Rupa si esalta e si mette a droppare, Wally lo imita e rischia la vita....ma lui è immortale.

Nel mentre si sente un "porc-put-vac-boi-fig-pel-caz-‘n-cul-merd". Tutti si guardano attorno attoniti tranne uno (gizzo) guarda una fontanella dorata che gli esce dal freno posteriore. Il tubo del freno posteriore si è sfilato dalla pinza e zampilla olio. E' incazzato nero perché questo fatto gli era già successo al freno anteriore e Maximiglio glielo aveva riparato senza controllare il posteriore. 
Stiamo cinque minuti nel pratone ad ammirare il freno, guardiamo i droppatori, ricompattiamo il gruppo e si riparte. 

 

L’ISOLA D’ELBA

Adesso la tagliafuoco diventa una lasagnona sterrata in salita. Il gruppo si allunga tirato da wally e Gabmor, i magnaramina seguono stento, dietro ci sono tutti gli altri. La tagliafuoco è proprio una figata. E’ sotto il sole e fa un caldo bestia, la neve è sparita. Il paesaggio è fighissimo. La tagliafuoco è calda e incastrata in una montagna brulla e rocciosa che mi ricorda le pedalate all’isola d’Elba, è inverno ma sembra di essere in primavera. Tutt’attorno invece c’è l’arco alpino imbiancato pieno di Cervini, di fronte c’è la Sacra di S. Michele, e sotto c’è la pianura coi paesini vicino a torino. Di fighe non ce ne sono, ma ogni tanto ci supera qualche coppietta di novantenni escursionisti. Dopo un po che saliamo, i fuggitivi si fermano in un punto superpanoramico (azz…le montagne sono proprio grandi..), ricompattiamo il gruppo, andiamo avanti ancora un po e imbocchiamo un sentierino in singletrack in discesa. Qui scatta subito la bagarre, tutti incolonnati scendiamo @manetta: la discesa sarà durata 3 min...aspettiamo i ritardatari 10 min.

 

WALLY TORNA IN TAVERNETTA

Dopo meno di 10 km è già giunta l’ora dei saluti. Il jet-lag ha fatto si che la pedalata sia stata posticipata di 1 ora e ½, e Wally ci deve lasciare. Peccato.

Prese per il culo di rito, ma sapevamo che già che avremmo avuto un Wally a mezzo servizio. Baci abbracci e osserviamo la zietta, Senzafiato & Matteo tornare a casa. Adesso il programma prevede una salita che ci porta verso il pilone.

Ci troviamo nel versante in ombra della montagna, la salita è in effetti coperta di neve. Iniziamo a salire, la pendenza è notevole, il fondo nevoso è duro e sotto si intravvedono delle pietre. Nel gruppo di testa riusciamo a percorrerla tutta in sella, anche se siamo sempre al limite.

Comunque è un tratto lungo non piu di 1 Km, e in un falsopiano veniamo colpiti da un riflesso luminoso. 

 

GLI ALIENI

Il fascio luminoso è proiettato dal casco specchiato di uno giovane basettone, accompagnato da un losco figuro con una big hit. Sono gli alieni, personaggi misconosciuti che qualcuno descrive come droppatori folli. Boh, non li ho visti all’opera ma i presupposti ci sono tutti.

Attendiamo ancora i ritardatari. La salita era dura e molti l’hanno fatta a piedi. Piano piano arrivano tutti alla spicciolata. Molti sono stanchi e decidiamo di dividerci. Facciamo ancora qualche centinaio di metri in compagnia, poi alcuni scenderanno ad Alpignano mentre altri proseguiranno verso il pilone. 

 

LA DIVISIONE

¨20/2= 10 metà continuano verso il Pilone mentre glia altri scendono. Gizzo riesce ad elemosinare una bici da Federico (che scenderà in ditta con la Kona sfrenata). Non so cosa abbiano combinato gli altri (e vedete di scriverlo ‘che sono curioso) So solo che Dezza, McVit e fede non sono morti. Noi invece so benissimo cosa abbiamo fatto.

 

VERSO IL PILONE

Claude continua a dire che bisogna andare su in cima al pilone perché dopo c’è una discesa bellissima. Gli chiedo come sia ‘sta discesa ma non me lo spiega mai. Il gruppetto contina a salire fino a quando scollina e percorre una discesa poco ripida sulla neve.

Resto indietro (la MDE ha il baricentro molto + alto della mia e sono moltissimooooo a disagio). Rincontro gli altri all’imbocco di un sentierino: il mio terreno preferito! E stato breve ma mi è piaciuto un sacco singletrack al limite in salita e in discesa tutto da guidare….figata!!

Ad un certo punto Claude si ferma, ci indica un dirupo e ci dice: "E’ quella la discesa". Non dico niente ma mi tocco gli zebedei. Ripartiamo in discesa, ma sfortunatamente ho dietro RuPa che comincia a dirmi: "frena, gira, alza, salta, accellera, sgomma, impenna".....non capisco + niente, finalmente il sentierino finisce e Rupa evita di prendersi una scarica di stangate.

Qui inizia la salita verso il pilone. Una lasagnona al 15%. Partiamo, ma ad un certo punto risentiamo l’urlo di Gizzo: "porc-put-vac-boi-fig-pel-caz-‘n-cul-merd". Sarà anche uno spaccafighe, ma Gizzo è sfigato per benino.....ha bucato la gomma della MDE.

Io non lo prendo per il culo perché so che sono sfigato almeno come lui. Ruggero "compressore umano" Pantani si spaccia come un cambia gomme migliore di Oriano Ferrari. In 12 secondi ha gia fatto tutto.....noi siamo basiti.

"Ma come hai fatto?? Hai controllato che non ci fossero spine??"-"ma va!! È una pizzicata!!"

Controlliamo la gomma perché si è sgonfiata in salita dove è impossibile pizzicare. Togliamo la spina e ricominciamo la salita.

Dopo 200 m mi accorgo che anche io ho bucato. Ci superano 2 bambini che si dicono "come vanno piano i signori con le biciclette, sono stanchi e continuano a fermarsi".

Ruggero che ama i bambini gli dice "bambini di merda, se vi becco vi schiaccio come insetti".

Claude smonta il perno da 20, aggiusto la ruota e rimetto le cose nello zaino e riparto. Sono in ultima posizione, la salita è dura ma è di quelle che mi piacciono. Ripide, costanti da rampichino.

La MDE Damper light va benissimo, è bella rigida e non si impenna e le gomme hanno un bel grip.

Procediamo ognuno col suo ritmo, e ad un certo punto (un bel punto panoramico) raggiungo Claude e Gabmohr che appoggiano la bici ad una minuscola cappelletta. Mi dicono sia il pilone. Boh.....i torinesi sono italiani, lo svizzero è straniero ma almeno capisco quando parla.

 

CROSTATA.

Mi guardo attorno. La chiesetta è in cima ad una collinetta i cui pendii sono ripidissimi, e quindi è in posto superpanoramico.. peccato che adesso il cielo sia un po fosco rispetto a stamattina.

Mangiamo la crostata fatta da mia sorella e ci sfottiamo un po, ma io sono preoccupato perché la discesa è sicuramente iperipida....la montagna ha i fianchi verticali. Preparo la bici per la discesa, allungo la forca a 125 mm, e il carro a 140 mm. Mangiamo il cioccolato militare di RuPa, ridiamo e ci rivestiamo per la discesa. 

 

DISCESONE.

Subito sotto la chiesetta una sottilissima traccia scende nel bosco ad una pendenza incredibile. Io sul ripido ho una paura fottuta. Sono sicuro che se si è capaci il sentiero è divertente...se sei un po manico penso che sia uno dei sentieri che non dimentichi. Anch’io non me lo sono dimenticato, ma per altri motivi. Ci dividiamo in 3 gruppi. Claude, rupa, muttolo e gabmor scendono @manetta, ivan e Gizzo scendono, io Davide e TZ scendiamo un po a piedi e un po in bici. 

Comunque dite quello che volete ma non l’ho fatto tutto a piedi, almeno metà l’ho fatta in bici. Beh, mi piacerebbe prima o poi riuscire a fare in bici ‘ste discese e piano piano sto imparando.

Alla fine del discesone vengo costretto a fare in bici un tratto ripido, e vengo ridicolizzato (guardate le foto e capirete). 

 

TRAS - FERIMENTO
Da qui in poi la discesa è + semplice, e scendiamo in single track fino ad una sterrata innevata dove Claude si frantuma il ginocchio. E’ una curva veloce ma innevata la bici si intraversa e Claude cade su un fianco. Picchia il ginocchio. Il dolore deve essere forte perché contina a camminare per far diminuire l’adrenalina.

Ripartiamo ancira sulla stessa strada sterrata e mi squilla il telefono. E’ Dezza: "Gatto muoviti ad arrivare che ho fame". Raggiungo gli altri nella piazzetta di un paese, li avviso delle telefonata. Da qui ad Alpignano ci aspetta una decina di km su asfalto. Partiamo in gruppo e veniamo superati da un gruppo di stradisti, RuPa e Gabmor ciucciano le ruote bitumare, noi continuiamo a pedalare, superiamo i bitumari impegnati in una orgia-pissing, e ritroviamo Gabmor, Rupa e Davide sulla strada statale. Ancora un Km di sterro e ritorniamo sulla statale.

Rupa e Gabmor, vanno in fuga, io ciuccio le ruote e rimango solo con gab e finalmente arriviamo alla MDE.

 

BACCANALE. 

Ci cambiamo e mettiamo le bici in macchina. Adesso arriva la parte + bella....la mangiata. Tutti abbiamo portato qualcosa da mangiare, ma la palma d’oro spetta a Gizzo che ha portato due tome. Anche FedericoMDE è un grande perché ha approntato un rinfresco sul tavolone del suo ufficio. Io come al solito faccio lo zozzone e mangio come un porceddu. Mentre si mangia e si beve, è risaputo, si parla. E qui si parla molto: RuPa dice cazzate, Claude dice cose difficilissime, gli altri spettegolano riguardo ai niusgruppari, io mangio e basta. Behh è proprio bello parlare (e non scrivere) con i partecipanti del NG.

MUCCHE E BIOGAS

Ringrazio Federico per la MDE, saluto gli altri, li invito ad un giro dalle mie parti, e salgo sulla Multipla. Ci scambiamo le impressioni della giornata e siamo tutti concordi: Torino è proprio un bel posto per la MTB.

Entriamo in autostrada parliamo di tutto a ruota libera....il discorso si sposta verso i gas naturali. Del corso di "fisica tecnica ambientale 2" mi ricordo poche cose, ma di una sono certo. Il mio prof mi ha detto che il metano contenuto nei gas emessi da una mucca in un anno sono sufficienti ad alimentare una macchina. Ruggero pensa di mettere un tubo in culo a tutte le mucche viola della svizzera, si distrae e tira dritta l’uscita per l’A4. Facciamo 50 caselli da 80 cents l’uno e finalmente entriamo nell’autobahn giusta. Decido di dormire per non disturbare la pace mentale di tutti con la mia sapienza. Mi sveglio al Casello di Milano.

 

CARABINIERI, SALUTI E BACI

Arriviamo a Lainate carichiamo le bici, e arriva un carabiniere. Prende la mia patente e la carta di identita di Rupa le controlla al PC, ce le rida, fa domande inutili e ci lascia liberi.
Saluto, muttolo e Rupa, salgo sulla gattomobile con Mcvit (che mi tempesta di domande) e torno a casa. Doccia @manetta e subito a casa della Mara che mi ha preparato la cenetta. 

...sono felice. 

ilGATTO 

"sembra un cantante punk e invece pizzica la esse e fa morire dal ridere

[gizzo TM]
[25,CO,100,80 B-s]


- Il racconto di "GIZZO"

- Test MDEbike 

 


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