Corridoio di Hekaras

Le elevate velocità di curvatura permettono alle navi della Federazione di esplorare aree di spazio sconosciuto, tuttavia le emissioni di curvatura si rivelano inquinanti, e bisogna ricorrere a dei compromessi.

corridoio_hekaras.jpg (25963 byte)Il Corridoio di Hekaras è una rotta ideale lunga 12 anni luce attraverso il sistema di Hekaran, indicato dalla Federazione come un passaggio sicuro attraverso un settore altrimenti pericoloso. Il Corridoio di Hekaras è una necessità, poiché permette alle navi stellari che utilizzano la propulsione a curvatura di navigare nonostante l'intenso campo tetrionico che circonda questa regione di spazio. L'impulso ionico necessario per la propulsione a curvatura viene disperso dai campi di particelle subatomiche del campo tetrionico, che hanno un effetto ugualmente sconvolgente sui sensori.

Preoccupazioni crescenti

L'unico pianeta abitato nel Corridoio di Hekaras è Hekaras II, e i suoi abitanti hanno espresso con insistenza il timore che i grandi spostamenti gravitazionali che caratterizzano il sistema siano il risultato del continuo uso dei motori a curvatura attraverso il Corridoio. I problemi si manifestano con regioni di potenziale instabilità subspaziale che, se continueranno ad essere esposte all'energia dei campi di curvatura, provocheranno fratture da cui il subspazio potrà filtrare nello spazio normale.
Gli scienziati ipotizzano che vi sia un effetto erosivo cumulativo risolvibile solo con la sospensione dei voli a curvatura all'interno del Corridoio di Hekaras. Per mettere alla prova questa teoria sarebbero necessari livelli di curvatura un milione di volte superiori a quelli emessi da una nave stellare in transito.
Nel 2370, la rottura del nucleo di curvatura della nave stellare della Federazione U.S.S. Fleming NCC-20316 investe una delle regioni instabili, provocando una frattura subspaziale larga approssimativamente 0,1 anni luce di diametro. La risultante massa turbinante di energia viola è molto bella e suggestiva, ma altrettanto disastrosa per i viaggi futuri attraverso il Corridoio, a causa delle intense emissioni di radiazioni tetrioniche. La conseguente onda di distorsione ad alta energia generata dall'interno della frattura ha un effetto potenzialmente devastante sugli scudi di una nave stellare, e sebbene vi siano aree di stabilità all'interno della frattura, un'ulteriore attività di motori a curvatura nelle vicinanze potrebbe accellerare un processo già in espansione.
Se necessario, una nave stellare può entrare nella frattura con un breve impulso di curvatura ad alta intensità dall'esterno. Questo, una volta all'interno, consente di viaggiare a velocità di curvatura approssimativamente per due minuti, la spinta può essere inoltre consolidata governando la nave con l'energia a impulso, raggiungendo così la velocità necessaria per fuggire dalla frattura. Tuttavia, constatati i potenziali pericoli di navigazione e l'impossibilità di contare sui sensori una volta all'interno della frattura, si tratta comunque di una procedura molto rischiosa. Una volta catturato nel campo di distorsione, un equipaggio esperto può portare la nave in una posizione da dove possa "cavalcare" le onde di distorsione, procedura effettuata facendo coincidere la variante di fase degli scudi deflettori della nave con l'energia e la massa dell'onda di distorsione, cavalcando così l'onda fino a tornare nello spazio normale, dove l'onda si disperde. Si tratta però soltanto di una procedura di emergenza, poiché aumenta le sollecitazioni sullo scafo ben oltre il limite di sicurezza.

Una soluzione amara

La fenditura nel subspazio può essere evitata passando attraverso il Corridoio di Hekaras, ma le scansioni hanno rivelato la presenza di instabilità subspaziali minori al di fuori della frattura. Considerata la situazione, si calcola che il protrarsi dell'utilizzo dei motori a curvatura renderebbe l'area impraticabile entro 40 anni.
Gli effetti dell'attrazione gravitazionale su Hekaras II possono essere neutralizzati con l'applicazione di stabilizzatori termici, le condizioni climatiche originarie possono essere poi ripristinate impiegando una matrice di controllo atmosferico. Le conoscenze scientifiche attuali, comunque, non permettono di richiudere la frattura esistente, né di ridurne le dimensioni.
Dati gli effetti duraturi provocati dai motori a curvatura, la Federazione ha limitato il passaggio attraverso il Corridoio al traffico strettamente necessario, decretando inoltre il limite di curvatura cinque in ogni situazione che non sia di emergenza. La scoperta è stata trasmessa a tutte le specie che viaggiano nello spazio, nella speranza che osservino queste limitazioni. Nel 2371, la Flotta Stellare ha introdotto un nuovo modello di motori a curvatura, che non sembra danneggiare la struttura dello spazio neppure ad elevate velocità.

Leggere i segni

Quattro anni prima che la portata reale dei danni al Corridoio di Hekaras divenga lampante, la scienziata hekarana Serova elabora un modello teorico che simula gli effetti a lungo termine della propulsione a curvatura sul tessuto dello spazio.
Il suo modello prevede che le instabilità subspaziali accumulate provocheranno gravi effetti collaterali, e potrebbero condurre a fratture subspaziali. Purtroppo, in questa fase, gli avvertimenti della scienziata hanno poco credito. Serova dimostrerà infine di aver avuto ragione sacrificando la propria vita per dimostrare esattamente come si formano le pericolose fratture subspaziali.
Grazie alla sua morte, la sua regione di spazio sarà protetta nel futuro da ulteriori danni provocati dalla curvatura.

Inizio pagina