ProtouniversoLa Flotta Stellare ha scoperto molti domini spaziali, dagli universi
paralleli alle realtà quantiche. Nel 2370, il personale di Deep Space Nine scopre un
universo in miniatura che si sviluppa davanti ai suoi occhi. Analisi approfonditaQuesto universo è composto da un tipo di massa energetica o "alga subspaziale", che rimane impigliata nelle gondole di curvatura del Runabout Mekong. Non è possibile rimuovere manualmente la massa dallo scafo, e alla fine l'operazione viene eseguita con il teletrasporto del Mekong. L'universo in una bollaDisposto in un campo di contenimento, il protouniverso somiglia ad una nube blu vorticante, simile alla Via Lattea osservata da grande distanza. Al computer appare come una "bolla" in uno stato di flusso costante. Se liberato accidentalmente dal campo di contenimento, il protouniverso assume la forma di un fascio di luce blu. Il fenomeno è altamente strutturato, ma non sembra rispondere a nessuna legge della natura o della fisica. Per determinare la sua composizione vengono utilizzate varie tecniche, tra cui predisporre una microsonda gravimetrica per calibrare il suo profilo energetico ed effettuare un'analisi della varianza di fase. Quando il flusso EM può essere finalmente analizzato, rivela elevate concentrazioni di plasma in una massa in rapida espansione, uno schema di crescita molto specifico che il computer riconosce essere quello di un universo. Una crescita rapidaLa massa è sottoposta periodicamente a rapidissime espansioni. Anche la
struttura termomdinamica del protouniverso cambia, e questa variazione può essere
misurata attraverso un'analisi quantometrica con una risoluzione del flusso energetico
impostata a 0.1 microdyne. La scansione ad alta risoluzione rivela una riduzione
localizzata dell'entropia del 12% in 15 minuti. Ciò che si può dedurre da quest'ultimo
dato ü dalla termodinamica non casuale, considerato anche l'irregolare consumo di
energia, è che nell'universo ci sia vita. Una situazione delicataIl protouniverso viene comunque teletrasportato a bordo del Runabout
Mekong per il ritorno nel Quadrante Gamma. Ogni volta che la nave si trova ad attraversare
uno dei nodi verteron all'interno del tunnel spaziale si verifica una perdita in risonanza
della massa energetica. Questo disturba il campo di contenimento e rende il protouniverso
sempre più instabile, soltanto un volo di precisione all'interno del tunnel spaziale, mai
tentato prima, permetterebbe di riportare il protouniverso al sicuro e nella sua posizione
originaria. Evoluzione rapida e instabileIl protouniverso viene ritenuto inizialmente una massa di energia
interessante, ma di scarso valore. La sua vera natura viene scoperta grazie ad un'attenta
analisi del Tenente Comandante Jadzia Dax. Quando le scoperte di Dax vengono rese note in
una riunione dell'equipaggio anziano di Deep Space Nine, gli ufficiali si mostrano
incuriositi e affascinati. Dilemma moraleLa possibilità dell'esistenza di forme di vita all'interno del protouniverso complica la situazione. L'elevata velocità a cui la massa si sta espandendo ne impedisce la permanenza a bordo di Deep Space Nine. La decisione deve essere presa in fretta, poiché l'elevata velocità di espansione del protouniverso raggiungerà presto un punto in cui le onde d'urto collaterali distruggeranno tutte le strutture circostanti, dislocandole insieme all'universo esterno durante la crescita. La massa potrebbe minacciare addirittura l'intero Quadrante Alfa. Per distruggere il protouniverso è sufficiente racchiuderlo abbastanza a lungo in un campo di forza: la pressione creerà un'onda implosiva provocandone l'autodistruzione. Questa soluzione, comunque, implicherebbe il sacrificio delle forme di vita al suo interno e va quindi contro i principi morali ed etici della Flotta Stellare. |
||
|